The mage

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bloodingeyes
view post Posted on 8/4/2014, 12:04




<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt"> 

<p class="MsoNormal" align="center" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;
text-align:center">Processo

<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">Alexander
stava cercando di mettersi una camicia, aiutato da Cesar, quando Elaina tornò a
casa


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Che
state facendo?- chiese la donna, perplessa


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Stiamo
cercando di allacciare tutti i bottoni di questa cosa- fece Alex


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Ma
lui è ingrassato e si aprono in continuazione- ringhiò Cesar


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Non
sono ingrassato!- se la prese il ragazzo


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Allora
com'è che questa dannata camicia che hai comprato la settimana scorsa adesso
non ti sta più?-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Perché
la stai mettendo alla rovescia- rise Elaina per poi aiutare il figlio a
vestirsi. Cesar si fece da parte e uscì dalla stanza, andando probabilmente in
bagno


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Quindi
cosa ti ha detto Massimo?- chiese il ragazzo. Se era teso non lo dava a vedere


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Non
ho parlato con lui, ho parlato con Regina- gli disse sua madre mentre chiudeva
i bottoncini sulla schiena -e abbiamo parlato anche di altre cose-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Di
cosa?-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Soprattutto
del fatto che non è un semplice litigio il tuo e di Massimo, ma che vi siete
lasciati e tu non mi hai detto nulla- Alex rimase immobile e in silenzio,
aspettando che sua madre continuasse ma visto che lei non lo faceva parlò lui


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Cosa
vuoi che ti dica, mamma? Che mi spiace non avertene parlato? Non sentivo il
bisogno di farlo, tutto qui... -


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Non
mi hai fatto pensare neppure una volta in tutto questo tempo che ci fosse
qualcosa di davvero serio, hai sempre minimizzato, dicendo che avevate solo
litigato e invece non è così, avevo capito che c'era qualcosa che non andava ma
non ho mai pensato a qualcosa del genere... e io sono preoccupata! Mi stai
nascondendo molte cose negli ultimi tempi e alle volte non sembra neppure di
riconoscerti, io... - Alex si voltò interrompendola per fronteggiarla


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Ti
fidi di me, mamma?- le chiese con un tono duro e uno sguardo serio


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Si,
certo che mi fido ma... -


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Allora
non fare domande! Se non ti parlo di qualcosa è per il bene di tutti noi e se
vuoi proprio saperlo si, io e Massimo ci siamo lasciati, ma non per una ragione
frivola o normale, ci siamo lasciati perché lui non sente più nulla per me e
perché tutti i suoi sentimenti nei miei confronti erano quasi completamente
dovuti dalla sua maledizione e io non riuscivo a sopportare di stare con
qualcuno che non mi amava... e ora scusami, ma sono già in ritardo per colpa di
questo stupido vestito e vorrei sapere se Regina ha acconsentito di aiutarmi-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Si,
ha detto che ti manderà 3 persone- gli disse Elaina, fioca. Alex sospirò e
abbracciò la madre mentre si scusava per il tono duro con cui le aveva parlato
-non fa nulla- gli assicurò lei -ora è meglio che tu vada- Alex le diede un
bacio sulla guancia e le sorrise prima di uscire di casa accompagnato da Cesar.
Elaina, rimasta sola, fu assalita dalla voglia di dire al figlio che una delle
persone della gilda che l'avrebbero aiutato sarebbe stato Massimo ma si
trattenne. Era convinta di stare facendo la cosa più giusta anche se non quella
più leale.


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt"> 

<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">Alexander
entrò nella camera del principe Roman dopo essere stato annunciato dal
ciambellano ma rimase sulla porta


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Che
fai lì? Avvicinati- fece il principe, sorridendo


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Prima
vestiti poi forse mi avvicino- ribatté Alexander


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Hai
paura che ti salti addosso?- rise Roman mentre si alzava dal letto,
completamente nudo


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Dati
i precedenti il mio timore è più che giustificato, non trovi?- il principe rise
ancora mentre si metteva addosso una camicia, giusto per convincere Alex ad
avvicinarsi -anche i pantaloni- fece il ragazzo e, con un sospiro, il principe
si mise addosso il primo paio che trovò. Solo allora Alexander si avvicinò


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Come
mai vieni a farmi visita così presto? Che ore sono?- chiese il principe mentre
si sedeva sul letto, Alex si tolse il mantello e lo gettò su una sedia prima di
andarsi a sedere affianco all'altro


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Ormai
sono le dieci e mezza, forse le undici-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Le
undici? Ma è prestissimo!- si lamentò Roman stendendosi sul letto di nuovo


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Sei
pigro- rise Alex per poi venire preso alle spalle e buttato sul letto anche
lui. Roman lo bloccò sotto di sé e gli sorrise


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Spero
tu abbia un motivo dannatamente buono per avermi svegliato a questo orario
infame perché se non fosse così... - si abbassò per baciarlo ma Alex lo bloccò,
ridendo di lui – mi smonti il morale, lo sai?- borbottò il principe mentre
l'altro continuava a ridere. Roman si rialzò e si andò a vestire meglio mentre
Alex continuava a ridere steso sul letto. Quando il principe ritornò in camera
Alex era intento a spulciare alcuni documenti, sempre seduto sul letto. Roman
provò ancora a baciarlo ma, sbuffando, Alex lo cacciò nuovamente via


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Sei
acido oggi- borbottò il principe


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-E
tu sei appiccicoso- ribatté Alex mentre si alzava in piedi e si rimetteva il
mantello sulle spalle -andiamo?-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Dove?-
chiese il principe, seguendolo


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Te
l'ho detto ieri sera... oggi c'è il processo-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Oh,
già... e perché devo venire anch'io?-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Per
far credere a tutti che io ho l'appoggio tuo e di tuo padre- Roman sbuffò, non
aveva molta voglia di accompagnarlo ad una noiosa seduta in tribunale ma aveva
promesso e Alex glie l'avrebbe fatta pagare molto cara se non avesse tenuto
fede alla parola data. Uscirono dalla camera del principe e subito le guardie
del reale lo seguirono mentre Cesar camminò affianco ad Alex, ridendo degli
uomini armati


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Come
mai ci hai messo così tanto?- chiese il ladro ad Alex, ignorando completamente
il principe


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Roman
non era ancora pronto-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Arriveremo
in un ritardo clamoroso-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Nessuno
oserebbe dire qualcosa per un mio ritardo- si intromise il principe


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Certo,
maestà- ribatté Cesar con quanto più sarcasmo gli era possibile
esprimere. Roman lo fulminò ma non fece commenti, Alex rise del loro
comportamento infantile. Non sapeva perché non si sopportassero ma fin dal
primo giorno in cui si erano incontrati era nata fra di loro un antipatia
reciproca molto profonda. Non se ne preoccupava molto dato che non si parlavano
mai, se non per insultarsi velatamente a vicenda. Non lo preoccupava neppure
che venissero alle mani perché Cesar era troppo intelligente per fare un errore
così grossolano. Li lasciava discutere e dopo un po' loro smettevano da soli.


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Vedete
di fare i bravi bambini, non ho tempo di pensare a voi due oggi- disse
Alexander mentre si sistemava il mantello e i capelli, pronto ad affrontare
quella giornata che sapeva sarebbe stata molto stressante


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Non
ti preoccupare, ci sono io qui per te- gli disse il principe abbracciandolo e
baciandolo sulla fronte


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Grazie-
sussurrò Alex allontanandosi però subito dopo. Entrò nella sala del processo e
tutti gli occhi si puntarono su di lui. Avanzò nella sala seguito dal principe
e tutta la scorta. Roman andò a sedersi sul trono dietro al tavolo del giudice
mentre Alex si sedette fra il pubblico, fra gli accusatori. Il magistrato
guardò Roman e gli chiese di poter continuare il suo discorso, anche se in
realtà lo ricominciò dall'inizio


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Siamo
riuniti oggi per decidere la pena da imputare all'ex mago di corte Gaio che ha
complottato contro la vita del suo figlioccio insieme ad altre persone di cui
non ha voluto fare i nomi, neppure per uno sconto di pena- il giudice guardò
Gaio, in piedi, incatenato davanti a lui ma comunque sfrontato, guardava Alex
con un sorriso meschino mentre il giudice continuava a parlare -le prove
presentate contro l'imputato sono poche e sono state messe in discussione dai
suoi difensori: Lord Brandon, duca di Trakerrn, Lord Kranforn, duca di Farker e
Valetris e Lord Srikis, duca di Waller, Pritioe e Quaast... essi lo proteggono
dalle accuse e, invece, incolpano un ignoto delinquente del rapimento del
figlioccio- i lord erano tutti seduti poco lontani da Gaio ma il loro sguardo
era rivolto ad Alexander mentre il giudice continuava a parlare, esponendo i
fatti per poi interrogare Gaio sul suo coinvolgimento


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Io
amo mio figlio- cercò di difendersi -non gli farei mai del male-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Allora
chi pensa che abbia potuto rapirlo?- chiese il giudice


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Non
ne ho idea, da molto tempo Alex non vive più con me e la mia famiglia... non so
che tipo di nemici possa essersi fatto in questo periodo-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Oggi
il suo figliocci è presente?- chiese ancora


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Si-
rispose Gaio per poi indicare Alexander, seduto in una delle prime file


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Il
signor Alexander può venire avanti?- chiese il giudice. Alex si alzò in piedi e
fece segno a Cesar di aspettarlo lì seduto, in quel momento non sentiva il
bisogno di sostegno -può confermare la sua identità?- chiese il giudice


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Il
mio nome è Alexander, figlio di lord Cerek, signore di Al'parel e di tutto il
Lavios- in pochi in quella sala sapevano che il ragazzo aveva di nuovo sotto il
suo controllo le terre che appartenevano alla sua famiglia. Tutti sapevano che
lord Travior era morto ma quasi nessuno sapeva che le terre che aveva
controllato ora erano tornate al loro legittimo proprietario. Gaio era
sicuramente il più stupito perché era convinto che i lord suoi alleati
avrebbero stroncato le pretese del ragazzo su quelle terre e non sapeva che
loro ci avevano provato ma avevano fallito miseramente. Il re aveva preferito
ascoltare Alexander. Il principe Roman confermò la veridicità dei titoli del
ragazzo e il giudice continuò ad interrogarlo


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Potete
raccontarci qualcosa della vostra prigionia?-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-No-
rispose Alex


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-E
perché?- chiese il giudice, sorpreso da quella risposta


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Perché
non ho ricordi della mia prigionia né di qualsiasi cosa successa dopo la fine
della guerra-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Quindi
non sapete chi vi ha rapito?-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-No-

<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-E
perché avete accusato il vostro patrigno di questo crimine?-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Perché
lui stesso ha ammesso di avermi ucciso-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-A
me sembrate molto vivo- fece sarcastico il giudice


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-La
storia è un lunga e anche molto complicata- dovette ammettere il ragazzo


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Abbiamo
tutto il tempo che volgiamo... -


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Se
avete bisogno dell'intera storia io ho bisogno di una sedia- rispose il ragazzo
e, quando si fu seduto, raccontò tutto quello che gli era capitato e di cui
aveva memoria. Non fece congetture né espose suoi pensieri personali,
semplicemente raccontò tutto quello che ricordava, stupendo chiunque non avesse
mai sentito parlare di lui o della sua storia. Alla fine del suo racconto la
sala era silenziosa e il giudice ci mise qualche istante per riprendere a
parlare


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-La
vostra storia è incredibile, mio lord- gli disse il giudice, soggiogato dall'aura
potente e regale che il ragazzo sembrava sprigionare -ma sfortunatamente non ci
sono vere prove che Gaio vi abbia rapito e ucciso, le parole che vi ha rivolto
quel giorno potevano essere dettate solo dalla sorpresa di rivedervi e forse
anche dalla paura... non posso, quindi, condannarlo per un reato che neppure
voi siete sicuro che abbia commesso- gli disse il giudice ma tentennò prima di
dichiarare la sentenza, si sentiva piccolo e insignificante davanti al ragazzo.
Neppure davanti al re si era mai sentito così insignificante e non ne capiva il
motivo. Ciò che i suoi occhi vedevano era un lord appena adulto, dall'aria
regale ma dai vestiti appena decenti per la sua estrazione, imparentato con gli
stregoni più potenti che il mondo avesse mai visto ma privo di poteri. Per il
giudice quel ragazzo non avrebbe dovuto rappresentare un pericolo, né l'avrebbe
dovuto far sentire in soggezione ma c'era qualcosa in lui che imponeva a chi
gli stava vicino di abbassare la testa e prostrarsi ai suoi piedi per compiacerlo.
Nonostante questo, però, il giudice riuscì a fare il suo lavoro e scagionò Gaio
da tutte le accuse. Mentre le guardie liberavano dalle catene Gaio, Alex si
alzò e diede al giudice due carte


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Cosa
sono?- chiese l'uomo, leggendo i fogli perplesso


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Una
richiesta di divorzio e il modulo per l'affidamento di minore- scandì Alex con
voce alta e chiara, per essere udito da Gaio e da tutta la sala


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Che
cosa?- fece Gaio, strabuzzando gli occhi


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Mia
madre chiede il divorzio e io richiedo che mia sorella mi sia affidata- spiegò
Alexander, sorridendo maligno a Gaio. Il giudice poteva averlo anche scagionato
dalle accuse ma Elaina aveva creduto ad Alex e Cesar, tanto più che certi
comportamenti del marito l'avevano da sempre lasciata perplessa e avevano
instillato il dubbio che l'uomo non fosse una brava persona. Aveva pensato
spesso di divorziare negli anni precedenti ma non l'aveva mai fatto perché
altrimenti le avrebbero tolto Desdemona. La legge infatti diceva che se una
copia si separava il figlio minore doveva rimanere di proprietà del padre e la
moglie non aveva neppure il diritto di rivedere il bambino. Ma ora Alexander
era maggiorenne e la legge diceva che poteva essere lui a tenere la sorella se
il padre si fosse dimostrato inadatto al compito. E Gaio era stato incarcerato,
le sue proprietà erano state sequestrate, era stato licenziato e la sua
integrità morale era stata messa in dubbio


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Di
cosa stai parlando?- chiese Gaio, furente -Elaina non può lasciarmi e Desdemona
è mia figlia, non puoi portarmele via! Sono mie!-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Ho
tutto il diritto di fare queste richieste- gli rispose Alexander con tutta la
calma del mondo -e Elaina ha firmato la carta del divorzio, è stata lei a
volerlo- Gaio prese allora ad imprecare contro il ragazzo e solo le guardie gli
impedirono di scagliarsi contro di lui


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Silenzio!-
gridò il giudice, cercando di riportare la calma nell'aula -le pretese del lord
Alexander sono più che motivate, la legge è dalla sua parte e, in tutta onestà,
penso che sia meglio che si occupi lui della madre e della sorella, dato che da
quando Gaio è stato imprigionato e tutte le sue proprietà confiscate lui si è
occupato di loro-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Ma
è mia figlia!- si oppose ancora Gaio


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Ma
voi non avrete più un soldo né una casa finché non riuscirete a farvi ridare
tutto quello che vi è stato confiscato e dalla mia esperienza personale so che
ci vogliono almeno sei mesi prima che questo avvenga e intanto che ne sarebbe
di vostra figlia e della vostra ex moglie? Il vostro figlioccio se ne è
occupato fino ad ora e si prende carico di loro anche per il futuro quindi mi
sembra più sensato lasciarle alle sue cure finché non rientrerete in possesso
della vostra fortuna, non vi pare? Quando vi verrà ridato quello che vi
appartiene potrete fare richiesta di affidamento ma intanto nessun giudice di
questo mondo prenderebbe in considerazione le vostre richieste... delibero
quindi che Elaina e Desdemona divengano proprietà di lord Alexander, duca di
Lavios, che le dovrà custodire e mantenere- così venne decretato ma l'ira di
Gaio non poté che aumentare a quel verdetto


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Te
la farò pagare, piccolo stronzo... ti avrei dovuto fare a pezzi e dare da
mangiare ai cani quando ne ho avuto la possibilità! Ma ricordati che io ho
amici potenti e mi vendicherò per quest'affronto! Rimpiangerai il giorno che ti
sei schierato contro di me e mi hai portato via ciò che mi appartiene!- sibilò
quando Alexander gli passò accanto per uscire. Il ragazzo si fermò e sorrise
prima di sussurrare al patrigno una sola frase che l'avrebbe tormentato e
tenuto insonne fino alla fine dei suoi giorni


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Godetevi
il vostro ultimo mese di vita-
 
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bloodingeyes
view post Posted on 14/4/2014, 12:15




<p class="MsoNormal" align="center" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;
text-align:center"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;
font-family:"Times New Roman","serif"">Trasloco affrettato


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">Cesar
continuava a imprecare e sbuffare mentre trascinava fuori bauli su bauli di
cianfrusaglie e, ogni volta che lo incrociava, mandava al diavolo Alexander che
era intento a legare tutto sulla groppa di Sila che ringhiava a sua volta per
la fatica che gli stavano facendo fare. Alex aveva portato in volo Elaina e
Desdemona alla loro nuova casa provvisoria e poi era tornato indietro per
trasportare tutti i loro averi. Cisto avrebbe raggiunto Elaina nel primo
pomeriggio e l'avrebbe aiutata a scaricare Sila di tutti i bauli. La donna
aveva contato che ci sarebbero voluti massimo due voli per trasportare tutto ma
Cesar e il ragazzo erano più realistici e sapevano che ce ne sarebbero voluti
almeno quattro, se non di più. Quando ebbero caricato Sila lo lasciarono volare
via da solo, dato che sapeva esattamente dove doveva andare, mentre loro
rimasero a casa ad inscatolare quello che al primo controllo era sfuggito e a smontare
alcuni mobili


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Degradato
a facchino- continuava a sbuffare Cesar mentre strattonava malamente una
mensola facendo ridere l'altro


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Posso
entrare?- chiese qualcuno alla porta. Alex girò attorno ad una pila di
scatoloni e con un sorriso accolse Derry -Spero non te ne saresti andato senza
salutare- lo sgridò velatamente il veggente mentre gli scompigliava i capelli,
già molto spettinati


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Anche
se cambio casa non me ne andrò tanto lontano e tornerò spesso- gli assicurò
Alex con un sorriso al quale Derry ricambiò con uno scappellotto


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Bugiardo-
borbottò il veggente -non prendere in giro chi vede il futuro... sai che anche
se tornerai sarai troppo impegnato anche solo per ricordarti di me-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Come
potrei dimenticarmi del migliore amico della mia famiglia e del mio primo
mentore?- fece allora Alex, cercando di rabbonirlo, riuscendoci. Derry rise e
gli diede un altro buffetto sulla guancia per poi tornare serio


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Vi
lascio lavorare, so che i tempi sono stretti e, se vuoi, posso farti guadagnare
un po' di tempo con lui... -


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Lui
chi?- si intromise Cesar, sbucando da sopra un altra pila di scatole


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Gaio-
gli rispose Derry


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Ha
intenzione di venire qui a reclamare Desdemona e la casa- spiegò Alex -la casa
gliela lascio ma mia sorella lui non la vedrà neanche di sfuggita!-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Oh!
Ecco perché questo trasloco affrettato!- fece Cesar che aveva accettato di
aiutare Alex ma non aveva trovato il tempo di chiedergli perché se ne volesse
andare così in fretta


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Posso
bloccarlo se vuoi- disse Derry al ragazzo -e, con un po' di fortuna, magari non
lo dovrai neppure incontrare-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Sarebbe
davvero fantastico! Ti debbo un favore... - sospirò Alex che non aveva mai
avuto voglia di affrontare il patrigno durante in trasloco


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Oh,
tranquillo... non mi devi nulla... prendilo come un mio regalo di addio- gli
disse Derry


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Ma
non sarà l'ultima volta che ci vedremo- gli assicurò Alex ma l'altro rise e lo
salutò. Il ragazzo ebbe la tentazione di guardare nel futuro, per scoprire
perché Derry sembrasse così strano e triste, ma non lo fece. Aveva deciso che
avrebbe guardato il meno possibile nelle vite dei suoi amici per rispetto. Si
rimise al lavoro, esortando Cesar a fare lo stesso, e per circa due ore
continuarono senza altre interruzioni finché non ebbero alte visite. Sila era
appena tornato, Alex gli aveva portato da bere e si stava prendendo il tempo
per coccolarlo e ringraziarlo per il suo lavoro quando si sentì chiamare


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Gervar-
bastò quella semplice parola per bloccarlo sul posto. Strinse convulsamente uno
dei corni di Sila e cerco di calmarsi con un lungo respiro. Nella sua testa si
affollavano una marea di pensieri ma lui li mise da pare e si voltò verso lo
stregone completamente impassibile ma quando lo vide rimase spiazzato. Massimo
era ad appena tre passi da lui e non era come sempre. Alex conosceva a memoria
la forma e la disposizione dei suoi tatuaggi e la prima cosa che notò fu che
non li aveva più, non c'era più loro traccia sul suo viso mentre, guardando più
attentamente, quelli sulle mani erano cambiati e si erano fatti più fitti e sinuosi.
La seconda cosa che notò furono gli occhi: erano blu. Alex rimase bloccato e
senza parole finché lo stregone non gli arrivò davanti e allora la prima cosa
che gli venne naturale da chiedere fu che cosa gli era successo. Massimo sembrò
sorpreso da quella domanda e, involontariamente, portò una mano alla guancia
dove prima c'erano i segni della sua maledizione


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">
un po' lungo da spiegare- gli rispose lo stregone con un mezzo sorriso. Alex
fece un segno di assenso con la testa ma in realtà era tremendamente confuso e,
più guardava lo stregone, più si accorgeva di altri piccoli cambiamenti che
erano avvenuti in quel poco tempo. Era più alto di almeno 7 centimetri, forse
di più, il suo naso aveva una piccola gobba che prima non c'era e i capelli
erano visibilmente più lunghi. Massimo non aveva mai cambiato aspetto da quando
era stato risvegliato, persino i capelli non erano mai cresciuti. Quindi era
tremendamente strano quel cambiamento così repentino e Alexander non se ne
riusciva a capacitare. Sarebbe rimasto a fissare lo stregone per ore, cercando
le differenze ma arrivò Cesar sbraitando ad interromperli


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Alex!
La smontiamo si o no questa dannata credenza?- quando vide Massimo però si
bloccò di colpo e per poco non gli cadde di mano quello che stava trasportando
-merda- sussurrò neppure troppo piano. Lui conosceva tutta la storia meglio di
chiunque altro e non si aspettava di rivedere lo stregone così presto,
soprattutto non si aspettava di vederlo parlare con Alex che era infuriato con
lui. Il ladro rimase qualche istante a fissarli entrambi e pensò a cosa fosse
meglio dire e fare ma fortunatamente ci pensò Alexander


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Devo
andare- disse il ragazzo allo stregone -ho un po' fretta di finire-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Te
ne vai?- gli chiese Massimo, anche se la risposta era evidente


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Si-

<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Per
colpa mia?-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Cosa?
No! È solo che... - cercò le parole adatte -è un po' lungo da spiegare- disse
soltanto


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Ho
tempo- fece lo stregone, senza però sorridere


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Io
avrei da fare ora- cercò di dissuaderlo Alex


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Posso
aiutarti, ho davvero bisogno di parlarti- fece Massimo e il ragazzo stava per
rifiutare ancora ma poi si accorse di Gaio che avanzava a passo di marcia verso
di loro e si bloccava di colpo, riconoscendo la figura di Massimo. Alex si
chiese cosa potesse essere più tremendo: parlare con Massimo o con Gaio e la
risposta non fu così semplice


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Va
bene- disse il ragazzo con un sospiro -prima però devo caricare quella roba su
Sila-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Tutti
quegli scatoloni?- chiese e, ad un segno di assenso di Alex, li fece levitare e
sparire in una specie di buco nero apparso sulla schiena del drago. Sila guardò
dove erano sparite le scatole e parte del suo muso scomparì nel nulla per poi
ricomparire quando si allontanò -devi trasportare qualcos'altro?- chiese ancora
Massimo e Alex gli indicò tutto quello che aveva deciso di portare via. Lo
stregone fece sparire tutto nel buco sulla groppa del drago che continuava a
ficcare il muso dentro per capire cosa stava succedendo


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Questo
era l'ultimo- fece Alex dopo aver controllato tutta la casa -Cesar dovresti
andare con Sila e dare una mano a scaricare- il ladro, che per tutto il tempo
se ne era stato in disparte e in completo silenzio, chiese


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Come
la tiro fuori la roba dal buco invisibile?-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Entri
e la porti fuori a mano- spiegò lo stregone


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Che
dico a tua madre Alex?-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Che
sto mettendo in ordine le ultime cose-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Ok-
disse semplicemente il ladro prima di salire su Sila e partire. Alex tornò in
casa, chiedendosi la porta alle spalle e accendendo il camino per riscaldare un
po' la stanza. Sapeva che avrebbero parlato a lungo, non aveva bisogno di
essere un veggente per sapere che fra di loro c'erano molte questioni da
risolvere, e per lo meno voleva mettersi comodo. Si cambiò di maglia perché
quella che aveva addosso era bagnata di sudore e ne aveva tenuta da parte una
apposta. Mangiò un pezzetto del suo pranzo, offrendone a Massimo che rifiutò
sorridendo


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Non
hai voglia di parlare con me,vero?- chiese


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-No,
non è questo... è solo che... - cercò di spiegargli Alex ma gli mancavano le
parole e, sospirando, si sedette affianco a Massimo -ho troppi pensieri per la
testa- gli disse il ragazzo -troppe cose stanno succedendo e dovranno succedere
prima che io riesca a ritrovare la calma per pensare anche a te- lo stregone
annuì e si alzò in piedi, sorprendendo il ragazzo


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Se
questo non è un buon momento posso aspettare, ma prima devi rispondere ad una
mia domanda, solo una, e poi ti lascerò in pace finché non mi dirai tu stesso
che è un periodo migliore-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Va
bene, chiedi-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Perché
hai accettato le condizioni di Regina? Non mi sembri molto entusiasta di
incontrarmi ora e non penso che nei prossimi mesi la cosa migliorerà-


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Di
che stai parlando?- gli chiese Alex, perplesso


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Non
te ne ha parlato tua madre? Regina ha messo come unica condizione per l'aiuto
nel lavoro di esorcizzazione della palude quello che anch'io partecipassi-
Alexander rimase bloccato, completamente senza parole per alcuni istanti e poi
i suoi occhi divennero bianchi e poté vedere da sé il passato, tutta la
discussione che sua madre e Regina avevano avuto, e per un attimo si sentì
furioso. Perché si era intromessa? Non si fidava abbastanza di lui? Perché non
poteva starsene buona e avere fiducia? Ma un attimo dopo ritornò calmo. Sapeva
che sua madre pensava di aiutarlo, di aver fatto la cosa giusta e Alex non se
la sentì di avercela anche con lei


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Devo
intendere che non ne sapevi nulla?- chiese Massimo, distogliendo il ragazzo dai
suoi pensieri


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Non
abbiamo trovato il tempo di parlare neppure io e lei- gli rispose per poi
aggiungere -ma non è un problema per me, non più di tanto, in fondo cosa potrei
chiedere di più? Verrò aiutato da uno dei due migliori stregoni che il mondo
abbia mai visto, perché mi dovrei lamentare?- Massimo sorrise tristemente e
allungò una mano verso il viso di Alex che però si ritirò


<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent:
35.4pt">-Questo
sarebbe un buon motivo- sussurrò Massimo per poi scuotere la testa e salutarlo
-ci vediamo fra una settimana- gli disse e se ne andò. Alex rimase qualche
istante accanto al fuoco a riflettere ma poi spense tutto, chiuse e mise la
chiave sotto lo zerbino per Gaio. Dopodiché si avviò per uscire dalla città e
aspettare Sila fuori dalle mura.
 
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46 replies since 11/8/2011, 10:11   342 views
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