| Titolo: Crollo Autore: me medesima Genere: introspettivo, dark? Rating: giallo? Personaggi: Cloris (presenza di Enrico e Lucas) Note autore: scritta dalle 16:14 alle 16:19. Prompt: tazzina.
Quando la tazzina era caduta a terra, qualcosa dentro di se si era infranto con essa. Fu come la goccia, la classica insignificante goccia, che fa traboccare il vaso. Chiamatela pure sfiga, ma non era stato solo quello, le mani gli avevano ceduto, preda dei tremori. Era sporco, sporco e per quanto si ostinasse a ripulirsi della lordura, per quanto coprisse tutto con la solita espressione distaccata, dentro moriva. Li sentiva muoversi dentro di se come serpenti maligni e voleva respingerli, scacciarli, dimenticarli. O almeno convincersi che non c’erano più. Si era sentito consolato alle parole di Lucas ed Enrico, l’avevano fatto ridere come non accadeva da… da tanto tempo, forse solo tre giorni, ma erano tanti. E poi, mentre ridendo sollevava la tazzina per sorseggiare il caffè CRASH Cocci ovunque, caffè ovunque. Occhi ovunque, puntati su di lui. Voleva sol nascondersi, tornare alla normalità, come se nulla fosse accaduto, come se la cosa non lo toccasse. -Vi siete divertiti?! E pensate che mi tocchi? Contenti voi che vi divertite con poco.- avrebbe voluto dire a quei… quei… mostri? No, idioti. Erano solo idioti. Mostri idioti, ok? Solo creature primitive senza scopo alcuno nella vita. Cocci, cocci ovunque, caffè ovunque, sporco, era sporco. Tutti potevano vederlo, tutti lo guardavano. Cloris ingoiò un groppone di saliva, represse le lacrime. Pallido e tremante si aggrappò ad una camicia chiara. -A-andiamo… andiamo via…- sussurrò, lo sguardo spento nel vuoto. Poi non avrebbe saputo dire come ci arrivò nella sua stanza, perché tutt’intorno c’erano mostri, serpenti, occhi. Tanti occhi e bocche ghignanti.
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