| Titolo: Passare il limite Autore: kymyit Genere: introspettivo, romantico (ok, non sono sicura) Rating: verde Prompt: Semaforo Personaggi: Ruben, Lucas e Liam Note autore: Scritta fra le 16: 45 e le 17: 02.
Lucas rimase impietrito, improvvisamente il telefono che reggeva in mano divenne rovente e pesante. Un pugno allo stomaco sarebbe stato meno doloroso e, no, non erano le solite seghe mentali da amante geloso. Cavolo, lo era, ma lui sapeva! Sapeva cosa stava accadendo all’altro capo dell’apparecchio, o meglio, laddove se ne stava Ruben. Con Liam. Forse in una stanza, solo loro due, nudi l’uno di fronte all’altro, le mani che esplorano i corpi accaldati, le bocche vicine… L’apparecchio squillò, ridestandolo bruscamente dall’incubo che temeva si stesse consumando alle sue spalle. Era Ruben. Titubante pigiò il tasto verde e rispose. -Ciao testina nuvolosa!- la voce dell’altro si diffuse calda e serena. Come se niente fosse mai potuto accadere. -Ciao…- rispose, Lucas. Non aveva mai dubitato di Ruben se non in due occasioni. E francamente non sapeva se fosse peggio accusarlo di stupro o di tradimento. Razionalmente la prima era più grave, ma il suo cervello era nel caos totale. Cosa avrebbe potuto dirgli? -Tutto bene?- chiese Ruben. -S-sì…- rispose lui -Hai… finito di fare la doccia.- -Ceeeerto.- rispose –E come promesso eccomi qui a raccontarti per filo e per segno quanto in gamba sia stato questo tuo pezzo di figliolo!-
Ruben, a molti chilometri dall’Accademia, si gettò sul letto avvolto nel suo accappatoio, col preciso intento di fare una testa così al suo dolce e caro fidanzatino, ma il tono di quest’ultimo non sembrava normale. Il moro lanciò un’occhiata di sottecchi a Liam che lo fissò colpevole, poi riassunse la solita espressione serafica e blaterò ancora e ancora, come sapeva fare sempre lui. -Hai capito? Sono un genio, ne?- e accompagnò il tutto con una danza selvaggia di sopracciglia. Ma nulla, Lucas pareva distante. –Lucino, tutto bene?- gli domandò. -Ruben…- Lucas esitò –Perché mi hai chiuso la chiamata prima?- Il moro socchiuse gli occhi. -Perché sono ubriaco, ho sbagliato a pigiare il tasto.- mentì e Liam sprofondò ancora di più nella sedia in cui si era confinato, la testa fra le mani. “Come ho potuto?!” si chiedeva “Come ho potuto?!” Ruben continuò a conversare amorevolmente col suo ragazzo, lo dissuase da qualsiasi pensiero infelice, lo rassicurò in ogni modo possibile e riattaccò. Troppo presto per il suo cuore. Liam aveva superato il limite, si era deciso a farsi avanti e si era fermato, aveva confessato prima che fosse troppo tardi, ma era comunque andato oltre non rispettando il semaforo. Verde, ama in segreto. Giallo, azzarda un passo spericolato. Rosso, fermati o tutto andrà in malora. Il suo giallo tendeva pericolosamente al rosso. -Mi dispiace…- balbettò, colpevole. Ruben annuì. -Mettiamoci una pietra sopra.- disse. Non era incazzato con Liam. O meglio, lo era ma lo capiva perfettamente o non l’avrebbe mai coperto con Lucas. Cavolo, era l’amante disonesto più imbranato che ci fosse. Quando gli aveva detto che aveva chiamato Lucas, la sua voce tremava, poi gli aveva chiesto perdono e gli piangeva il cuore… Si poteva essere più masochisti poi dal rimanere nella stessa stanza mentre l’uomo che ami conversa amabilmente col suo fidanzato? Decisamente non poteva avercela con lui. -Ruben.- -Liam…- Nessuno dei due riuscì a dire nient’altro, qualsiasi altra parola avrebbe soltanto peggiorato le cose, quanto detto o fatto era abbastanza per entrambi.
Edited by kymyit - 26/2/2013, 15:48
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