L'altro lato del cinema, Scadenza: 30 maggio, prorogata al 5 giugno

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koa-chan
view post Posted on 24/4/2012, 12:59




Ok, perfetto. Ora me la correggo e poi la consegno ;)
 
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koa-chan
view post Posted on 25/4/2012, 20:16




Ecco la mia! https://oc-yaoi.forumcommunity.net/?t=50726314 l'ho pubblicata anche su efp, spero che non sia un problema! ^.^
 
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Aborted_666
view post Posted on 6/7/2012, 16:23




Prima di pubblicare i risultati, permettetemi di fare una premessa: ci ho messo un'eternità e mi scuso immensamente per il ritardo. Ultimamente ho avuto diversi disguidi a casa e sono stata poco bene, ahimé. Mi dispiace moltissimo, davvero. Mi scuso se, nelle valutazione, troverete degli errori: ero molto di fretta, chiedo scusa.
Nonostante ciò, ce l'ho fatta! Pubblico dunque i risultati - finalmente -. Se avete dei dubbi o siete scontente, non esitate a scrivermi!



3^ classificata - In Trappola, di KoaChan


Sintassi/lessico: 16/20
Ho riscontrato parecchie imprecisioni sia dal punto di vista grammaticale, sia da quello lessicale. Niente di grave, comunque. Linguisticamente parlando potevi sicuramente fare di più. E' molto lineare come stile, forse troppo: non segue alcuna cadenza, né ritmo; l'ho trovata un po' piatta. Inoltre tendi ad abusare dei puntini di sospensione, che spezzano molto la continuità del testo.
Ma tralasciando questo aspetto, è uno stile che coadiuva la lettura, rendendola semplice e non particolarmente pesante.

Composizione e strutturazione: 14/20
Ho trovato la strutturazione molto incompleta. Più che seguire una vera e propria storia, hai seguito un flusso di pensieri sconclusionato e un po' abbozzato.
La storia in sé non è brutta, affatto; direi piuttosto che pare un'introduzione mutilata di alcune parti. Manca, insomma, l'uniformità in questo lavoro.
A parte queste pecche, il filo logico è chiaro, la situazione si comprende perfettamente ed in questo sei stata piuttosto abile. Il dolore e la titubanza del
protagonista emergono bene ed arrivano scevre di fronzoli al lettore, così come sono e come le potrebbe provare chiunque. Ho apprezzato il risvolto finale, in cui
il protagonista cede, letteralmente, alla tentazione: anche se ce lo si aspetta, hai ben descritto il passaggio da uno stato all'altro.
Apprezzabili sono soprattutto i dialoghi, che risultano molto verosimili.

Caratterizzazione dei personaggi: 11/15
Il protagonista, devo dire, è ben trattato. E' molto umano nelle reazioni, sia dal punto di vista dei pensieri, sia da quello delle azioni vere e proprie. E' un personaggio piuttosto chiaroscurato e risalta bene sullo sfondo bidimensionale del tuo racconto. Piuttosto scialba è invece la descrizione di Eric: la sua psicologia è tratteggiata a malapena, gli hai dedicato uno spazio piuttosto marginale e quasi strumentale; mi spiego meglio: Eric appare agli occhi del lettore come semplice oggetto che scatena l'azione (dialoghi, reazioni di Iacopo, etc), ma che si limita ad essere tale. Rimane molto freddo, nel complesso.

Originalità: 9/15
La tua storia non è affatto originale, in quanto hai voluto concentrarti soprattutto sull'introspettività del protagonista, sacrificando la trama. Forse, in questo caso, hai eliminato troppi elementi concreti: ecco perchè la narrazione risulta piatta, oltre che priva di sostanza.

Uso dei prompt: 15/25
Purtroppo questo è il vero punto debole del tuo lavoro. Procederò per punti, motivando al meglio ogni affermazione che farò. Per prima cosa, la citazione. Non l'hai integrata quasi per niente alla narrazione. Per inserirla, hai usato un espediente di scarsissimo impatto. E' carina l'idea di citare lo stesso film da cui la citazione è tratta, ma non gli hai dato alcun peso all'interno della storia; è buttata in mezzo alle altre frasi senza un vero e proprio criterio, per cui non risalta per niente. Pare piuttosto un breve ed immotivato excursus che non che non si ricollega in alcun modo con la storia. La funzione del prompt è più preponderante (e nel bando lo avevo accennato): bisogna riuscire ad estrapolare dalla frase un possibile contesto, evidentemente di rilievo,
in cui integrarla. Passiamo ora all'immagine. Anche in questo caso non sei riuscita a dar peso al contenuto dell'immagine. Cosa contiene secondo te quel fotogramma? Un abbraccio, sì (e
ne hai parlato); ma è solo quello? Osserva bene l'immagine: i volti dei due uomini cosa esprimono? E il dettaglio alla loro destra cosa mostra? Bottiglie di vetro,
presumibilmente contenenti alcolici. Il muro alle loro spalle è squallido, scrostato: non ti dà l'idea di un contesto ben diverso da quello che tu hai trattato?
Sono minuzie, certo; eppure hanno un peso significativo, se ci rifletti. Sono tanti dati, che definiscono un contesto, un'atmosfera, delle emozioni: un insieme di
elementi che tu non hai considerato.
L'ultimo punto riguarda l'obbligo di parlare di cinema. Non ne hai parlato quasi per niente, l'hai solo citato. Purtroppo anche questo ti ha penalizzata molto.

Gradimento personale: 4/5
Tutto sommato la tua storia si è rivelata molto piacevole da leggere. Come ho già scritto sopra, la stile è molto scorrevole e semplice ed alleggerisce la lettura.

Per un totale di: 69/100



2^ classificata - Farò crollare il teatro degli applausi, di Layla Ribes


Sintassi/lessico: 14/20
Iniziare una frase con "purtroppo" è per me un po' avvilente, tuttavia qui è d'uopo. Purtroppo hai fatto molti errori, sia di sintassi (la punteggiatura, soprattutto, che spesso è imprecisa), sia di lessico (per esempio hai scritto "da per tutto" al posto di "dappertutto", ma è solo uno dei tanti errori che ho riscontrato.). La vera pecca del tuo racconto è questa: la forma è piuttosto trasandata.
Il lessico che hai utilizzato è molto essenziale e minimale, ma non è mai veramente scontato e banale, se non in alcuni passaggi.
Nonostante ciò, ho apprezzato moltissimo l'adozione di un linguaggio colloquiale, specialmente per i dialoghi, che assumono così una significativa concretezza ed una spigliatezza degna di nota. Nelle parti narrative, invece, tale linguaggio - benché possa essere efficace, se contenuto -, è un po' ridondante; ti sconsiglio di abusarne troppo: è un po' volgare e spesso risulta cacofonico.
Generalmente non faccio la lista degli errori, ma se sei interessata posso inoltrarti una copia in cui ti evidenzio tutte le imprecisioni lessicali e sintattiche.

Composizione e strutturazione: 18/20
Come hai accennato tu nelle note, il finale è caratterizzato da un ritmo molto più rapido rispetto alla prima sequenza del racconto, ma devo dire che non l'ho trovato affatto disturbante. Non è infatti uno stacco netto, ma graduale e pertinente, per cui ho apprezzato moltissimo la variazione sopracitata, che sfocia in un'azzeccata conclusione secca. E' stato un ottimo espediente: hai conferito al tuo racconto un tono quasi profetico - passami il termine -, tale per cui il finale aperto risultasse necessario. La narrazione è deliziosa: i dialoghi sono più che verosimili, specialmente i botta e risposta; le descrizioni sono semplici, ma incisive e soprattutto molto evocative; i flussi di pensieri, anch'essi scevri di fronzoli, tratteggiano in modo incredibilmente realistico le interiorità dei personaggi, che si disvelano così al lettore in modo chiaro e mai banale. La strutturazione del tuo lavoro è veramente molto buona ed accattivante; non stanca mai il lettore, lo invoglia a leggere l'atto successivo e si rivela sempre all'altezza delle aspettative. L'unica pecca è forse l'eccessiva attenzione ai particolari, specialmente nella prima metà del racconto. Ma a conti fatti lo stile essenziale che hai adottato alleggerisce moltissimo tali sequenze, cosicché non risultino mai pesanti da leggere.

Caratterizzazione dei personaggi: 15/15
Ho pochissimo da dire cirla la caratterizzazione dei personaggi. L'ho trovata ottima e, come ho già specificato, incredibilmente verosimile. Sei riuscita a definire perfettamente non solo i due protagonisti, Vincenzo e Giorgio, ma anche tutti i personaggi secondari. Il racconto, pertanto, risulta non solo credibile, ma addirittura realistico. Complimenti, sei stata bravissima in questo ed hai dimostrato delle ottime capacità registiche. Non avrei saputo fare di meglio, davvero.

Originalità: 14/15
Il tuo lavoro è senz'altro originale. Mettendo a confronto due mondi complementari eppure contrapposti, cinema e teatro, hai conferito alla storia un'impronta molto personale. Questo espediente ti ha permesso sia di caratterizzare l'intero racconto, fornendoti il pretesto che dà l'avvio alla narrazione, sia di presentare e contestualizzare l'avvicinamento dei due protagonisti. La contrapposizione sopracitata diventa dunque un interessante parallelismo fra due diverse correnti culturali e due differenti modi di pensare. Manca tuttavia la cosiddetta ciliegina sulla torta, che avrebbe reso la storia unica. D'altro canto, però, il punteggio parla da sé. Anche in questo caso voglio farti i complimenti: l'idea di fondo non è brillante, ma è senz'altro molto interessante e sagace.

Uso dei prompt: 18/25
Procediamo per punti. I prompt da utilizzare erano tre: l'immagine, la citazione e l'obbligo di parlare di cinema.
Quanto all'immagine, non sono pienamente soddisfatta dell'utilizzo che ne hai fatto. Hai utilizzato solo la posizione dei due soggetti - ed ovviamente ho contato questo fattore -, ma non hai sfruttato tutti gli elementi presenti nel fotogramma che hai scelto: le espressioni, lo sfondo, i dettagli a lato dell'immagine. Insomma, hai sì sfruttato i soggetti, ma non al massimo delle loro potenzialità.
L'utilizzo che hai fatto della citazione, invece, mi è sembrato un po' forzato. Forse era l'unico dialogo poco spontanea e stonava un po', nel complesso. Anche il significato che gli hai attribuito è un po' vago, non si capisce perchè all'improvviso Giorgio pronunci una frase simile, pare un discorso un po' campato per aria. A parte questa riflessione, non è del tutto scisso dalla narrazione, per cui va abbastanza bene.
L'ultimo dato, invece, è stato usato con pertinenza. L'hai sfruttato perfettamente, facendolo diventare il perno della storia, nonché l'elemento che muove uno dei due personaggi principali: Vittorio. Sono più che soddisfatta, circa l'ultimo punto. Brava!

Gradimento personale: 5/5
Questa storia ha dei difetti, ma nel complesso è perfettamente godibile, spiritosa in alcuni punti e molto riflessiva in altri. E' stata una lettura più che piacevole, per cui il punteggio relqtivo al gradimento personale, per me, è pieno.

Per un totale di: 84/100



1^ classificata - Benvenuti al cinema The Circus, di Ireat

Sintassi/lessico: 18/20
Ho riscontrato pochissimi errori (fra cui un "qual è" con l'apostrofo). Hai fatto uso di un lessico semplice, lineare, affine al linguaggio parlato, ma - nonostante io non sia una grande estimatrice del lessico minimale -, non stonava per niente: hai saputo gestirlo con coerenza e continuità, conferendo alla narrazione una compiuta uniformità ed una forma equilibrata e ben ponderata. Ho solo una piccola obiezione da farti: in alcuni passaggi il lessico pareva un po' dismesso, ma non è un elemento che pesa più di tanto.

Composizione e strutturazione: 17/20
La prima osservazione che ho da fare riguarda la parte centrale del componimento: m'è parsa troppo frettolosa. C'è uno stacco fra la prima metà del racconto, lenta e riflessiva, e la seconda, rapida e lacunosa. Analizzerò dunque questi due poli come se fossero parti a sé stanti. La prima parte contiene riflessioni splendide; hai fatto un ottimo, nonché sapiente, uso del linguaggio prettamente cinematografico per descrivere la vita del protagonista, una persona alienata, che vive di parvenze ed illusioni. Ottima è infatti la sua caratterizzazione nella prima sequenza del racconto: sei riuscita, tramite l'assimilazione a metafore inerenti il cinema, a far emergere i lati di una personalità fragile e molto chiaroscurata. La strutturazione di questa sezione, dunque, è veramente efficace, nonché poetica.
Quanto alla seconda metà, sembra che ad un certo punto tu abbia voluto tagliare delle parti. Per quanto abbia apprezzato l'inserzione di copioni come parti integranti della narrazione (l'ho trovato un espediente molto sagace), è anche vero che tale tecnica confondeva un po' il lettore. E' proprio da quel momento in poi che ho cominciato a riscontrare una certa frettolosità: la storia d'amore dei due protagonisti, benché sia presente ed evidente, è molto lacunosa e poco approfindita. Alcuni passaggi sfuggono alla comprensione del lettore, altri sembrano mutilati. Non è un giudizio totalizzante, ma è l'aspetto che mi ha portata ad attribuire come punteggio il 17/20 che vedi in alto.
Fatta questa premessa, tuttavia, anche la seconda parte ha i suoi lati positivi, che non sono pochi: è come se nella vita del protagonista, all'improvviso, faccia irruzione la realtà e con essa il disincanto. Non c'è più spazio per riflessioni dalla natura poetica e metafisica - passami tale termine - sulla sua esistenza, ma la narrazione, facendosi più ritmata e frammentaria, ben descrive il passaggio da una mentalità illusoria ad una più propriamente pragmatica e concreta. Se è vero che l'amore non è come nei film, d'altro canto la metafora finale (quella relativa a The Circus, di Chaplin), fa ricascare il lettore in quella spirale di magia filmica che impregna tutta la tua storia. Il finale racchiude bene l'essenza di questo delizioso racconto.

Caratterizzazione dei personaggi: 12/15
Riprendendo ciò che ho scritto nel punto soprastante, ribadisco che il personaggio principale, Federico, viene tratteggiato in modo accurato e piuttosto articolato.
Tuttavia Andy è un personaggio che rimane in ombra, benché sia uno dei due protagonisti. Hai voluto trattare solo alcuni suoi aspetti, quelli che, sostanzialmente, si
sono dimostrati fondamentali ai fini della narrazione. Il resto è un grande punto di domanda. Non voglio certo affermare che Andy sia un personaggio sgradevole, ma
- visto il tono della narrazione - sono convinta del fatto che potevi fare di meglio. Federico, in ogni caso, compensa bene i lati lacunosi della personalità
dell'amato: il risultato finale, pertante, è piuttosto equilibrato, anche se non l'hai sviluppato al pieno delle sue potenzialità.

Originalità: 13/15
Credo che l'originalità del tuo lavoro non stia tanto dello sviluppo della storia, quanto nella trattazione della materia narrativa. I dialoghi, le inserzioni tecniche, le metafore sono il punto forte del tuo racconto. Quanto alla trama vera e propria, benché segue dinamiche piuttosto usuali, l'hai saputa impreziosire con sagacia.

Uso del prompt e delle citazioni: 23/25
Hai fatto un buon uso sia del prompt, sia delle citazioni. Buono, ma non ottimo. La citazione "Ogni creatura sulla terra quando muore è sola" potevi sfruttarla
sicuramente meglio. E' pertinente, è inserita al momento giusto, ma non colpisce il lettore e non spicca particolarmente: si perde un po' nell'insieme del blocco
narrativo. Molto buono è stato invece l'utilizzo che hai fatto dell'estratto di The Circus: spiccava con una significativa prominenza, riassumendo perfettamente
l'atmosfera dominante. Ottimo è stato invece l'espediente con cui hai parlato di cinema: non solo l'hai usato come una sorta di prompt, ma ne hai fatto il fulcro della
storia, della psicologia dei personaggi, del materiale narrativo: sei stata incredibile, in questo.
Il punteggio, d'altro canto, parla da sé.

Gradimento personale: 5/5
Se è vero che il tuo racconto ha qualche difetto, è anche vero che l'ho letto molto volentieri, apprezzandolo moltissimo. Mi complimento per il bel lavoro!


Per un totale di: 88/100



Se avete qualcosa da scrivermi, fatelo direttamente qui. Vi invito inoltre a linkarmi la vostra pagina di EFP, cosicché possa scegliere le storie a cui indirizzare le recensioni.
Ricordo che:
Per il primo classificato, Ireat, ci saranno tre recensioni come premio.
Per il secondo classificato, Layla Ribes, ci saranno due recensioni come premio.
Per il terzo classificato, KoaChan, ci sarà una recensione come premio.

E' tutto. Grazie per aver partecipato e a presto, spero,

SilentlyAborted
 
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17 replies since 7/3/2012, 20:54   144 views
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