[FONT=Times New Roman, serif]Cuore[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]Massimo fece passare una settimana prima di andare a trovare Alexander. Lo trovò in piena forma, impegnato a scribacchiare e disegnare su un libretto sottile mentre chiacchierava con Cesar, che se ne stava steso sul letto, sbadigliando di tanto in tanto. Affianco allo stregone c'erano Regina e Cisto. Fu quest'ultimo ad annunciarli, salutando suo nipote e andando ad abbracciarlo[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Come ti senti oggi?- gli chiese[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Piuttosto bene- rispose il ragazzo mentre chiudeva tutto e metteva da parte libri e matite. Guardò Massimo e Regina e sorrise allo stregone ma non si avvicinò -come mai tutti qui oggi?- chiese[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Facciamo un ultimo controllo e poi ti restituiamo il tuo cuore- lo informò suo zio. Lo fecero sedere e i due stregoni si misero all'opera, scansionando il suo spirito e tutto il suo essere con la magia[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Ancora non ricordi nulla?- gli chiese Regina, accarezzandogli la guancia. Il ragazzo negò con un cenno della testa e poi tornò a chiudere gli occhi aspettando che fosse tutto finito. Non trovarono nulla di anomalo, nessuna strana influenza nella sua anima e neppure una sola goccia del sangue degli stregoni. Per quanto era possibile fecero ogni controllo per assicurarsi che andasse tutto bene e quando furono persuasi che non esistevano altri test decisero che era ora di ridare al ragazzo ciò che era suo. Massimo estrasse il cuore del ragazzo dal nascondiglio in cui l'aveva messo: una dimensione da lui stesso creata apposta per nasconderlo e rimase senza parole quando rivide il contenitore[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Oh, mio dio! Che diavolo è successo?- sbottò Cisto, sorpreso, arrabbiato e anche un po' spaventato[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Non lo so... - dovette ammettere Massimo -quando l'ho nascosto era apposto... - il contenitore era rotto: nel vetro si era formato un grosso squarcio, lungo e sottile, da cui fuoriusciva una leggera nebbiolina viola, che spariva una volta che si propagava nell'aria. Il cuore all'interno del barattolo non più del tutto cristallizzato ma per metà aveva ripreso l'aspetto di un normale cuore e pulsava debolmente. Il liquido viola all'interno era fuoriuscito per metà. Tutti si preoccuparono a quella vista[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Non so come sia potuto succedere... - sussurrò Massimo al ragazzo che però gli sorrise e allungò una mano verso il barattolo. Il liquido all'interno si volatilizzò e si fermò attorno al ragazzo che sorrise[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-E' tutto apposto- sussurrò mentre il potere tornava in lui e il barattolo fra le mani di Massimo si dissolveva. La nebbia viola entrò nel corpo del ragazzo e, quando scomparve, i suoi occhi erano nuovamente viola come prima che tutto quell'incubo iniziasse. Alexander tentò di fare una magia semplice ma non ci riuscì e sospirò vinto. Se l'era aspettato, strapparsi il cuore dal petto aveva un costo altissimo e se si aggiungeva anche il rendere solido il suo potere di preveggenza era quasi una fortuna che il ragazzo non avesse perso molto altro oltre alla sua magia e i suoi ricordi. Era stato un gesto azzardato ma probabilmente l'avrebbe rifatto: in quei giorni aveva pensato a tutte le soluzioni alternative a quel problema ma effettivamente quella era l'unica possibile. Massimo si ritrovò fra le mani il cuore del ragazzo, ormai completamente de-cristallizzato, ed ebbe un moto di disgusto nel sentirlo pulsare nel suo palmo ma si trattenne dal lasciarlo cadere per terra. Cisto si fece consegnare il cuore e si inginocchiò di fronte a suo nipote, sorridendogli dolcemente[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-L'ho fatto solo una volta... su un cincillà... - gli disse suo zio, a cui tremavano le mani e la voce. Alex gli sorrise e l'abbracciò[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Andrà tutto bene, mi fido di te... - Cisto sorrise e gli diede un bacio sulla guancia prima di iniziare il rito con il quale rimise al suo posto il cuore pulsante del ragazzo, spingendolo sul petto di Alex finché il suo corpo non lo ebbe inglobato. Andò tutto bene ma il ragazzo si sentì scombussolato e, dopo i controlli finali, chiese di rimanere solo per riposare. Cesar si affiancò ai due stregoni non appena li trovò soli[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-C'è qualcosa che non va... - disse con aria cospiratoria[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Cosa c'è?- gli chiese Massimo[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Penso che Alex non stia così bene come voglia farci pensare... ultimamente sembra un po'... assente-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Non pensi che ce ne avresti dovuto parlare prima?- gli chiese un po' seccata Regina. Era solo la terza volta che gli rivolgeva la parola da quando si era tagliato i capelli[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Non penso che sia qualcosa collegato alla maledizione o a qualcos'altro di soprannaturale... non penso neppure sia malato ma... - disse Cesar per poi dare una fugace occhiata alla tenda -mi sembra piuttosto che sia depresso o triste, non so... c'è qualcosa nella sua espressione, nel suo sorriso che non mi convince... - i due stregoni si guardarono e Massimo sospirò pesantemente[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Più tardi vado a trovarlo, vedrò se posso fare qualcosa... - ma il ragazzo non sarebbe stato lì al ritorno dello stregone. Quando tutti se ne furono andati Alexander si alzò in piedi e si andò a guardare nello specchio per controllare che i suoi occhi fossero tornati del loro solito colore. Si ritrovò più vecchio, più stanco ma di nuovo sé stesso. Si mise i suoi abiti migliori e poi corse da Sila, che lo stava aspettando nel bosco[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Scusa, bello, ma ci hanno messo più tempo del previsto- gli disse il ragazzo allungandogli una bistecca per farsi perdonare il ritardo. Gli montò in groppa e lo spronò per prendere il volo, si rammaricò di non essersi messo il mantello quando fu in quota ma fortunatamente il viaggio fu breve. Il principe Roman lo stava aspettando poco fuori le mura della città, con due cavalli e una scorta armata -Avevi detto che saresti arrivato da solo- lo rimproverò Alex[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Non posso muovermi fuori dal palazzo senza la mia scorta- gli rispose il principe -vedo che i tuoi occhi sono di nuovo quelli di un tempo-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Si- gli rispose secco Alex mentre salutava il suo drago e montava a cavallo[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Teso?- gli chiese il principe[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Affatto, so di cosa sono capace e non ho nulla da temere-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Niente da temere? Stai solo per sfidare gli uomini più influenti del regno... cosa mai dovrebbe esserci da temere?-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Nulla- gli rispose con un sorriso Alex. Il principe sbuffò esasperato e spronò il cavallo per ritornare al castello. Erano alcune settimane che nel regno si aggiravano certi loschi figuri: ambasciatori di terre lontane che stavano cercando di capire cosa stesse succedendo in quel regno e, soprattutto, se fosse arrivato il momento di attaccare la monarchia. Il re e i suoi più fidati vassalli erano quindi completamente assorti nel cercare di non far trapelare nulla di tutti i problemi che Massimo e la sua gilda stavano avendo in quel periodo. Quella mattina il re aveva convocato i suoi vassalli per decidere delle mosse successive da adottare e Alex sapeva che quella sarebbe stata l'unica occasione buona per mettere in atto il suo piano. Il principe Roman l'accompagnò, così, nelle varie ali del castello fino alla sala dove si stava tenendo quella discussione segreta ma all'ultimo si fermò, indeciso[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Sei sicuro di volerlo fare?- gli chiese il principe -sai che ti potrebbero tagliare la testa solo per essere entrato senza permesso durante un meeting come questo?-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Conto sul fatto che abbiano troppa paura di Massimo per fare una cosa del genere-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-E se non avessero così tanta paura di lui?- volle sapere il principe. Alex gli sorrise e i suoi occhi cambiarono colore diventando bianchi, per un istante l'aria intorno a lui sfrigolò e per il principe fu impossibile continuare a guardarlo perché gli sembrò di essere al cospetto di qualcosa di troppo potente[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Allora dovranno aver paura di me- sibilò Alex per poi entrare nella sala. Nessuno dei presenti di quel giorno riuscì mai a riferire cosa fosse successo e cosa il ragazzo avesse fatto o detto ma la sera, quando la riunione si concluse, Alexander se ne andò dalla città, lasciando il re e i suoi vassalli bianchi in volto e molto silenziosi. Neppure il principe Roman riuscì mai a scoprire cos'era successo. Alex, prima di andare a dormire, andò a vedere quello che era rimasto della gilda, e rimase a contemplare quella desolazione per almeno mezz'ora, in completo silenzio, mentre la sua mente continuava a formulare mille pensieri che non sapeva con chi condividere. Si sentiva solo e confuso. Sila gli si strusciò contro, probabilmente intuendo la sua tristezza[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Non voglio tornare da Massimo... - sussurrò ai ragazzo al suo drago -non ce la faccio ad affrontarlo adesso- il suo drago fece le fusa e si abbassò per farlo salire sulla sua groppa -non posso scappare, Sila- rise il ragazzo, accarezzandolo sul muso, il drago però lo spinse verso la sua schiena, cercando di convincerlo a volare via. Alex lo accarezzò sul muso un'ultima volta -andrà tutto bene- gli assicurò per poi allontanarsi -ci vediamo domani, ok?- Sila gli leccò la mano e si alzò in volo. Massimo lo stava aspettando seduto nella capanna del ragazzo[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Dove sei stato?- gli chiese lo stregone cercando di non suonare troppo duro[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Ha davvero importanza?- gli chiese invece Alexander, sedendosi sul letto accanto a lui -mi pareva che dovessimo parlare di altro... - gli occhi diventarono per un attimo bianchi, così velocemente che fu quasi impossibile per lo stregone notarlo[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Hai recuperato il tuo dono... - constatò Massimo[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Si, più forte di prima... ma riesco a controllarlo meglio-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Sono felice per te- lo stregone gli sorrise per un attimo e subito ritornò serio -sai già di cosa parleremo, vero?-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Vagamente- gli rispose Alex, facendo uno sforzo per sorridere -ma preferisco sentirtelo dire- Massimo sospirò e si fece forza per riuscire a parlare[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Cesar mi ha detto che ti trova un po' depresso negli ultimi tempi... -[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Cesar ogni tanto dovrebbe pensare ai fattacci suoi- borbottò Alex per poi aggiungere più sereno -comunque ho parecchi pensieri per la testa: ho perso i miei poteri, la mia memoria... pensavo di avere diritto ad essere un po' triste o abbattuto... - Massimo annuì sorridendo e, sovrappensiero, gli accarezzò la guancia ma Alexander, a quel gesto, si ritirò di scatto. Guardò lo stregone per un istante con un misto di paura e tristezza negli occhi che però soppresse in fretta, costringendosi a ritornare impassibile -non mi toccare- sibilò il ragazzo, lasciando Massimo interdetto[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Che ti è preso?- gli chiese lo stregone[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Nulla- mentì l'altro mentre si alzava a iniziava a percorrere la stanza a lunghi passi -dimmi solo quello che devi dirmi e chiudiamola qui, ok?-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Che cosa hai visto che ti ha sconvolto a questo modo?- gli chiese lo stregone raggiungendolo e cercando di fermare quel suo marciare per la stanza[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Non sono sconvolto!- ringhiò il ragazzo -sono arrabbiato!-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Perché? Cos'è successo?- Alex sbuffò sonoramente e gli si parò di fronte per affrontarlo[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Magari sono incazzato perché non ti sei ancora deciso a parlarmi e non hai il coraggio di dirmi che ormai non senti più nulla per me e che, anche prima, non era altro che un incantesimo quello che guidava le tue azioni... che non ti è mai interessato niente di me e che di sicuro non ti interesserà più d'ora in poi! Ecco perché sono incazzato!- Massimo rimase ammutolito per alcuni istanti[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Non volevo essere brutale... - mormorò lo stregone[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Bhè... troppo tardi- ringhiò Alexander -ora te ne puoi andare? Non avevo voglia prima di vederti e adesso ancor meno-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Gervar... - cercò di dire lo stregone ma l'altro scosse la testa, furioso[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Lasciami in pace- ringhiò, allontanandolo -se non c'è più niente, se non c'è mai stato niente, non voglio fingere e non voglio starti vicino solo per farti sentire meno in colpa... e adesso vattene, non voglio avere a che fare con te finché non mi sarò calmato... - Massimo annuì e fece per andarsene ma, all'ultimo, allungò una mano e afferrò quella del ragazzo, cercando in lui segni di oscurità. Non trovò nulla di sovrannaturale e, solo allora, si decise ad andarsene. Alexander iniziò a raccogliere le sue cose e, nel giro di un ora, era già tornato nella casa di sua madre, le aveva spiegato tutto quello che era successo e le aveva chiesto di rimanere per qualche tempo.[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]Alleanza[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]Alex era impegnato a disporre sul tavolo del mercato le sue pozioni e, nel silenzio assoluto di quell'ora, si sarebbe dovuto stupire dell'arrivo di Cesar ma non sussultò quando lo trovò affianco, che l'aiutava ad allestire il tutto. Il ragazzo accettò l'aiuto in silenzio ma, quando fu tutto pronto, non riuscì a trattenersi[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Ti ha mandato Massimo? Che vuole?- Cesar sbuffò e si sedette dietro il tavolino[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Per essere un veggente fai delle domande davvero stupide... - gli sorrise -Non vedo lo stregone da quando te ne sei andato, due settimane fa, e anche Regina ho fatto fatica ad incontrarla... sono qui perché so quanto poco ti piaccia avere a che fare con i clienti a quest'ora e volevo assicurarmi che stessi bene... -[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Eri preoccupato per me?- gli chiese sorridendo Alex, sedendosi sul bordo del tavolo[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-So che sei diventato un frequentatore assiduo della corte reale... - cambiò completamente discorso Cesar[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Avevo degli affari da sbrigare- rispose elusivo il ragazzo[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Che comprendono il castello infestato di famiglia?-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Chi te ne ha parlato? Nessuno dovrebbe saperne nulla... -[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Tuo zio si è lasciato sfuggire qualcosa a proposito di Al'parel e non mi ci è voluto molto per scoprire che eri riuscito a farti ridare il tuo titolo nobiliare, che eri tutti i giorni al mercato e che stavi mettendo da parte ingenti somme di denaro... -[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-E quindi stamattina sei qui per assicurarti che le voci fossero vere?-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-No, sono venuto per darti una mano-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Solo per questo?-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Magari anche per scroccare la colazione- ammise il ladro, facendo sorridere Alex[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Davvero non sei venuto per parlarmi dello stregone o di quello che sto facendo?- chiese un po' sorpreso il ragazzo. Cesar scrollò le spalle[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Quello che sta succedendo fra te e lo stregone non mi riguarda, anche perché non posso farci nulla... e per quello che stai tentando di fare, inimicandoti gli uomini più potenti del regno e mettendo da parte una fortuna che farebbe invidia a tutti i re della terra, non ho l'ardire di chiedere nulla... -[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Non sto facendo niente di male- cercò di difendersi il ragazzo[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Ma stai facendo qualcosa di pericoloso... -[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Mi sto solo riprendendo la terra che sarebbe stata mia di diritto-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Ma non è per la terra o per un vecchio castello in rovina che stai facendo questo- ribatté Cesar, lasciando interdetto e sorpreso il ragazzo -tu non lo sai ma io sono nato ad Al'parel e per salvarti ho visto cosa si nasconde nelle fondamenta di quel rudere: so che là sotto ci sono conoscenze oscure di cui nessuno dovrebbe mai venire a conoscenza... -[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-E lo zio avrebbe dovuto spiegarti che tali conoscenze non possono semplicemente essere lasciate a marcire né che sono realmente al sicuro nel loro nascondiglio: è un miracolo che quei demoni che infestavano il castello non siano riusciti a penetrare nella biblioteca, ma pensa a cosa sarebbe potuto succedere se ci fossero riusciti! Ora che li avete sterminati non posso lasciare che qualche altro nobile si avvicini al castello e scopra cosa nasconde nelle sue fondamenta-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-E quindi li hai spaventati tutti a morte, ti sei fatto ridare il tuo titolo e stai risparmiando per rimettere apposto il castello di famiglia- concluse Cesar[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-L'idea è quella- fece Alex per poi sospirare stancamente -ma con quello che ho guadagnato fino ad adesso non riesco a rifare neppure un ala del castello... -[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Tieni conto che lo dovrai epurare dalle presenze maligne, demoni e ghoul che ci avevano preso residenza... -[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-E non ho più i poteri per farlo di persona... -[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Conta anche che adesso sei nobile e che dovrai andare a molti ricevimenti e il tuo abbigliamento non è di certo adatto... -[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Dici che dovrei comprarmi degli abiti nuovi?-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Decisamente- Alex sospirò esasperato[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Non avrò mai abbastanza soldi e tempo per fare tutto!-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Ecco perché hai bisogno di me- fece Cesar con un sorriso astuto[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Stai cercando di ricattarmi?- sibilò il ragazzo[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-No, non voglio ricattarti... voglio entrare in società con te-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-In società?- fece sorpreso Alex[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Si, non hai idea di quanto la mia vita sia diventata noiosa da quando sono stato tagliato fuori da tutti gli intrighi della gilda di Massimo e da quando persino tu mi hai allontanato... assassini e furti mi sembrano cose così... monotone! Ho bisogno di qualcosa di più stimolante!-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Ed esattamente a cosa stavi pensando?-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Io sarò la tua guardia del corpo a tempo indeterminato e ti aiuterò con il mercato e in tutto quello che mi chiederai di fare-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-E cosa vorresti in cambio?-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Nulla- gli rispose Cesar, sorprendendolo -Al'parel è casa mia, c'è la mia famiglia e voglio che quel posto venga epurato... e poi non ho molto di meglio da fare ultimamente- Alex rimase immobile a fissarlo, completamente stupito e anche un po' confuso[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Davvero faresti questo?- gli chiese il ragazzo e, al cenno affermativo del ladro, gli si lanciò addosso e l'abbracciò felice. Sorpreso da quel gesto, Cesar rimase rigido per tutta la durata di quel contatto. Alex gli sorrise e sembrò più tranquillo e sereno di come lo fosse mai stato da quando si era risvegliato. Riprese, però, il suo solito contegno appena gli si fu allontanato e si preparò a ricevere i clienti, lasciando un po' perplesso Cesar.[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]Il sole si alzò lentamente all'orizzonte e gli strani clienti della notte lasciarono il posto alle donne e alle famiglie. Durante la mattina Alex si prese il tempo per creare ed imbottigliare nuove dosi di quasi tutte le sue ricette e i bambini gli si sedettero intorno a guardarlo mentre lavorava, con gli occhi pieni di meraviglia. Elaina era passata la mattina presto, per assicurarsi che il figlio non avesse bisogno d'aiuto. Non disse neppure una parola a Cesar, né fece commenti sul fatto che lo stesse aiutando, ma il suo sguardo fu abbastanza esaustivo: non le piaceva quel ladro tagliagole ma, se Alex si fidava, lei non intendeva intromettersi. Andò a fare la spesa, lasciando Desdemona al fratello per qualche ora, e fu proprio da un'idea della ragazzina che Alex trovò la soluzione al problema di Al'parel.[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]Durate un attimo di calma, in cui non c'erano clienti interessati a comprare e Alexander non era impegnato a produrre altri filtri, il ladro si era messo a contare l'incasso della giornata e aveva scarabocchiato un paio di conti su un foglio[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Quindi- fece il ladro, ricapitolando -contando l'incasso di stamattina, togliendo le spese che devi fare per la prossima mattina di mercato, aggiungendo i tuoi risparmi dei giorni scorsi e quelli che hai fatto lavorando per la gilda, in totale dovrebbe avere, circa, un milione... Quanto ti hanno chiesto i carpentieri per ristrutturare il castello?- Alex sospirò stancamente[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Circa dodici milioni per rifare il castello, ma il prezzo non comprende la sua epurazione dalle presenze maligne... per quello ho chiesto ad uno dei ragazzi della gilda: ogni giorno, anche facendomi un prezzo di favore, sono 100 pezzi d'oro e difficilmente prima di un mese si riuscirebbe a purificare un posto così intriso di malvagità-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-E poi c'è la terra lì attorno... - aggiunse Cesar -a sud è sterile e piena di rocce mentre nelle altre direzioni c'è solo palude... se vogliamo sperare di dare un futuro al regno e alla sua gente dobbiamo dare loro della terra da coltivare altrimenti saremo senza soldi e senza cibo-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Non oso immaginare quanto possa costare dragare una palude così estesa-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Io temo che sarà da epurare anche quella... in quelle terre non mi sono mai avventurato troppo profondamente ma non c'è selvaggina là in mezzo: solo fuochi fatui, sabbie mobili, insetti e cose oscure che strisciano-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Ho lasciato per troppo tempo la mia terra al controllo degli spiriti maligni e questa è la mia punizione- sospirò Alexander, abbattuto[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Non potresti creare delle pozioni che asciughino gli acquitrini?- chiese speranzoso Cesar[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Potrei anche riuscire ad asciugarla in parte ma non so da dove venga l'acqua e, se non so dove e come fermarla, la terra si riempirà di nuovo appena l'effetto sarà finito... -[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Dovremmo trovare un modo per succhiarla via permanentemente- Cesar si passò una mano fra i capelli, facendo una smorfia: odiava averli corti. Desdemona, che fino a quel momento se ne era stata tranquilla a giocare vicino a loro, disse[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Potresti piantare tanti alberi-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Alberi?- chiese Alex, più per cortesia e affetto che per vero interesse[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Si, alberi! A scuola ci hanno insegnato che loro prendono nutrimento dall'acqua e dalla terra... se ne pianti tanti loro assorbiranno tutta l'acqua e non la faranno più tornare!-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Ma gli alberi non possono sopravvivere dove c'è così tanta acqua come in una palude: marcirebbero- le spiegò Cesar, cercando di non sembrare troppo seccato[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Ma Alex può fare delle pozioni che asciughino un po' l'acqua così loro non marciranno!- ribatté convinta la bambina[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-L'idea potrebbe anche andare- dovette ammettere Alex -ma non posso attorniare il mio castello da una foresta: non potrei difendermi dai nemici, non li vedrei arrivare e li perderei facilmente nel folto del bosco... senza contare che quando nascono le foreste molti spiriti, non sempre benigni, vogliono prenderci residenza... -[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Allora mettine pochi ma grandi immensi- gli disse la sorella -più grande è l'albero più sete avrà! Così avrei la terra asciutta e potrai vedere i nemici!- a questa affermazione Cesar non poté impedirsi di rispondere acidamente[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Ma è assurdo, anche se fossero alberi immensi ne servirebbero comunque tantissimi per asciugare tutte le terre del regno: le paludi si estendono per centinaia di miglia in tutte le direzioni, non è concepibile che degli alberi possano asciugare così tanta acqua! Stai lavorando troppo di fantasia ragazzina- Desdemona se la prese molto a quel commento e mise il broncio. Suo fratello rimase per lunghi istanti pensieroso ma tutt a un tratto scattò in piedi, l'abbracciò e la prese in braccio, ridendo[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Sei un genio- le disse mentre la rimetteva a terra dopo un paio di piroette. Strappò a Cesar carta e matita e buttò giù alcune file di scarabocchi illeggibili, ricontrollò e cambiò le scritte un paio di volte poi prese quasi tutto l'incasso della mattina e si mise il mantello addosso -devo fare compere- annunciò pieno di fermento -bada a Desdemona finché non torno io o mia madre, occupati dei clienti e aspettami... se non torno entro stasera ci vediamo a casa mia-[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Come sarebbe a dire? Te ne vai e mi lasci qui a badare alla ragazzina e al banco?- chiese Cesar, stupito e anche un po' offeso[/FONT]
[FONT=Times New Roman, serif]-Non avevi detto che volevi essere mio socio e occuparti del mercato? Bene! Adesso prenditi le tue responsabilità! Tornerò appena possibile- Alex sparì in mezzo alla folla e Cesar, scocciato, si sedette dietro al tavolo con un espressione torva sul viso che allontanò molti clienti.[/FONT]