| <p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">
<p class="MsoNormal" align="center" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt; text-align:center">Processo
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">Alexander stava cercando di mettersi una camicia, aiutato da Cesar, quando Elaina tornò a casa
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Che state facendo?- chiese la donna, perplessa
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Stiamo cercando di allacciare tutti i bottoni di questa cosa- fece Alex
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Ma lui è ingrassato e si aprono in continuazione- ringhiò Cesar
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Non sono ingrassato!- se la prese il ragazzo
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Allora com'è che questa dannata camicia che hai comprato la settimana scorsa adesso non ti sta più?-
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Perché la stai mettendo alla rovescia- rise Elaina per poi aiutare il figlio a vestirsi. Cesar si fece da parte e uscì dalla stanza, andando probabilmente in bagno
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Quindi cosa ti ha detto Massimo?- chiese il ragazzo. Se era teso non lo dava a vedere
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Non ho parlato con lui, ho parlato con Regina- gli disse sua madre mentre chiudeva i bottoncini sulla schiena -e abbiamo parlato anche di altre cose-
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Di cosa?-
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Soprattutto del fatto che non è un semplice litigio il tuo e di Massimo, ma che vi siete lasciati e tu non mi hai detto nulla- Alex rimase immobile e in silenzio, aspettando che sua madre continuasse ma visto che lei non lo faceva parlò lui
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Cosa vuoi che ti dica, mamma? Che mi spiace non avertene parlato? Non sentivo il bisogno di farlo, tutto qui... -
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Non mi hai fatto pensare neppure una volta in tutto questo tempo che ci fosse qualcosa di davvero serio, hai sempre minimizzato, dicendo che avevate solo litigato e invece non è così, avevo capito che c'era qualcosa che non andava ma non ho mai pensato a qualcosa del genere... e io sono preoccupata! Mi stai nascondendo molte cose negli ultimi tempi e alle volte non sembra neppure di riconoscerti, io... - Alex si voltò interrompendola per fronteggiarla
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Ti fidi di me, mamma?- le chiese con un tono duro e uno sguardo serio
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Si, certo che mi fido ma... -
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Allora non fare domande! Se non ti parlo di qualcosa è per il bene di tutti noi e se vuoi proprio saperlo si, io e Massimo ci siamo lasciati, ma non per una ragione frivola o normale, ci siamo lasciati perché lui non sente più nulla per me e perché tutti i suoi sentimenti nei miei confronti erano quasi completamente dovuti dalla sua maledizione e io non riuscivo a sopportare di stare con qualcuno che non mi amava... e ora scusami, ma sono già in ritardo per colpa di questo stupido vestito e vorrei sapere se Regina ha acconsentito di aiutarmi-
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Si, ha detto che ti manderà 3 persone- gli disse Elaina, fioca. Alex sospirò e abbracciò la madre mentre si scusava per il tono duro con cui le aveva parlato -non fa nulla- gli assicurò lei -ora è meglio che tu vada- Alex le diede un bacio sulla guancia e le sorrise prima di uscire di casa accompagnato da Cesar. Elaina, rimasta sola, fu assalita dalla voglia di dire al figlio che una delle persone della gilda che l'avrebbero aiutato sarebbe stato Massimo ma si trattenne. Era convinta di stare facendo la cosa più giusta anche se non quella più leale.
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">Alexander entrò nella camera del principe Roman dopo essere stato annunciato dal ciambellano ma rimase sulla porta
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Che fai lì? Avvicinati- fece il principe, sorridendo
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Prima vestiti poi forse mi avvicino- ribatté Alexander
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Hai paura che ti salti addosso?- rise Roman mentre si alzava dal letto, completamente nudo
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Dati i precedenti il mio timore è più che giustificato, non trovi?- il principe rise ancora mentre si metteva addosso una camicia, giusto per convincere Alex ad avvicinarsi -anche i pantaloni- fece il ragazzo e, con un sospiro, il principe si mise addosso il primo paio che trovò. Solo allora Alexander si avvicinò
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Come mai vieni a farmi visita così presto? Che ore sono?- chiese il principe mentre si sedeva sul letto, Alex si tolse il mantello e lo gettò su una sedia prima di andarsi a sedere affianco all'altro
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Ormai sono le dieci e mezza, forse le undici-
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Le undici? Ma è prestissimo!- si lamentò Roman stendendosi sul letto di nuovo
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Sei pigro- rise Alex per poi venire preso alle spalle e buttato sul letto anche lui. Roman lo bloccò sotto di sé e gli sorrise
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Spero tu abbia un motivo dannatamente buono per avermi svegliato a questo orario infame perché se non fosse così... - si abbassò per baciarlo ma Alex lo bloccò, ridendo di lui – mi smonti il morale, lo sai?- borbottò il principe mentre l'altro continuava a ridere. Roman si rialzò e si andò a vestire meglio mentre Alex continuava a ridere steso sul letto. Quando il principe ritornò in camera Alex era intento a spulciare alcuni documenti, sempre seduto sul letto. Roman provò ancora a baciarlo ma, sbuffando, Alex lo cacciò nuovamente via
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Sei acido oggi- borbottò il principe
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-E tu sei appiccicoso- ribatté Alex mentre si alzava in piedi e si rimetteva il mantello sulle spalle -andiamo?-
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Dove?- chiese il principe, seguendolo
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Te l'ho detto ieri sera... oggi c'è il processo-
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Oh, già... e perché devo venire anch'io?-
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Per far credere a tutti che io ho l'appoggio tuo e di tuo padre- Roman sbuffò, non aveva molta voglia di accompagnarlo ad una noiosa seduta in tribunale ma aveva promesso e Alex glie l'avrebbe fatta pagare molto cara se non avesse tenuto fede alla parola data. Uscirono dalla camera del principe e subito le guardie del reale lo seguirono mentre Cesar camminò affianco ad Alex, ridendo degli uomini armati
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Come mai ci hai messo così tanto?- chiese il ladro ad Alex, ignorando completamente il principe
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Roman non era ancora pronto-
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Arriveremo in un ritardo clamoroso-
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Nessuno oserebbe dire qualcosa per un mio ritardo- si intromise il principe
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Certo, maestà- ribatté Cesar con quanto più sarcasmo gli era possibile esprimere. Roman lo fulminò ma non fece commenti, Alex rise del loro comportamento infantile. Non sapeva perché non si sopportassero ma fin dal primo giorno in cui si erano incontrati era nata fra di loro un antipatia reciproca molto profonda. Non se ne preoccupava molto dato che non si parlavano mai, se non per insultarsi velatamente a vicenda. Non lo preoccupava neppure che venissero alle mani perché Cesar era troppo intelligente per fare un errore così grossolano. Li lasciava discutere e dopo un po' loro smettevano da soli.
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Vedete di fare i bravi bambini, non ho tempo di pensare a voi due oggi- disse Alexander mentre si sistemava il mantello e i capelli, pronto ad affrontare quella giornata che sapeva sarebbe stata molto stressante
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Non ti preoccupare, ci sono io qui per te- gli disse il principe abbracciandolo e baciandolo sulla fronte
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Grazie- sussurrò Alex allontanandosi però subito dopo. Entrò nella sala del processo e tutti gli occhi si puntarono su di lui. Avanzò nella sala seguito dal principe e tutta la scorta. Roman andò a sedersi sul trono dietro al tavolo del giudice mentre Alex si sedette fra il pubblico, fra gli accusatori. Il magistrato guardò Roman e gli chiese di poter continuare il suo discorso, anche se in realtà lo ricominciò dall'inizio
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Siamo riuniti oggi per decidere la pena da imputare all'ex mago di corte Gaio che ha complottato contro la vita del suo figlioccio insieme ad altre persone di cui non ha voluto fare i nomi, neppure per uno sconto di pena- il giudice guardò Gaio, in piedi, incatenato davanti a lui ma comunque sfrontato, guardava Alex con un sorriso meschino mentre il giudice continuava a parlare -le prove presentate contro l'imputato sono poche e sono state messe in discussione dai suoi difensori: Lord Brandon, duca di Trakerrn, Lord Kranforn, duca di Farker e Valetris e Lord Srikis, duca di Waller, Pritioe e Quaast... essi lo proteggono dalle accuse e, invece, incolpano un ignoto delinquente del rapimento del figlioccio- i lord erano tutti seduti poco lontani da Gaio ma il loro sguardo era rivolto ad Alexander mentre il giudice continuava a parlare, esponendo i fatti per poi interrogare Gaio sul suo coinvolgimento
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Io amo mio figlio- cercò di difendersi -non gli farei mai del male-
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Allora chi pensa che abbia potuto rapirlo?- chiese il giudice
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Non ne ho idea, da molto tempo Alex non vive più con me e la mia famiglia... non so che tipo di nemici possa essersi fatto in questo periodo-
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Oggi il suo figliocci è presente?- chiese ancora
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Si- rispose Gaio per poi indicare Alexander, seduto in una delle prime file
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Il signor Alexander può venire avanti?- chiese il giudice. Alex si alzò in piedi e fece segno a Cesar di aspettarlo lì seduto, in quel momento non sentiva il bisogno di sostegno -può confermare la sua identità?- chiese il giudice
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Il mio nome è Alexander, figlio di lord Cerek, signore di Al'parel e di tutto il Lavios- in pochi in quella sala sapevano che il ragazzo aveva di nuovo sotto il suo controllo le terre che appartenevano alla sua famiglia. Tutti sapevano che lord Travior era morto ma quasi nessuno sapeva che le terre che aveva controllato ora erano tornate al loro legittimo proprietario. Gaio era sicuramente il più stupito perché era convinto che i lord suoi alleati avrebbero stroncato le pretese del ragazzo su quelle terre e non sapeva che loro ci avevano provato ma avevano fallito miseramente. Il re aveva preferito ascoltare Alexander. Il principe Roman confermò la veridicità dei titoli del ragazzo e il giudice continuò ad interrogarlo
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Potete raccontarci qualcosa della vostra prigionia?-
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-No- rispose Alex
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-E perché?- chiese il giudice, sorpreso da quella risposta
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Perché non ho ricordi della mia prigionia né di qualsiasi cosa successa dopo la fine della guerra-
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Quindi non sapete chi vi ha rapito?-
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-No-
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-E perché avete accusato il vostro patrigno di questo crimine?-
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Perché lui stesso ha ammesso di avermi ucciso-
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-A me sembrate molto vivo- fece sarcastico il giudice
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-La storia è un lunga e anche molto complicata- dovette ammettere il ragazzo
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Abbiamo tutto il tempo che volgiamo... -
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Se avete bisogno dell'intera storia io ho bisogno di una sedia- rispose il ragazzo e, quando si fu seduto, raccontò tutto quello che gli era capitato e di cui aveva memoria. Non fece congetture né espose suoi pensieri personali, semplicemente raccontò tutto quello che ricordava, stupendo chiunque non avesse mai sentito parlare di lui o della sua storia. Alla fine del suo racconto la sala era silenziosa e il giudice ci mise qualche istante per riprendere a parlare
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-La vostra storia è incredibile, mio lord- gli disse il giudice, soggiogato dall'aura potente e regale che il ragazzo sembrava sprigionare -ma sfortunatamente non ci sono vere prove che Gaio vi abbia rapito e ucciso, le parole che vi ha rivolto quel giorno potevano essere dettate solo dalla sorpresa di rivedervi e forse anche dalla paura... non posso, quindi, condannarlo per un reato che neppure voi siete sicuro che abbia commesso- gli disse il giudice ma tentennò prima di dichiarare la sentenza, si sentiva piccolo e insignificante davanti al ragazzo. Neppure davanti al re si era mai sentito così insignificante e non ne capiva il motivo. Ciò che i suoi occhi vedevano era un lord appena adulto, dall'aria regale ma dai vestiti appena decenti per la sua estrazione, imparentato con gli stregoni più potenti che il mondo avesse mai visto ma privo di poteri. Per il giudice quel ragazzo non avrebbe dovuto rappresentare un pericolo, né l'avrebbe dovuto far sentire in soggezione ma c'era qualcosa in lui che imponeva a chi gli stava vicino di abbassare la testa e prostrarsi ai suoi piedi per compiacerlo. Nonostante questo, però, il giudice riuscì a fare il suo lavoro e scagionò Gaio da tutte le accuse. Mentre le guardie liberavano dalle catene Gaio, Alex si alzò e diede al giudice due carte
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Cosa sono?- chiese l'uomo, leggendo i fogli perplesso
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Una richiesta di divorzio e il modulo per l'affidamento di minore- scandì Alex con voce alta e chiara, per essere udito da Gaio e da tutta la sala
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Che cosa?- fece Gaio, strabuzzando gli occhi
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Mia madre chiede il divorzio e io richiedo che mia sorella mi sia affidata- spiegò Alexander, sorridendo maligno a Gaio. Il giudice poteva averlo anche scagionato dalle accuse ma Elaina aveva creduto ad Alex e Cesar, tanto più che certi comportamenti del marito l'avevano da sempre lasciata perplessa e avevano instillato il dubbio che l'uomo non fosse una brava persona. Aveva pensato spesso di divorziare negli anni precedenti ma non l'aveva mai fatto perché altrimenti le avrebbero tolto Desdemona. La legge infatti diceva che se una copia si separava il figlio minore doveva rimanere di proprietà del padre e la moglie non aveva neppure il diritto di rivedere il bambino. Ma ora Alexander era maggiorenne e la legge diceva che poteva essere lui a tenere la sorella se il padre si fosse dimostrato inadatto al compito. E Gaio era stato incarcerato, le sue proprietà erano state sequestrate, era stato licenziato e la sua integrità morale era stata messa in dubbio
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Di cosa stai parlando?- chiese Gaio, furente -Elaina non può lasciarmi e Desdemona è mia figlia, non puoi portarmele via! Sono mie!-
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Ho tutto il diritto di fare queste richieste- gli rispose Alexander con tutta la calma del mondo -e Elaina ha firmato la carta del divorzio, è stata lei a volerlo- Gaio prese allora ad imprecare contro il ragazzo e solo le guardie gli impedirono di scagliarsi contro di lui
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Silenzio!- gridò il giudice, cercando di riportare la calma nell'aula -le pretese del lord Alexander sono più che motivate, la legge è dalla sua parte e, in tutta onestà, penso che sia meglio che si occupi lui della madre e della sorella, dato che da quando Gaio è stato imprigionato e tutte le sue proprietà confiscate lui si è occupato di loro-
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Ma è mia figlia!- si oppose ancora Gaio
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Ma voi non avrete più un soldo né una casa finché non riuscirete a farvi ridare tutto quello che vi è stato confiscato e dalla mia esperienza personale so che ci vogliono almeno sei mesi prima che questo avvenga e intanto che ne sarebbe di vostra figlia e della vostra ex moglie? Il vostro figlioccio se ne è occupato fino ad ora e si prende carico di loro anche per il futuro quindi mi sembra più sensato lasciarle alle sue cure finché non rientrerete in possesso della vostra fortuna, non vi pare? Quando vi verrà ridato quello che vi appartiene potrete fare richiesta di affidamento ma intanto nessun giudice di questo mondo prenderebbe in considerazione le vostre richieste... delibero quindi che Elaina e Desdemona divengano proprietà di lord Alexander, duca di Lavios, che le dovrà custodire e mantenere- così venne decretato ma l'ira di Gaio non poté che aumentare a quel verdetto
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Te la farò pagare, piccolo stronzo... ti avrei dovuto fare a pezzi e dare da mangiare ai cani quando ne ho avuto la possibilità! Ma ricordati che io ho amici potenti e mi vendicherò per quest'affronto! Rimpiangerai il giorno che ti sei schierato contro di me e mi hai portato via ciò che mi appartiene!- sibilò quando Alexander gli passò accanto per uscire. Il ragazzo si fermò e sorrise prima di sussurrare al patrigno una sola frase che l'avrebbe tormentato e tenuto insonne fino alla fine dei suoi giorni
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;text-indent: 35.4pt">-Godetevi il vostro ultimo mese di vita-
|