| Genere: Drammatico Rating: Verde Avvertimenti: One-shot
E ancora menzogne
Si nascondevano, fuggivano e mentivano. Non riuscivano ad accettare la triste realtà che li circondava, un triste mondo in cui il pregiudizio era ed è ancora un sovrano malvagio. Sopravvivevano desiderando ardentemente la vita, quella vera, quella vissuta alla luce del sole, ma la paura era molta, forse troppa e li paralizzava distruggendo un rapporto stroncandolo sul nascere. Vivevano sempre e solo nella quotidianità, mai nulla di differente da ciò che facevano normalmente, sempre e solo le stesse serate, giornate, mai nulla di diverso. Al ristorante mai si sfioravano o baciavano, si fingevano amici tra amici, fingevano sempre. Vivevano nella fugacità di un contatto, di un bacio scambiatosi in un bagno o in un vicoletto immerso nell’oscurità e in hotel, spesso squallidi e sporchi, ma erano pur sempre un nido, il loro. Come due amanti si nascondono, come due amanti che nascondono una tresca alla moglie, ma, in effetti, i due erano amanti. Si amavano e palpitavano solamente vedendosi, come due ragazzini al primo amore, ma forse quello lo era; vero, coinvolgente, ma più che altro travolgente. Con furia erano trasportati dalla passione, come un uragano che colpisce in pieno, cedevano a essa, ignari delle conseguenze si lasciavano cullare dall’estasi di un incontro. Entrambi, di giorno, erano rispettivamente un padre presente e un compagno amorevole. Due uomini come tanti, con famiglia e amici, due amici da anni, forse da troppi, coinvolti in un rapporto che andava ben oltre l’amicizia. Fingevano, loro fingevano e si nascondevano spaventati dal pregiudizio, così si giustificavano, ma spaventati da loro stessi mentivano ancora. Spesso nel cuore della notte, in quelle notti assenti da casa giustificandosi alle donne con la scusa più banale del mondo, con la scusa più usata e consumata da tutti i fedigrafi del “ viaggio lavorativo” entrambi si chiedevano, in momenti di rara lucidità, se ciò che li intimoriva fosse il modo o loro stessi. In quei rari attimi ammettevano, che un amore omosessuale -nella moderna società- è accettato o almeno tollerato, ma ciò che fecero e continuavano a fare era ai limiti della moralità: tradire e mentire, nascondersi e non vivere come tutti gli amanti. Perché mentire agli affetti più cari? Perché crearsi una famiglia e mentire?
Perché la forza e il coraggio in loro vacillavano, perché spesso la paura più grande è l’ombra di se stessi. Perché è più facile mentire che accettarsi e così vivere felici. Perché la menzogna con il tempo può diventare verità, perché un bugiardo crede solo alla propria bugia.
Jack aveva pensato più di una volta di confessare ad Anny –sua moglie- la sua natura, il suo io nascosto, il suo segreto, il suo essere, perché era stanco. Jack era stanco di mentire. Non poteva più essere lui il bugiardo, troppi anni passati a nascondersi, troppo tempo chiuso in casa ad amare senza poter mostrare al mondo quanto grande fosse il sentimento che lo legava a Tom. Quest’ultimo, invece, era felice di amare ed essere amato di nascosto. La sua immagine era tutto, Tom era sì superficiale, ma soprattutto codardo. Quale vigliacco rivelerebbe mai la sua faccia? La sua maschera, per quanto gli calzasse stretta, non l’avrebbe mai tolta, come avrebbero reagito i genitori? E gli amici? Come poteva d’un tratto abbandonare il suo ruolo, smettere di recitare e mostrare se stesso? Lui era un latin lover, amava le donne, tutte le donne, una ogni notte, e bugiardo continuava a mentire –non più a se stesso- ma al mondo, agli amici e alla fidanzata, ripetutamente tradita. Ogni qual volta Jack gli chiedesse di rivelarsi, di vivere alla luce del sole lui così rispondeva: -Tutti indossano una maschera, perché mai io dovrei essere sincero? Una stupida, quanto banale e superficiale risposta, che solo Tom poteva dare. -Smettila idiota. Non nascondere i tuoi desideri anche a me! So cosa vuoi e sogni. -Idiota io! Oh e questo sarebbe il tuo amore, offendermi, che bel modo per dimostramelo… Potevano continuare per ore, risentirsi delle parole dette per giorni, potevano odiarsi per quelle conversazioni, ma alla fine tornavano ad amarsi e così accadde per anni e forse avrebbero continuato ancora a nascondersi, ma almeno erano consci del loro errore e presto o tardi avrebbero vissuto come due uomini che si amano e non come amanti.
Note autrice… Spero con questa storia di non aver offeso la sensibilità di nessuno, non era mia intenzione farlo e chiedo scusa se ciò sia accaduto. Difficilmente scrivo storie a lieto fine e difficilmente scrivo storie romantiche felici, ma ci sto provando ^^
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