Pesce crudo con amore

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bloodingeyes
view post Posted on 6/5/2011, 12:30




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Nick autore: Bloodingeyes


Titolo storia: Pesce crudo con amore


Titolo capitolo: Capitolo unico


Genere: erotico, sentimentale 


Avvertimenti: one shot, slash, lemon/lime 


Breve introduzione: Per riuscire a concludere un contratto multimiliardario le persone sono davvero disposte a tutto, persino a mangiare il pesce crudo! Per fortuna che un bravo cuoco è capace di farti dimenticare cosa ti stai mettendo in bocca… 


Eventuali note: Quarta classificata al contest "Around the World" di NonnaPapera!


Pesce crudo con amore


Essendo un dirigente di una grossa multinazionale mi capitava spesso di andare a pranzo o a cena con i dirigenti di altre grosse aziende e ho sempre, o quasi, deciso che il posto migliore dove mangiare e bere mentre firmavamo qualche contratto miliardario era il ristorante “La gondola”.


            Quel posto è per me il migliore di tutto il mondo: luci soffuse ma non troppo, camerieri efficienti, buon cibo e soprattutto il mio ragazzo in cucina che fa di tutto per far diventare ogni pasto un esperienza paradisiaca, cosa che solitamente non gli richiede nessuno sforzo. Questa settimana dovrei concludere un contratto con dei giapponesi che mi hanno richiesto per pranzo una selezione di crudité, delle tartare di pesce e un altro paio di cose di cui non ho compreso la natura. Il mio adorato fidanzato comunque, una volta che gli ho detto quello che i giapponesi volevano mangiare, ha pensato bene di non informarmi che le crudité che intendevano loro non erano quelle di verdure che pensavo io ma di carne e pesce!


            Io sono un tipo da McDonalds e cibo messicano ma posso mangiare di tutto, anche le cavallette e i vermi, e l’ho fatto il Tailandia, ma l’animale che mi viene servito deve essere ammazzato, tagliato e cotto. Di mangiarmi qualcosa che si potrebbe ancora muovere nel piatto non mi attira proprio per niente! Solo l’idea mi da la nausea. Così mi ritrovo ad appena un giorno dall’arrivo dei miei clienti giapponesi a rinchiudermi la sera, dopo la chiusura, nella cucina de “La gondola” con il mio fidanzato che sta preparando solo per me un magnifico piatto di cruditè di mare e di carne. Mettendo da parte il fatto che le sue mani sono completamente coperte di sangue, di rimasugli di interiora e di altre schifezze che puzzano da morire, a parte il fatto che indossa ancora quella divisa vecchia di 10 anni piena di macchie e di strani aloni, a parte il fatto che mi sta completamente ignorando dandomi le spalle perché è tutto preso dal lavoro bhè… certo che Kyle è proprio un bel vedere! Ha un paio d’anni più di me ma sembra lui quello giovane, ha i capelli biondi, secchi e cespugliosi e pure un po’ sciupati dal sole, un fisico da far invidia, sodo e muscoloso al punto giusto, le mani piene di calli e taglietti ma comunque ancora belle e, per quanto i medici dicano che l’abbronzatura integrale faccia male, Kyle se ne è sempre fregato. Se ne frega di molte cose e delle mie suppliche soprattutto. Non è valsa a niente la mia preghiera di non servire cibi crudi domani sera, di fingere di aver avuto un imprevisto e di non aver ricevuto ingredienti freschi. Kyle mi ha semplicemente guardato in cagnesco e si è messo a preparare quella che è appena diventata la mia nemesi: la carne cruda.


            Dopo quella lunga preparazione il mio ragazzo mi presenta una serie di piatti tutti assolutamente fantastici da vedere ma che, se penso cosa sono, mi fanno rivoltare lo stomaco


            -Devo proprio?- gli chiedo per l’ennesima volta, risultando quasi lagnoso


            -Si- mi risponde lui seccamente, fulminandomi con un solo sguardo e intanto togliendosi quell’orrida bandana che porta al posto dell’ancor più orrido capello da chef. Si slaccia anche alcuni bottoni della casacca mettendo in bella mostra alcune collane che non si toglie da tempo immemore. La legge vuole che i cuochi non portino nessun tipo di gioiello al collo, alle mani o alle orecchie ma non esiste praticamente neppure un cuoco al mondo che segua questa regola e Kyle non fa eccezione


            -Con cosa inizio?- chiedo guardando tutta quella carne molto cruda e fredda


            -Forse è meglio la carne- Kyle prende un piatto con una specie di tortino al centro e una serie di piccole ciotole tutt’intorno contenenti alcuni aromi e un tuorlo d’uovo crudo –questa è la classica steak tartare- mi spiega mentre mette il tuorlo sulla carne e poi aggiunge sale, pepe e non so bene cos’altro, mescola con la forchetta che non da dove è venuta fuori, uccidendo definitivamente la bella forma del tortino e poi mi passa il piatto che è diventato un ammasso di carne cruda tutta puntellata da verdi e bianche erbette e da quel che resta del tuorlo


            -Sei sicuro che sia commestibile?- gli chiedo ben poco propenso a mettermi in bocca quella roba. Kyle mi risponde con uno di quei suoi tipici sguardi assassini. Toccategli tutto ma non la sua cucina! Mette una forchettata di quell’ammasso rosso e orribile su due crostini di pane e me ne porge uno mentre si mangia quell’altro e poi mi sorride come per dire: “Vedi? Non sono morto! Puoi mangiarlo senza timore!” peccato che di quel sorrisino non ci si dovesse mai fidare


            -Che sapore ha?- gli chiedo annusando la carne, ha l’odore di cipolla, aglio e erbette ma non di carne cruda, che fortuna!


            -Di una bistecca al sangue condita- mi risponde Kyle mentre si prepara un altro crostino con un'altra forchettata di carne –su mangia!- mi incita e dopo aver preso in mano tutto il coraggio che possiedo mi metto in bocca quel minuscolo crostino. Ha una consistenza strana, c’è il croccante del pane e il morbido della carne. Il sapore è strano, sento distintamente la cipolla, l’aglio sul crostino, il pane, i capperi e quello che credo sia prezzemolo ma soprattutto sento il sapore della carne ed è come mangiare solo l’interno di una bistecca al sangue. Incredibilmente mi piace


            -Buono!- ammetto


            -Lo so- mi risponde Kyle sorridendo e cominciando a condire un tortino di carne su un altro piatto. Questa è più rossa, l’odore è un po’ più forte e il sapore più deciso ma è molto buono


            -Che carne è?- chiedo a Kyle mentre mangio un altra tartina con questa carne sopra, la preferisco alla steak tartare


            -Cervo- mi risponde lui mentre inizia a condire l’ennesimo tortino, questa volta con un liquido, olio immagino, e prezzemolo. Mi prepara l’ennesimo crostino e io all’inizio non mi accorgo che ha cambiato posata. La nuova tartina ha un sapore delicato molto differente dalle due precedenti


            -Questo che animale è?- Kyle mi sorride mentre addenda il cibo, un sorrisino bastardo


            -Tonno- mi risponde e rimango per un attimo basito a fissarlo


            -Scherzi vero? Non sa di tonno!-


            -No, è tonno non ti sto prendendo in giro!- guardo di nuovo quel che rimane della tartare di tonno e per un attimo ho il voltastomaco. L’odore di pesce crudo mi ha sempre fatto stare male, magio a fatica il sushi perché è importante per il mio lavoro, ma pensare di avere appena mangiato un pezzo di tonno crudo non mi fa fare i salti di gioia, anzi, mi sta facendo rivoltare lo stomaco


            -Sei uno stronzo- gli dico mentre mi volto dall’altra parte per riprendere fiato, mi è venuta la nausea e mi do dell’idiota, Kyle cambia sempre le posate quando passa dal pesce alla carne, dovevo accorgermene. Sento le posate sbattere sul piatto e poi Kyle mi è affianco con un bicchiere d’acqua, sa benissimo che non lo sopporto il crudo pesce. L’ha fatto apposta a non dirmi nulla così non mi sarei sentito male prima di mangiare. È stato un bastardo ma so che non avrei neppure avuto il coraggio di portarlo alle labbra quel tonno se avessi immaginato cos’era veramente, e lo sapeva anche Kyle


            -Scusa- mi dice mentre io bevo e mi allento il nodo della cravatta, mi sento soffocare –se vuoi metto via tutto- mi propone apprensivo. Per quanto faccia sempre il duro e lo stronzo sul lavoro e con me, Kyle è una persona molto gentile. Io però devo prepararmi a domani, se vomitassi sulle costose scarpe di un dirigente giapponese potrei giocarmi la carriera


            -No, andiamo avanti- gli dico. Se riesco a mangiare ogni pietanza sul tavolo domani sarò salvo. Kyle mi prepara un'altra tartare e questa volta mi avverte che è di salmone, il salmone mi piace e non fatico a mandarla già, ci provo quasi gusto. E poi quasi mi strozzo quando mi si presenta davanti un piatto di carne varia e cruda di dubbia origine adagiata su un morbido letto di insalata


            -Che cosa sono?- chiedo tremante


            -Qui al centro c’è una tartare di cappesante, ci sono gli scampi, le canocchie, orata e poi le ostriche, le code di gambero e le vongole, queste ultime le ho scottate leggermente… -


            -Quindi sono cotte?- chiedo in estasi


            -Si, ma non te le puoi mangiare tutte tu, ricordatelo- mi fa presente Kyle per poi continuare a presentarmi un altro piatto -Qui abbiamo invece carpaccio di pescespada, branzino, di nuovo tonno che credo non metterò in tavola domani sera, e per finire il baccalà- Kyle mi guarda e aspetta che sia io a decidere se continuare o meno. Sospirando prendo una vongola e la mangio senza sentire neppure un po’ di nausea. Le vongole sono davvero fantastiche! Poi prendo una tartina con il caviale e la mangio sorridendo a Kyle che mi guarda apprensivo, non è in grado di fare lo stronzo quando vede qualcuno stare male. Arriva il momento del pesce crudo e il mio stomaco si ribella


            -Il baccalà e i carpacci sono stati cotti dall’olio, dal sale e dall’aceto- mi fa presente Kyle mentre io mi avvicino la mia nemesi per mangiarla. Ok, nessun problema. L’olio e le spezie riescono a farmi dimenticare che sto mangiando della roba cruda ma ora arriva il momento dell’altro piatto, quello dei filetti di carne morta. Kyle me li condisce con l’olio e mi passa il pan di spagna salato con delle venature di pomodoro all’interno che è sicuramente la cosa migliore che ho mangiato oggi. Riesco a mangiare anche la tartare di cappesante e un po’ di orata ma tutto il resto mi fa venire il voltastomaco. L’ostrica soprattutto. Kyle mi guarda contorcermi dal disgusto e di colpo si mangia un ostrica sorprendendomi subito dopo con un bacio da mozzare il fiato. Non perché avesse mosso la lingua abilmente o che altro ma semplicemente perché mi fece scivolare in gola l’ostrica


            -Piaciuta?- mi chiede sorridendo leggermente


            -Mi hai quasi ucciso!- gli rispondo io tossicchiando


            -Ma almeno non hai più la nausea e hai mangiato anche la cosa più disgustosa!- in effetti l’ostrica era davvero disgustosa, così fredda, viscida e scivolosa!


            -Comunque sei uno stronzo- Kyle sorride mentre manda giù un’altra ostrica, a lui piace da matti!


            -Si dice che le ostriche siano afrodisiache-


            -E questo cosa centra con il fatto che sei un bastardo?- gli chiedo io perplesso e anche un po’ arrabbiato


            -Abbiamo appena mangiato un ostrica ognuno- mi fa notare


            -Me l’hai fatta mangiare a tradimento, non mi ha eccitato proprio per niente!- Kyle mi si avvicina sempre sorridendo e mi blocca contro il tavolo


            -Sai perché si dice che l’ostrica sia afrodisiaca?- mi chiede ma non aspetta la mia risposta –perché è come una lingua morbida e viscosa che ti accarezza le labbra, poi il palato e poi scende dentro di te in posti che nessun’altro può toccare e ti rimane sulle labbra il suo sapore come il bacio di un amante- le sue labbra sfiorano le mie mentre parla e le sue mani si appoggiano sui miei fianchi, accarezzandoli lentamente


            -Volevi farlo fin dall’inizio non è vero?- gli chiesi mentre con una mano gli andavo ad accarezzare i capelli per baciarlo appena un po’ più profondamente


            -Si, ma tu stavi quasi per vomitare senza essere arrivato al punto che volevo io- mi risponde Kyle mentre infilava lentamente le mani sotto la camicia, risalendo lungo la mia schiena e poi scendendo e fermandosi sul sedere


            -Adesso però mi sento molto bene- gli risposi mordicchiandogli il labbro per fargli aprire la bocca appena un po’. Gli aprì la camicia della divisa che aveva dei bottoni fantastici che si aprivano solo con un leggero strappo, senza bisogno di rincoglionirmi per farli passare nelle asole. Gli accarezzai il petto e poi scesi sullo stomaco, Kyle invece passò direttamente ai pantaloni e ci infilò entrambe le mani, una davanti e una dietro, palpandomi il sedere mentre con l’altra mano si muoveva su e giù con una lentezza quasi esasperante


            -Domani non ti verrà un orgasmo mentre magi le ostriche con i tuoi clienti giapponesi?- mi chiede mentre io gli sto ormai calando le braghe, anche loro sorrette solo da un elastico e quindi facilissime da togliere


            -Tu invece non salterai addosso a qualche apprendista ripensando a quello che abbiamo fatto qui?- ribatto io mentre infilo una mano nelle sue mutande e la muovo alla stessa velocità della sua


            -No, ma potrei venire in sala a scoparti sul tavolo- mi risponde con un ansito


            -Non credo che i miei clienti apprezzerebbero e nemmeno i tuoi- lo bacio leccandolo e mordicchiandolo poi sul collo mentre lui si intrufola con le dita dentro di me facendomi emettere un gemito strozzato dal piacere e dalla sorpresa. Lo sento ridere e per ripicca smettendo di masturbarlo per tenerlo fermo e morderlo forte alla base del collo, tanto forte da lasciargli l’impronta dei miei denti sulla pelle. Non so bene come mi ritrovo sbattuto sul tavolo dove fino a pochi istanti prima stavamo mangiando con Kyle che mi sorride in quella maniera bastarda che conosco bene e che non preannuncia nulla di buono


            -Che vuoi fare?- gli chiedo più eccitato che spaventato. Kyle prende un'altra ostrica e se la infila in bocca prima di scendere sul mio stomaco a baciarlo e leccarlo mentre lo scivoloso mollusco tenta di uscirgli dalle labbra e finisce inevitabilmente a sfiorarmi la pelle sempre più in basso finché non arriva al mio sesso che inizia a succhiare con ancora l’ostrica in bocca che è come come una seconda lingua scivolosa


            -Come sprecare del buon cibo- dico fra un ansito e quello successivo. Kyle si stacca da me, inghiotte il mollusco o quello che rimane e mi bacia dolcemente mentre mi risponde


            -Nulla è mai sprecato se è per te- subito dopo riprende ad allargarmi con le dita e a baciarmi il petto. Mi entra lentamente dentro, come se avesse paura di farmi male, lo fa tutte le volte, e io mi aggrappo alle sue spalle e mi stringo al suo collo sentendo odore di frittura, di pesce, di sudore ma soprattutto del suo odore, unico al mondo, che si intensifica mentre entra ed esce da me sempre più veloce, baciandoci e stringendoci l’uno all’altro finché non arriva il piacere finale e più intenso.


 


            -Pulisci prima con il detersivo e poi con l’aceto tutto il tavolo- mi ordina Kyle mentre mi sto richiudendo i pantaloni, subito dopo avermi dato un bacio dolcissimo e che mi ha riempito il cuore d’amore per lui


            -Scusa?- gli chiedo confuso mentre lui mi sorride come suo solito, per addolcirmi


            -Pulisci il tavolo che se mi vengono gli ispettori sanitari mi fanno il culo… e non in senso buono!- intanto prende i rimasugli della nostra cena e si mette a lavare i piatti. Oramai sono le 4 del mattino e domani ci dobbiamo svegliare entrambi presto, non so se ci riusciremo però. Sbuffando prendo il detergente per superfici e ubbidisco mentre Kyle ha già finito e mi aiuta a passare l’aceto, dopodiché chiudiamo e usciamo dal ristorante. A parte un gatto randagio che ci guarda per appena un secondo per poi tornare a rovistare nella spazzatura della casa di fianco al ristorante non c’è proprio nessuno in strada così rimaniamo abbracciati fino alla macchina


            -Fra due settimane devo chiudere un contratto con dei messicani- mi ricordo mentre siamo già in macchina


            -Vieni da mangiare da me quindi?- mi chiede Kyle mentre guida sprofondato nel sedile della macchina


            -Si, penso di si- gli rispondo


            -Tacos e tourilla? Oppure qualcosa di più delle nostre zone?- mi chiede


            -Vedi tu, mi fido del tuo giudizio- Kyle mi sorride, sono stato sincero e so di averlo fatto molto felice dicendogli così. Lui mi accarezza una guancia guardandomi con la coda dell’occhio, poi il suo sorriso cambia diventando quello un po’ stronzo che non mi preannuncia mai nulla di buono


            -Allora la sera prima ti farò assaggiare qualcosa di memorabile- mi dice e so che lo farà davvero.



Edited by bloodingeyes - 19/9/2011, 23:54
 
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NonnaPapera!
view post Posted on 6/5/2011, 12:59




Ok letta tutta ^^
Per ovvie ragioni non posso lasciarti un commento decente perchè sono la giudiciah del concorso e non sarebbe corretto, però ho una domanda... benedetta ragazza ma tu come fai ad immaginarti tutte queste cose così strane? Insomma prima la bottiglia di birra ora l'ostrica *-* sappi che leggere le tue storie è sempre fonte di sorpresa :D
 
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view post Posted on 6/5/2011, 13:15
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*w*
Voglio anche io una cenetta così...
Io ADORO la carne cruda x°D
*w*

A parte questo, la storia è fantastica *w*
scritta molto bene, io non essendo una giudice del contest, dco che mi è piaciuta un sacco °w°
 
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bloodingeyes
view post Posted on 6/5/2011, 13:46




XD grazie mille dei commenti
x nonna: e ti sei dimenticata la crema solare? sinceramente non so come mi sia venuta in mente l'ostrica anche perchè mi schifa parecchio a me e non la troverei afrodisiaca neppure se fossi ubriaca.... però è venuta così...
x dragona: grazie mille =) penso che tutti vorrebbero una cena del genere ma di uomini con tutta stà fantasia non se ne trovano T^T
 
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NonnaPapera!
view post Posted on 6/5/2011, 13:51




:rotfl: :rotfl: :rotfl: Oddio hai ragione mi ero scordata della crema solare LooooL ^^
 
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4 replies since 6/5/2011, 12:30   37 views
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