Cosa si fa al mare

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bloodingeyes
view post Posted on 11/5/2011, 19:36




Nick autore: Bloodingeyes
Titolo storia: Cosa si fa al mare
Titolo capitolo: Si parla con il bagnino…
Genere: Erotico, Sentimentale
Avvertimenti: Lemon/Lime, Slash
Breve introduzione: Ezio odia andare in vacanza al mare ma quell'anno particolare troverà una bella ragione per cambiare idea: una ragione alta, muscolosa e abbronzata.
Eventuali note: La storia partecipa alla Challenge “Dal nome alla storia” di NonnaPapera!


 



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            Ezio non era uno di quei ragazzi per cui l’estate significava Mare, Tintarella e Ragazze in bikini. Lui non era affatto uno di quei ragazzi che imploravano i genitori di mandarli sulle spiagge più “in” a passare tre mesi di puro cazzeggio. Lui non era uno di quei tipi che la sera andavano a sbronzarsi e a ballare sul litorale. Lui era uno di quelli che il caldo non lo poteva sopportare e che se avesse potuto se ne sarebbe andato sul cucuzzolo del Monte Bianco per tutta l’estate, finchè le temperature non fossero tornate normali, o per lo meno non fossero morte tutte le zanzare che sembravano adorare il suo sangue. Ma anche quell’anno aveva avuto poca scelta: i suoi genitori non lo lasciavano stare a casa da solo per un paio di settimane, anche se in realtà con la nonna che abitava di fianco a casa loro non sarebbe stato poi così solo. Avevano davvero tantissima paura che gli potesse succedere qualcosa di orribile in quei pochi giorni in cui loro sarebbero stati lontani 5 Km. Le loro paure erano del tipo: un ladro entra in casa, lo picchia selvaggiamente e se lo monta fino ad ucciderlo, e le possibilità che un ladro gay entri in una modesta casina di campagna in cui la cosa più costosa è un tv da 300 € sono al limite dell’impossibile! Oppure che loro figlio decidesse, tutt’a un tratto, di cambiare completamente personalità, diventare uno di quegli idioti decerebrai che frequentavano le discoteche e organizzare un rave party in casa, non cogliendo affatto che non si può essere truzzi e metallari allo stesso tempo! Oppure facevano altre strane ed assurde ipotesi che non si sarebbero potute avverare neanche in 2.000 anni. E se il ragazzo provava a ribattere, urlandogli che loro non si fidavano di lui, che aveva dato ben prova di essere adulto e responsabile, bhè… allora in quel caso apriti cielo, come si suol dire!


            Alla fine era stato costretto, contro voglia a seguirli al mare. Per lo più tentava di non finire abbrustolito per colpa del sole, con scarsissimi risultati, di non annoiarsi a morte, con altrettanto scarso risultato, e di non ammazzare il suo odioso fratello minore che non faceva altro che urlare, correre e sporcarlo di sabbia. Già il primo giorno si ritrovò a digrignare forte i denti per la rabbia repressa e a fulminare chiunque con lo sguardo. Guai non accompagnare la famiglia in acqua anche se sapeva che si sarebbe bruciato! Guai a cercare di concentrarsi su un bel libro! Guai a litigare con Federico, l’odioso fratello minore! Guai a rovinare quella bella vacanza! Se non gli fosse venuto un esaurimento nervoso prima di 2 giorni sarebbe stato davvero un miracolo.


            Ezio osservò la spiaggia. Era ingombra di vecchi e vecchie grasse e brutte, bambini urlanti e moccolosi che andavano tanto d’accordo con suo fratello minore, uomini che di mestiere facevano sicuramente qualcosa di estremamente noioso visto che andavano d’accordissimo con suo padre e donne pettegole che andavano tanto d’accordo con sua madre. Lui sbuffò e sperò di potersi concentrare nella lettura di un bel libro ma la sua adorata e petulante madre lo indirizzò verso un gruppo di ragazzi della sua età, impedendogli ogni replica lo cacciò da loro. Quelli erano i soliti tipi da spiaggia, abbronzati, con vestiti griffati che ascoltavano musica house. Dopo 2 minuti ne aveva già piene le scatole di loro. Si andò a fare un bagno sperando di potersene stare un po’ in pace da solo a sbollire la rabbia ma non gli andò così bene. Quell’odioso di Federico lo venne a tormentare perché gli costruisse un castello di sabbia mettendosi a fare pure il pignolo quando le torri risultarono un po’ storte e le mura non perfettamente diritte. Lo mandò al diavolo e, senza dire un accidente a nessuno, se ne andò a fare un giro sulla spiaggia, allontanandosi il più possibile da quello schifo di famiglia che si ritrovava. Ad un certo punto si accorse di essere arrivato parecchio lontano, in un tratto di spiaggia praticamente spopolato. C’era solo un paio di vecchietti che prendevano il sole distesi sulla sabbia e il bagnino sotto il suo ombrellone. Probabilmente era una spiaggia libera, visto com’era poco curata, ed era proprio il posto di cui aveva bisogno. Un posto calmo e relativamente silenzioso dove smaltire la rabbia. Si sedette sul bagnasciuga e si mise a canticchiare a mezza voce una canzone degli Skillet tanto per calmare i nervi


            -Monster?- gli chiese il bagnino fermandosi al fianco di Ezio


            -Eh?- fece il ragazzo


            -Monster degli Skillet? Non era quello che stavi cantando?-


            -In effetti si- gli rispose Ezio squadrandolo dalla testa ai piedi. Era il solito bagnino, uno come tanti altri.  Alto e con la pelle abbronzata dalle tante ore passate sotto il sole, i capelli scuri sotto il berretto con la visiera rigida, la maglietta smanicata e il costume tutto dello stesso color rosso accecante e con la scritta BAGNINO bianca. Portava anche degli occhiali da sole sottili e dalla forgia strana ma bella, se li tolse sorridendo


            -Ti dispiace se rimango un po’ qui con te? Quei due vecchi mi stanno facendo perdere la pazienza! È da questa mattina che non fanno altro che strusciarsi e farsi commenti sconci fra di loro- fece un espressione disgustata e Ezio si voltò appena per controllare i due vecchietti, trovandoli appiccicati sul loro telo a fare meglio non sapere cosa –Comunque io sono Moreno- si presentò il bagnino allungando una mano verso di lui, con un sorriso luminoso che coinvolgeva anche i begli occhi neri e profondi


            -Ezio- rispose l’altro sorridendo


            -Sei arrivato da poco qui vero?-


            -Si nota?- chiese Ezio sorridendo e rimirandosi la pelle lattea. Lui non era decisamente un tipo da spiaggia


            -Parecchio- rise Moreno e aggiunse –quindi ti piacciono gli Skillet? Sei il primo che incontro al mare a cui piacciano! E li conosci i Sonata Arctica?-


-Talullah, Wolf and raven, Full moon e le più recenti Flag in the ground e Zeros? Diciamo che conosco il gruppo… - Rimasero a parlare per un po’ di musica, scoprendo di avere in comune la passione per molti artisti e poi quando le due vecchie cariatidi smisero finalmente di scambiarsi effusioni per tornarsene a casa, si spostarono sotto l’ombrellone per continuare a parlare di cinema e un po’ di loro stessi mentre ascoltavano con l’mp3 di Moreno un po’ di bella musica metal. Era incredibile per Ezio aver trovato una persona così simpatica in un posto che sembrava il fulcro della vita di truzzi irritanti e turisti chiassosi


-Devo tornare indietro adesso- decise Ezio quando si accorse che erano passate parecchie ore da quando era scappato dalla spiaggia affollata di gente e dalla sua famiglia


-Ti va di venirmi a tenere compagnia domani?- gli chiese l’altro sorridendo e Ezio accettò con piacere, piuttosto che passare tutta la giornata con la sua famiglia che gli triturava le scatole preferiva decisamente passarla a parlare con un quasi completo sconosciuto di musica, computer e bei film. La sua famiglia non si accorse che era fuggito per un numero indeterminato di ore e quando tornarono alla casa che avevano affittato in un piccolo condomino il ragazzo ebbe un'altra sorpresa


-Ezio!- lo chiamò qualcuno dalla rampa inferiore di scale, il ragazzo si affacciò e rincontrò gli occhi neri e la pelle bronzea di Moreno


-Ma che ci fai tu qui?- gli chiese scendendo a salutarlo


-Potrei farti la stessa domanda, comunque io qui ci abito da sempre e tu?-


-Abbiamo un appartamento in affitto da qualche anno qui-


-Abbiamo?- chiese Moreno perplesso


-Io e la mia famiglia- gli rispose Ezio –è strano, non ti avevo mai notato, non mi ricordo di averti mai visto prima di oggi, eppure veniamo tutti gli anni qui in vacanza!-


-Già che strano!- rise l’altro, leggermente imbarazzato –i casi della vita… -


-Immagino di si- gli rispose Ezio, rimanendo però perplesso dalla sua strana reazione. Non poterono aggiungere altro perché la madre di Ezio lo richiamò e gli ordinò di salire a mangiare. I due ragazzi si salutarono ripromettendosi di incontrarsi il giorno seguente alla spiaggia libera. Ezio però non poté fare a meno di notare lo strano sguardo di Moreno e il sorriso che fece appena pensò di non essere più visto.

 
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bloodingeyes
view post Posted on 11/5/2011, 19:52




…Si va in pedalò…


            Ezio disse ai suoi genitori che sarebbe andato a parlare con un amico e che sarebbe stato via per un po’. Loro si e no che si accorsero che aveva parlato. Il ragazzo si mise a camminare verso la spiaggia libera che era incredibilmente più lontana rispetto a come gli era parso rispetto la prima volta. Moreno lo stava aspettando seduto sotto l’ombrello del bagnino ma oggi evidentemente non era di servizio perché portava un costume nero con dei teschi rossi e una maglia senza maniche un po’ sbrindellata. Salutò il suo collega e Ezio sentì un distinto “Auguri con i vecchi!”, i quali si voltarono per un attimo a guardarlo torvo per poi continuare a scambiarsi effusioni


            -Ciao! Ce ne andiamo prima che quelli comincino?- gli chiese Moreno sorridendo e Ezio annuì, non aveva la minima voglia di sorbirsi due vecchi lumaconi sulla spiaggia. Parlando del più e del meno si misero a camminare dalla stessa parte rispetto alla quale Ezio era arrivato e, inevitabilmente, ritornarono alla spiaggia dove c’era anche la sua famiglia. Il primo ad accorgersi del suo ritorno prematuro fu Federico che, per distoglierlo dalla conversazione con Moreno, gli tirò una pallonata in testa


            -Dannato piccolo stronzo! Se ti prendo ti ammazzo!- gli urlò infuriato Ezio mentre gli lanciava la palla per cercare di colpirlo a sua volta ma suo fratello lo schivò e corse a riprendere il pallone ridendo come un matto


            -Simpatico tuo fratello- gli disse ridendo Moreno


            -Come un gatto nero attaccato ai… -


            -Ezio!- l’urlo lamentoso di sua madre lo fece sbuffare esasperato, si voltò e la cercò fra le file di ombrelloni trovandola seduta in mezzo ad un folto gruppo di donne che gli faceva segno di raggiungerla


            -Penso che dovresti andare a sentire cosa vuole- gli disse Moreno continuando a sorridere


            -E penso che tu dovresti aspettarmi qui- gli rispese Ezio, arrossendo lievemente. Le scottature avevano l’unico pregio che non permettevano agli altri di capire quando era imbarazzato


            -Perché?- gli chiese perplesso l’altro


            -Perché penseranno subito che sei… il mio nuovo ragazzo o cose simili… - Ezio si aspettava di vederlo schifato, orripilato o per lo meno sorpreso da quella rivelazione ma Moreno lo guardò per un attimo senza dire nulla e poi sorrise


            -Non sarebbe la prima volta- gli rispose avviandosi sulla spiaggia. Ezio ci mise qualche secondo ad elaborare la risposta per poi seguirlo di corsa. Forse aveva sbagliato oppure non era stato abbastanza chiaro. Decisamente Moreno non doveva aver capito che a lui piacevano i ragazzi e che sua madre, ogni volta che lo vedeva insieme a qualcuno, iniziava a fare congetture e a stressarlo per sapere da quanto tempo stavano insieme


            -Ezio ma sei già di ritorno?- gli chiese la donna mentre squadrava l’altro ragazzo come se gli stesse facendo i raggi X


            -Si, non era tanto lontano- gli rispose lui fulminandola con lo sguardo e implorandola allo stesso tempo di non fare commenti strani


            -E lui chi è?- disse indicando Moreno che sfoderò un sorriso abbagliante e allungò la mano per presentarsi


            -Moreno, un amico, piacere di conoscerla signora- gli disse il ragazzo e per un attimo la donna rimase imbambolata senza riuscire a rispondere


            -Piacere mio- fece balbettando leggermente e cercando di ricomporsi –voi ragazzi avete qualcosa in particolare da fare?- Ezio avrebbe tanto voluto risponderle che si, avevano qualcosa da fare e che non avevano tempo di stare a fare tutte le cretinate che venivano in mente a lei ma Moreno lo precedette


            -No, non mi pare- le rispose, voltandosi poi a guardare Ezio, come per chiedergli se era davvero così. Il ragazzo sospirò e annuì


            -Allora tuo fratello voleva andare sul pedalò… però tuo padre non ha voglia di portarcelo e io ho altro da fare, potresti portarlo tu?-


            -Dammi i soldi- sbuffò esasperato il ragazzo. Così si ritrovarono a noleggiare un pedalò e a portarlo dove l’acqua era più alta. Federico si buttò e iniziò a nuotare vicino al pedalò mentre Moreno lo teneva sempre d’occhio, anche mentre si toglieva la maglietta, temendo che potesse annegare


            -Tranquillo- gli disse Ezio andandosi a sedere sulla parte anteriore –nuota meglio di un pesce quel mostriciattolo- suo fratello lo schizzò per ripicca e l’acqua fredda lo fece rabbrividire


            -Tu non vieni a nuotare?- gli chiese Moreno mentre scendeva in acqua


            -Non so fare e comunque qualcuno dovrà pur rimanere a bada di questo coso, no?- Moreno annuì anche se sembrava dispiaciuto. Poi si immerse sott’acqua e quando risalì si mise a nuotare insieme a Federico per un po’ finché i due non decisero che era ora di rompere un po’ le scatole ad Ezio. Iniziarono a spruzzarlo con l’acqua gelida e lui, per cercare di vendicarsi, cadde in acqua


            -Tutto apposto?- gli chiese Moreno aiutandolo a rimanere a galla, continuando però a ridere


            -Stavo meglio prima- gli rispose Ezio acido per poi aggiungere più gentile –mi aiuti a tornare su?-  Federico si mise a nuotare a dorso davanti a loro


            -Non sai neppure nuotare! Ha ragione la mamma a dire che sei inutile!- Ezio meditò vendetta quando fossero tornati sulla terra ferma ma se ne dimenticò quando, usciti dalla vista di Federico, Moreno appoggiò il viso sulla sua spalla baciandolo. Ezio si voltò a guardarlo sorpreso e perplesso. Moreno gli sorrise e lo baciò di nuovo sul collo, un’ultima volta prima che tornasse Federico a spruzzarli entrambi


            -Posso affogarlo?- gli chiese Moreno mentre lo faceva attaccare alla scaletta del pedalò perché potesse risalire


            -Fai pure- gli rispose Ezio sorridendo timidamente, l’altro sorrise radioso e si mise a nuotare veloce e sicuro verso il ragazzino pestifero per annegarlo. Ezio ci mise un po’ a metabolizzare l’idea che quel ragazzo l’avesse baciato, anche se solo sul collo e la spalla, parlando non gli aveva dato l’impressione di essere gay eppure a quanto pare lo era e ci stava anche provando. Moreno gli sorrise ancora mentre nuotava avvicinandosi, fece forza con le braccia per issarsi sul pedalò. Con quel corpo scolpito e quelle braccia a lui di sicuro la scaletta non serviva! Rimasero per un attimo l’uno di fronte all’altro senza dirsi nulla poi Moreno scoppiò a ridere per l’espressione stupita e vergognosa dell’altro e Ezio non poté fare a meno di ridere a sua volta, contagiato


            -Che avete da ridere? Ditelo anche a me!- piagnucolò Federico


            -Fatti gli affari tuoi- gli rispose Ezio senza però riuscire a smettere di ridere


            -Meglio se torniamo indietro- disse Moreno fra le risate, controllando il suo orologio subacqueo


            -È già passata un ora?- chiese Federico deluso, anche il fratello maggiore era deluso ma per una ragione differente. Ritornarono indietro e mentre Federico correva a dire alla mamma quanto si fosse divertito e altre cavolate, Ezio e Moreno rimasero volontariamente indietro


            -Quindi anche tu… ?- gli chiese Ezio arrossendo


            -Si- gli rispose l’altro sorridendo –pensavo l’avessi capito già ieri-


            -Non hai fatto nulla per farmelo intendere- Moreno ci pensò un attimo e dovette ammettere di non essere stato particolarmente esplicito quindi decise di rimediare


            -Allora te lo dico chiaro e tondo: mi piaci, ti va se ci proviamo?- ridendo, Ezio accettò

 
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bloodingeyes
view post Posted on 11/5/2011, 20:19




            …Si va alle feste sulla spiaggia…


            L’idea quella mattina era di incontrarsi con Moreno per tenergli compagnia durante il suo turno di guardia alla spiaggia libera. Venne trattenuto a letto però dalla febbre. Stare tutto il pomeriggio sotto il sole, in mezzo al mare non gli aveva fatto assolutamente bene. La sua famiglia se ne andò in spiaggia, grazie al cielo, e lui rimase disteso a letto a guardare il soffitto. Avrebbe tanto voluto chiamare Moreno per dirgli che quel giorno non si sarebbero visti ma si era dimenticato di chiedergli il numero di cellulare. Così stette a poltrire fino all’ora di pranzo sul letto, con il ventilatore puntato addosso, le cuffie alle orecchie e un gran caldo. Verso l’una tornò la sua famiglia e sua madre fece da mangiare gli spaghetti con pomodori e mozzarella che lui adorava. Mentre apparecchiava la tavola la donna gli disse che era venuto Moreno a cercarlo, visto che non si erano incontrati


            -E tu cosa gli hai risposto?- gli chiese Ezio già preoccupato


            -Che eri a casa con la febbre- gli rispose la donna mentre scolava la pasta –ha detto che ti sarebbe venuto a trovare più tardi, è un bel ragazzo… -


            -Mamma!- brontolò Ezio –Non ricominciare!- i suoi genitori avevano preso piuttosto bene l’idea che loro figlio era gay. Suo padre faceva finta di niente, il che era un bene e per lo più anche sua madre restava passiva a questo lato della sua vita. Dopo un primo momento di più completo smarrimento, però, sua madre aveva anche iniziato a spettegolare con lui su tutti i ragazzi che incontravano, anche quelli che conoscevano di sfuggita al supermercato. Peccato scegliesse sempre dei quarantenni che piacevano a lei e non dei ragazzi dell’età del figlio. Sua madre se non fosse stata sposata probabilmente avrebbe avuto una vita sessuale molto libera, dato che aveva confidato al figlio, che comunque non ne era per niente interessato, che avrebbe tanto voluto partecipare ad un orgia prima di diventare troppo vecchia e debole per goderne. Ezio era arrossito fino alla punta dei capelli quella volta e ripensandoci arrossiva ancora. Dopo pranzo il ragazzo fu costretto a lavare i piatti e a riordinare casa mentre il resto della famiglia tornava in spiaggia a divertirsi. Sua madre però gli lasciò dei soldi per andarsi a prendere un gelato con Moreno, o dei preservativi. Ezio sbuffò e la cacciò fuori di casa tornando a distendersi a letto. Ma quanto doveva essere stupida quella donna? Lui non era certo tipo da andare a letto con il primo che capitava, non dopo così poco tempo che lo conosceva, forse… Ezio si mise a leggere ma dopo un mezz’ora stava già dormendo profondamente, e quando suonarono alla porta si svegliò di soprassalto. Imprecando andò ad aprire e gli venne quasi un colpo quando si ritrovò davanti a Moreno


            -Ciao!- lo salutò l’altro con il suo sorriso abbagliante –stai un po’ meglio?- Ezio ci mise un po’ a capire, era troppo preso dal bel sorriso dell’altro


            -Sto meglio- disse e si accorse che era vero, la febbre era praticamente sparita


-Mi fa piacere- gli rispose Moreno sempre sorridendo


-Vuoi entrare?- per un attimo l’altro ragazzo lo guardò molto intensamente. Ezio si ricordò di stare indossando solo un paio di pantaloncini corti, di avere i capelli completamente in disordine e che probabilmente aveva la faccia di uno che aveva dormito per tutto il giorno


-No, devo andare- gli rispose Moreno, anche se a fatica –mia madre sta facendo da mangiare e non sopporta che io arrivi in ritardo a cena- si ravvivò i capelli e sorrise di nuovo –te la senti di accompagnarmi questa sera ad una festa sulla spiaggia?-


-Si, con piacere-


-Fantastico! Ti vengo a prendere alle 10, ok?- Ezio annuì e Moreno lo baciò di sfuggita sulle labbra –ci vediamo dopo allora- disse Moreno, poi scese le scale lasciando solo Ezio che si toccò le labbra con un dito, sorpreso. Dopo un po’ sorrise entusiasta e ritornò in casa a prepararsi.


 


Alle 10 e 2 minuti Moreno suonò il campanello dell’appartamento di Ezio. Lui e sua madre fecero a gara per andare ad aprire e il ragazzo vinse


-Ci vediamo dopo!- salutò lui richiudendo di botto la porta alle sue spalle. Mai far conoscere a sua madre un ragazzo che stava frequentando, con le sue domande inopportune e assillanti l’avrebbe fatto scappare via in meno di 10 minuti. Moreno lo guardò perplesso –Ti spiego dopo- gli disse Ezio.


 


La festa si teneva in un fazzoletto di spiaggia libera, non quella dove lavorava Moreno ma una molto più lontana e piccola. C’erano tre grossi fuochi accesi, attorno ai quali si erano radunate una cinquantina di persone ad occhio e croce che abbrustolivano hot dog e marshmallow, mentre un paio di ragazzi strimpellavano le chitarre e tanta birra girava. Moreno salutò uno dei ragazzi e si fece dare le prime birre della serata, Ezio accettò l’alcool con un sorriso


-Mi vuoi fare ubriacare?- gli chiese Ezio ridendo


-No, sono convinto di poterti sedurre anche senza questi trucchi- gli rispose Moreno bevendo un sorso di birra e mettendogli un braccio attorno ai fianchi, fermando la mano fra la camicia e le braghe. Aveva le mani grandi e calde che si insinuavano con destrezza sotto i vestiti e lo accarezzavano dolcemente. Fecero un giro fra i vari falò e di tanto in tanto Moreno presentava ad Ezio qualche suo amico. Quando arrivò un particolare gruppo di ragazzi la festa iniziò seriamente a scaldarsi. Erano una band alternativa che passava dalle canzoni sdolcinate all’heavy metal senza cognizione di causa, erano strani da matti ma bravi. La serata passò piacevolmente fra un po’ di chiacchiere, buona musica e parecchie bottiglie di birra. Verso le 3 del mattino, quando un po’ di persone erano già troppo ubriache per riuscire a tenere gli occhi aperti e altre si erano già andate a rintanare a casa o in altri posti, a Ezio venne una fame incredibile e miracolosamente riuscì a trovare qualche hot dog superstite da mangiare


-Sei arrapante- gli sussurrò Moreno sedendosi molto vicino e fissandolo mangiare. Ezio leccò l’hot dog maliziosamente e cercò di non dare troppo a vedere che si era scottato la lingua


-Ne vuoi?- chiese mentre staccava un pezzo del wustel e lo teneva fra i denti, Moreno annuì e prese dalle sue labbra il pezzetto di carne, baciando e leccandolo


-Ancora- sussurrò Moreno mentre Ezio staccava un altro pezzetto di carne che si divisero fra un bacio e l’altro. Mangiarono finché non rimase nulla e allora continuarono a mangiarsi fra di loro


-Forse dovremmo… - tentò di dire Ezio con il fiatone. Nessuno li stava guardando ma erano comunque davanti ad uno dei falò, in piena vista


-Ho sete, vieni!- gli ordinò Moreno aiutandolo ad alzarsi. Si allontanarono dai falò, fino a nascondersi alla vista di tutti gli altri, ma non prima di aver trovato un’altra bottiglia di birra –ne vuoi un po’?- gli chiese Moreno bevendo. Ezio annuì e l’altro gli rovesciò la birra in testa


-Ma che ca… !- imprecò ma la rabbia sparì di colpo quando Moreno iniziò a leccarlo su tutto il viso per poi scendere sul collo, fino all’orlo della maglietta


-Sei tutto bagnato- gli sussurrò roco all’orecchio mentre gli toglieva la t-shirt per poi scendere a leccargli il petto e il ventre. Ezio si tratteneva a stento dal gemere, la lingua del suo compagno era così veloce, decisa ed eccitante che non riusciva a fere a meno di pensarla sempre più in basso, impegnata a leccare con la stessa dedizione ben altra parte del corpo. Gli tolse la maglietta ma quando cercò di arrivare ai pantaloni Moreno, con un gesto deciso, trascinò entrambi per terra. Bevve un altro goccio di birra e ridendo chiese di nuovo a Ezio se aveva sete. Alla risposta affermativa, scese a baciagli lo stomaco, sempre più in basso fino a sfiorare con le labbra il rigonfiamento nei pantaloni del ragazzo e che slacciò con lentezza calcolata. Ezio alzò leggermente i fianchi per aiutarlo a sfilargli le braghe. Per un attimo ripensò a quello che aveva detto a sua madre appena qualche ora prima, che lui non andava a letto con il primo che capitava, non la prima volta che uscivano insieme, ma tutti i suoi pensieri scomparvero quando Moreno gli rovesciò la birra sul ventre, sempre più in basso, per poi iniziare a leccarla via. Ezio lo guardò mentre scendeva sempre di più, fino a circondare con le labbra le sua erezione, succhiandola e leccandola. Era splendido, eccitante. Al diavolo i preliminari!


-Moreno- rantolò, l’altro alzò appena lo sguardo su di lui –scopami- gli ordinò. Moreno si mise sopra di lui e lo baciò dolcemente


-Mi dispiace ma non adesso- gli disse lasciandolo interdetto –stenditi e lasciami fare- anche se confuso, il ragazzo si stese sulla sabbia fissando Moreno che scendeva di nuovo a baciargli il petto mentre gli allargava le gambe, alzandogli leggermente il bacino. Ezio lo fissò perplesso mentre l’altro continuava a schivare il suo sguardo, concentrandosi sul suo corpo che si dimenava leggermente mentre lo penetrava con le dita per allargarlo –ti piace?- gli chiese Moreno e il gemito strozzato che uscì dalle labbra del suo compagno fu una risposta più che esauriente –c’è un'altra cosa che ti voglio far provare- gli disse ma prima che Ezio potesse fare qualsiasi domanda Moreno aveva già tolto le dita per sostituirle con qualcosa di più duro, molto più duro, troppo duro, sottile e liscio


-Che cazzo fai?- sbraitò sorpreso Ezio quando sentì il collo della bottiglia entrare dentro di lui, gemette per colpa della strana intrusione e cercò di toglierla


-Stai buono sarà divertente- gli sorrise Moreno mentre continuava ad inserire la bottiglia e a muoverla. Ezio gemette ma lo lasciò fare, era strana la sensazione del vetro contro la sua carne che lo penetrava, era una sensazione nuova ma anche bella. Moreno mosse la bottiglia in una maniera strana e Ezio per poco non urlò, per la sorpresa, un po’ per il dolore ma soprattutto per l’incedibile e piacevole sensazione. Strinse forte i pugni nella sabbia mentre Moreno lo baciava su tutto il corpo, muovendo la bottiglia sempre più a fondo dentro di lui


-Ti piace vero?- gli chiese Moreno accarezzando la sua erezione e muovendo in circolo la bottiglia. Ezio si morse il labbro lasciandosi scappare un gemito prolungato e basso. Certo che gli piaceva, era assurdo ma gli piaceva –Vuoi venire così?- gli chiese Moreno continuando ad accarezzarlo –oppure vuoi me?-


-Che domanda idiota- gli rispose Ezio con il fiatone –voglio te- Moreno sorrise e lanciò via la bottiglia per sostituirla con il suo membro, caldo, bagnato ma soprattutto grosso, molto grosso


-Ti piace?- gli chiese per l’ennesima volta Moreno mentre si muoveva ad una lentezza esasperante dentro Ezio che perse la pazienza


-Se ti decidi a muoverti!- gli urlò esasperato sorprendendolo


-Non ti fa male?- gli chiese Moreno bloccandosi del tutto e facendo gemere di impazienza il suo compagno che, esasperato, ribaltò le posizioni iniziandosi a muovere velocemente per cercare di trovare sollievo da quella voglia incredibile che gli aveva messo addosso. Moreno lo guardò incantato muoversi e prese ad accarezzarlo dolcemente –Sei splendido- gli disse, con uno sguardo traboccante d’amore del quale Ezio si stupì. Non gli era mai capitato di essere guardato in quella maniera, da nessuno, e per un attimo quello sguardo lo lasciò confuso. Moreno lo attirò a sé e lo baciò, facendo appena sfiorare le loro labbra, approfondendo il bacio lentamente. Ezio era sempre più allucinato da quella dolcezza che però scomparve quando Moreno ribaltò di nuovo le posizioni e iniziò a montarlo rudemente, facendolo gemere e dibattere per il puro piacere che provava. Fino a che entrambi non vennero. Moreno guardò il suo compagno per un attimo prima di chiedergli se gli era piaciuto. Ezio sbuffò esasperato


-Si, idiota!- gli rispose e Moreno lo baciò felice.


 


Dopo un tuffo in mare per togliersi la sabbia di dosso si avviarono a casa


-Senti, ma tu… - cercò di dire Ezio ma si bloccò, non sapeva come chiedergli quello che l’aveva assillato in quelle ore, quella strana sensazione di aver già conosciuto Moreno da qualche altra parte


-Cosa?- lo incitò Moreno, accarezzandogli il fianco


-Non fa nulla- liquidò la questione Ezio, sospirando. Tornarono a casa passeggiando sul bagnasciuga e fermandosi di tanto in tanto a scambiarsi un paio di baci. Arrivati a casa Moreno lo mise in un angolo e restarono a baciarsi quello che sembrò loro un tempo infinitamente corto


-Buona notte- lo salutò Ezio mentre cercava la maniglia della porta


-‘Notte anche a te- gli rispose Moreno con uno dei suoi sorrisi splendidi –ci vediamo domani alla spiaggia libera ok?-


-Si- gli rispose e dopo un ultimo bacio si separarono. Ezio entrò in casa e si buttò a letto con un sorriso idiota sulle labbra.

 
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bloodingeyes
view post Posted on 11/5/2011, 20:48




            …Ci si mette la Crema…


            Ezio era andato alla spiaggia libera a tenere compagnia a Moreno, anche se erano entrambi ridotti a due zombie che sbadigliavano in continuazione. Fortuna che la spiaggia era completamente vuota, non c’erano neppure i due vecchi lumaconi. In compenso c’era un caldo micidiale e il livello d’afa nell’aria era così tanto che sembrava quasi di stare respirando acqua calda


            -Senti io mi vado a fare un tuffo- gli disse Ezio alzandosi in piedi, Moreno sorrise e annuì


            -Vedi di non affogare!- gli urlò


-Va al diavolo!- gli rispose l’altro mentre entrava fra le acque gelide e trovava un po’ di tregua dal calore opprimente. Rimase un po’ in ammollo e dopo tornò sotto all’ombrellone, fregando l’asciugamano di Moreno per asciugarsi un po’ i capelli –Ti si sta bruciando tutta la schiena- gli fece notare il ragazzo sfiorandogli distrattamente la pelle all’altezza delle reni


            -Ha parlato Capitan Ovvio!- gli rispose Ezio sbuffano, il ragazzo frugò fra le sue cose e ne prese fuori un flacone di crema abbronzante


            -Questa è buona… girati che te la metto-


            -Ma sono ancora bagnato- cercò di dire Ezio ma l’altro lo costrinse a sedersi -È gelida!- si lamentò il ragazzo mentre l’altro prendeva a spalmargliela su tutta la schiena


            -Silenzio, non fare il rompiscatole!- lo sgridò Moreno per poi sorridere e mordicchiargli un orecchio, continuando ad accarezzargli la schiena per mettere la crema dappertutto


            -Stai buono, sei al lavoro-


            -Non c’è nessuno qui tranne noi due- gli sussurrò Moreno -e poi non sto facendo niente di male… sto solo mettendo la crema sulle spalle di un qualsiasi bagnante… sto adempiendo i miei doveri anche in questa maniera… - Ezio che già da un po’ aveva chiuso gli occhi per godersi quello che era diventato un fantastico massaggio, gli sorrise e lo lasciò fare, volendo scoprire fin dove si sarebbe spinto con quel nuovo giochino. Moreno fece scendere e risalire le mani per tutta la lunghezza della sua schiena, spingendo leggermente con i pollici sulla colonna vertebrale. Poi, facendo dei piccoli cerchi, risalì con le mani fino alle spalle che prese a massaggiare, scendendo lentamente fino ai bicipiti. Diede un paio di baci ad Ezio sul collo e gli mordicchiò l’orecchio mentre con le mani andava ad accarezzargli il petto, soffermandosi sui capezzoli con una mano mentre con l’altra scendeva lentamente fino all’orlo del costume


            -Anche questo concerne i tuoi doveri di bagnino?- gli chiese Ezio appoggiandosi con la schiena all’altro ragazzo


            -All’incirca- gli rispose Moreno mentre accarezzava l’erezione del compagno da sopra gli slip –Ti piace?- gli chiese continuando ad accarezzarlo lentamente


            -Ricominciamo?- sbuffò irritato


            -Cosa?- gli chiese l’altro intrufolandosi sotto gli slip


            -A chiedermi all’infinito se mi piace- gli rispose mentre l’irritazione aveva già lasciato il posto all’eccitazione


            -Te l’ho chiesto solo una volta- cercò di difendersi Moreno smettendo di botto di accarezzarlo. Ezio rantolò contrariato ma l’altro non ricominciò


            -Ieri sera me l’avrai chiesto almeno una decina di volte-


            -Non è vero- ribadì Moreno allontanandosi definitivamente per poterlo guardare negli occhi


            -Guarda che non sono cretino me l’hai chiesto un casino di volte!-


            -Non me lo ricordo-


            -Già malato di Alzheimer alla tua età?- lo prese in giro Ezio


            -Non sono poi così vecchio!- sbuffò Moreno attirando il compagno di nuovo a sé –e per ora mi ricordo molto bene che stavamo facendo una cosa molto importante- con una mano si fermò ad accarezzargli la schiena mentre con l’altra andò ad abbassare il costume e a penetrarlo


            -Con quanti altri bagnanti hai fatto questo?- gli chiese Ezio mordicchiandogli il collo, mentre accarezzava ogni parte del suo corpo


            -Solo con te- gli rispose Moreno che riprese la crema abbronzante e gliela versò sulla schiena. Ezio sussultò spaventato quando la crema gli finì sulla pelle


            -È fredda!- si lamentò ancora ma Moreno aveva già iniziato a spalmarla sulla zona delle reni ed era sceso fino al suo sedere, spalmando bene prima le natiche e poi portandone anche all’interno del corpo di Ezio che rantolò eccitato


            -Scusa, ma ho dimenticato il lubrificante- gli disse Moreno con un sorriso lascivo


            -In questo caso forse è meglio la crema- gli rispose Ezio baciandolo –con questo sole non ho voglia di scottarmi proprio lì- Moreno lo guardò e sui suoi occhi si accese un lampo di lussuria che lasciò un attimo confuso l’altro ragazzo


            -Spalmeresti anche a me la crema?- gli chiese Moreno con quel suo sorrisetto malizioso


            -Hem… si- Ezio prese il flacone di crema perplesso e l’altro sorrise ancora di più abbassandosi con un solo gesto gli slip del costume


            -Anch’io non vorrei scottarmi- gli disse Moreno e Ezio gli sorrise a sua volta aprendo il flacone di crema e facendolo colare sullo stomaco dell’altro ragazzo che tremò leggermente. Con entrambe le mani spalmò la crema su tutta la parte bassa del suo stomaco, scendendo fino a metà delle cosce e poi risalendo fin quasi al suo membro


            -Ho finito la crema- disse ingenuamente, Moreno riaprì gli occhi che erano diventati liquidi per il piacere, Ezio prese di nuovo il flacone e ne versò una piccola quantità direttamente sul sesso di Moreno che inarcò la schiena sorpreso


            -Carogna- rantolò il ragazzo mentre Ezio lo masturbava lentamente per spargere la crema, lasciando piccoli baci sulla parte interna della coscia e sul ventre. Moreno gli accarezzò i capelli per poi scendere fino alla sua guancia per fargli rialzare il viso e poterlo guardare negli occhi. Senza una parola Ezio si mise sopra di lui e si lasciò penetrare lentamente mentre l’altro ragazzo lo accarezzava e assecondava i suoi movimenti sempre più veloci, finche entrambi non vennero –Ti amo- gli sussurrò Moreno. Ezio rimase fermo a guardarlo per qualche istante, fissando diritto negli occhi


            -Stai mentendo- la sua voleva essere una domanda ma suonò come un’accusa


            -No, ti amo- ribadì l’altro ragazzo accarezzandogli la guancia e baciandolo teneramente –credimi, ti amo- Ezio rimase fra le sue braccia, facendosi coccolare in silenzio finché non sentì delle voci


            -Cazzo!- sbottò tirandosi in piedi di colpo e cercando il costume che era caduto nella sabbia. Moreno lo guardò perplesso ma quando sentì anche lui le voci dei due vecchietti che si avvicinavano si rimise il costume ad una velocità sorprendente e tornò a sedersi rigidissimo sulla sua sedia -Dici che ci hanno visti?- gli chiese Ezio sedendosi ad una certa distanza dall’altro. Moreno ci pensò un attimo ma poi sorrise e si abbandonò sulla sedia


            -Anche se fosse non ha poi tanta importanza-


            -Si che ne ha! Potresti perdere il lavoro!- Moreno sorrise


            -Sono troppo contento in questo periodo per preoccuparmi di perdere un lavoro-


            -Un lavoro? Perché tu quanti lavori fai?-


            -Tre: questo di bagnino, poi consegno le pizze alla sera e nel fine settimana faccio il lavapiatti in un ristorane-


            -Cavolo! Non me l’avevi mai detto- Moreno sorrise e lo attirò a sé per baciarlo


            -Ti va di andare a mangiare fuori stasera?-


            -Io e te? Insieme?-


            -Si-


            -Vuoi un appuntamento?- gli chiese perplesso Ezio


            -Si- gli rispose Moreno con uno dei suoi sorrisi luminosi


            -Va bene-


            -Davvero?- gli chiese Moreno sorpreso


            -Si, va bene tanto paghi tu-


            -Perché dovrei pagare io scusa?- gli chiese sorpreso e anche un po’ irritato


            -Perché fai tre lavori- gli rispose semplicemente Ezio –e poi perché mi hai invitato tu fuori, se fossi stato io ad invitarti avrei pagato io-


            -Il ragionamento non fa una piega- sbuffò Moreno –va bene ti offro la cena però per dolce voglio qualcosa di molto speciale-


            -Tutto quello che vuoi- gli rispose malizioso l’altro

 
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bloodingeyes
view post Posted on 11/5/2011, 21:51




…E ci si diverte finché non si deve tornare a casa.


Ezio si rigirò alla ricerca dell’aria del ventilatore, faceva un caldo tremendo e Moreno appiccicato alla sua schiena non dava il benché minimo sollievo


-Spostati- mugolò ancora mezzo addormentato il ragazzo. Moreno aprì a mala pena un occhio e si voltò dall’altra parte per cercare la sveglia


-Cavolo sono in ritardo- sbuffò mettendosi a sedere e cercando fra la valanga di vestiti gettati per terra il cellulare, scorse la rubrica velocemente e si portò all’orecchio il cellulare, accarezzò dolcemente i capelli del ragazzo disteso al suo fianco anche quando gli risposero al telefono –Pronto? Si, sono io… mi scusi è che non sto molto bene, credo di essermi preso un insolazione… si, lo so… no,no… si, mi dispiace… ok, mi faccio sentire presto- chiuse la chiamata con una mezza imprecazione e tornò a stendersi a letto


-Lavoro?- gli chiese Ezio


-Si, li ho avvertiti che non andavo-


-Ti saresti quindi preso un insolazione?-


-Non gli potevo mica dire che ho passato la notte in bianco per fare l’amore con te!- Ezio rise e lo baciò


-Quindi oggi non devi lavorare?-


-No, sono tutto tuo- gli sorrise malizioso mettendosi di fianco e mostrandogli che era già pronto a riprendere il discorso della sera precedente ma Ezio abbracciò il cuscino e gli disse


-Questa è l’unica cosa a cui sono interessato per le prossime sette ore almeno- Moreno non smise di sorridere e gli si mise sopra a gattoni, strusciandosi su di lui


-Sei proprio sicuro?- Ezio si diede per vinto dopo poco, mugolò frustrato e si appiccicò di nuovo al corpo di Moreno che sorrise vittorioso.


 


Si alzarono dal letto che erano ormai le 5 e mezza, Ezio si barricò nella doccia, sapendo benissimo che se Moreno fosse entrato con lui non ne sarebbero usciti prima di un ora. Intanto l’altro ragazzo aveva tirato fuori qualcosa dalla dispensa da mangiare per recuperare un po’ le forze


-I miei vestiti sono tutti sporchi- disse Ezio quando uscì dalla doccia -mi presteresti qualcosa da mettermi?-


-Prendi quello che vuoi dentro all’armadio in camera mia, apri i cassetti a destra, in quegli altri c’è roba invernale- Ezio ubbidì e poco dopo raggiunse l’altro in cucina


-Senti… avrei una cosa da chiederti… - gli disse Ezio quando finirono di mangiare. Moreno era al lavello a pulire i piatti e le posate che avevano usato mentre Ezio lo aiutava ad asciugare


-Dimmi pure-


-Noi due ci siamo già incontrati prima di quest’estate?-


-Si- gli rispose sorridendo Moreno, passandogli un piatto


-Quando?- gli chiese Ezio asciugando distrattamente


-Tutti gli anni da quando avete iniziato ad affittare casa qui-


-Io non ti ricordo-


-Immagino- rise Moreno –ero molto differente gli anni scorsi: capelli più corti, pelle molto più pallida ero anche un po’ più grasso a dire il vero-


-No, comunque non ti ricordo- ammise Ezio


-Bhè… non è che ci siamo mai parlati prima di quest’anno- gli disse Moreno fregandogli lo strofinaccio per asciugarsi le mani


-E allora come mi conoscevi?- gli chiese Ezio


-Facevo lo stalker- rise l’altro per poi aggiungere –No, scherzo… ti vedevo di tanto in tanto alla sala giochi e in spiaggia… sei il ragazzo che mi ha fatto capire per certo quali erano i miei gusti sessuali- lo abbracciò per i fianchi e sorrise angelico mentre aggiungeva –mi hai sempre fatto arrapare da morire-


-Molto romantico- sbuffò Ezio –e perché non ti sei mai fatto avanti gli anni scorsi? Mia madre ha fatto sapere a tutto il vicinato che ero gay già il primo anno che siamo venuti in vacanza qui!-


-Perché ero timido-


-Tu? Timido?- ripeté Ezio per poi scoppiare a ridere. Moreno sbuffò e si abbassò sul suo collo, mordendolo per ripicca


-Ti ho detto che sono cambiato molto dall’anno scorso- gli spiegò –prima ero più timido e introverso ma l’inverno scorso con l’inizio della scuola ho iniziato anche un corso di boxe e sono cambiato-


-Il risultato non è spiacevole- gli disse malizioso Ezio accarezzandogli le braccia per poi salire alle spalle e intrecciare le mani dietro al suo collo


-Mi fa piacere che approvi- rise l’altro mentre si abbassava a baciarlo e lo spingeva contro il tavolo della cucina


-Ancora?- gli chiese Ezio stupito ma non molto contrariato


-Te l’ho detto che fai arrapare-


-Ma così mi toccherà farmi un’altra doccia-


-Oh… come mi dispiace!- lo prese in giro Moreno mentre già gli toglieva i vestiti e lo faceva voltare, baciandolo su tutte le spalle e la schiena, accarezzandolo lentamente sul petto con una mano e masturbandolo con l’altra –Ti piace, vero?- gli chiese Moreno


-Basta!- si stizzì Ezio che quella domanda se l’era già sentita rivolgere troppe volte –smettila di fare domande idiote e scopami!-


-E poi sono io quello poco romantico- rise l’altro.


 


La madre di Ezio passò al ragazzo le valige da caricare e questo, imprecando con il fratello perché continuava a passargli davanti mentre camminava, scese le scale per andarle a portare in macchina


-Allora torni a casa?- la voce di Moreno lo sorprese, si voltò verso l’altro ragazzo e l’abbraccio di slancio –mi mancherai-


-Anche tu- gli rispose Ezio baciandolo con foga


-Ti verrò a trovare spesso-


-È una promessa?-


-No, una minaccia- rise Moreno per poi baciarlo ancora


-Ragazzi state dando spettacolo- li sgridò la madre di Ezio e i due si allontanarono arrossendo –Moreno comunque sei il benvenuto a casa nostra- aggiunse sorridendo la donna -se dovessi venire a trovarci abbiamo una camera per gli ospiti sempre pronta e separata- marcò molto bene l’ultimo aggettivo facendo arrossire ulteriormente Ezio


-Ma io preferirei dormire con lui!- ribatté il ragazzo


-Moreno!- lo sgridò l’altro arrossendo ancora di più se possibile e tirandogli un debole pugno


-Se non c’è nessuno in casa, cosa molto probabile, siete liberi di fare quello che vi pare-


-Mamma!- sbottò di nuovo il ragazzo –Vai a fare le valigie e smettila di dire cose imbarazzanti!- la donna se ne andò sbuffando e Moreno abbracciò di nuovo il ragazzo


-Sei davvero carino quando arrossisci- lo prese in giro –appena prendo la patente ti vengo a trovare-


-E quando hai intenzione di farla?-


-Già in astinenza?- Ezio gli diede un altro pugno che però il ragazzo non sentì quasi –il mese prossimo devo fare gli esami, tranquillo non ti priverò delle mie grandi doti a letto per tanto tempo-


-E tu saresti il ragazzo timido che non si riusciva a presentare?-


-La boxe fa bene- rise Moreno baciandolo


-Non ti farai altri boxer in mia assenza, vero?-


-Mmm… non penso-


-Non è la risposta che volevo- Moreno sorrise, si abbassò e gli fece un succhiotto sul petto, grosso e doloroso che però veniva coperto dalla maglietta


-Se questo sarà l’unico succhiotto che avrai sul corpo quando ci rincontreremo allora io non mi metterò con nessun’altro- Ezio guardò il segno rosso e ne fece uno simile a Moreno


-La stessa cosa vale per te- risero entrambi e si baciarono un’ultima volta prima che il fratello di Ezio lo venisse a cercare.


 


FINE.

 
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Taila
view post Posted on 15/5/2011, 12:57




Ma è bellissima *.*
Ho letto questa ff tutta d'un fiato, non sono riuscita a staccare lo sguardo dal monito fino a quando non sono arrivata alla parola FINE. E' descritto tutto in modo perfetto, le lemon sono molto sensuali e il tutto scorre in modo piacevolissimo. Ti faccio ancora i miei complimenti, ormai sei entrata tra le mie autrici preferite e si contano sulla punta delle dita, credimi.
Mi sono affezionata ai protagonisti e mi è dispiaciuto quando sono arrivata alla fine...
 
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NonnaPapera!
view post Posted on 15/5/2011, 19:56




Talia... ma come, nessun commento sulla bottiglia di birra ???? LoL
 
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bloodingeyes
view post Posted on 16/5/2011, 18:17




XDXD Nonna ma ti sei fissata con quella bottiglia XDXD

Talia grazie mille per il commento mi lusinghi anche troppo, grazie davvero tanto

bye!!
 
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NonnaPapera!
view post Posted on 16/5/2011, 19:17




XP è che mi ha talmente sconvolto che mi è rimasta impressa
SPOILER (click to view)
Come i due piselli di Marino O.O
 
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view post Posted on 16/5/2011, 19:38
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If I could buy Forever at a price, I would buy it twice ~

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Dai meandri oscuri all'interno del web... Niente più iPod Touch.

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ahm... dopo ave letto di uno che che si copa l'amante con la spazzola una bottiglia è una bazzeccola :look:

però è molto bella, voglio anche io un bagnino così :now:
 
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bloodingeyes
view post Posted on 16/5/2011, 20:49




spazola?? wow! che idea... ... ... strana... ... ...
non posso fare a meno di chiederlo ma dalla parte del manico o da quell'altra????
 
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view post Posted on 16/5/2011, 21:16
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Dai meandri oscuri all'interno del web... Niente più iPod Touch.

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ehm... del manico òssò
se ti piace lo splatter, leggiti Dark love di Pinakaulitz88
 
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Taila
view post Posted on 18/5/2011, 11:43




CITAZIONE
Talia... ma come, nessun commento sulla bottiglia di birra ???? LoL

Ahahhahah! Nonna credimi: ho letto di molto peggio di questo! Tipo pezzetti di ghiaccio che vengono fatti sciogliere lì dove non batte il sole ^^^

CITAZIONE
Talia grazie mille per il commento mi lusinghi anche troppo, grazie davvero tanto

Prego, ma è la verità -__^
 
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bloodingeyes
view post Posted on 18/5/2011, 14:08




CITAZIONE (Taila @ 18/5/2011, 12:43) 
CITAZIONE
Talia... ma come, nessun commento sulla bottiglia di birra ???? LoL

Ahahhahah! Nonna credimi: ho letto di molto peggio di questo! Tipo pezzetti di ghiaccio che vengono fatti sciogliere lì dove non batte il sole ^^^

si questo l'ho trovato anch'io in un paio di manga...

Dragona: su che sito lo trovo? Su EFP e qui non c'è niente che si intitoli così...
 
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13 replies since 11/5/2011, 19:36   75 views
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