Posso renderti più felice di quanto facesse lei., Rosso Intensissimo

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Sselene
view post Posted on 5/8/2011, 00:15




Nick autore: Sselene
Titolo storia: Posso renderti più felice di quanto facesse lei.
Genere: Erotico, romantico
Avvertimenti: V.M.18, slash, lemon
Breve introduzione: "Posso renderti più felice di quanto facesse lei" gli ha detto Gabriel attraverso msn e lui è troppo depresso per la rottura con Eleonor per dubitarne. Vuole solo stare meglio. E Gabriel sa come farlo stare meglio. Anche attraverso msn.
Eventuali note: E' una rossa davvero Molto Rossa e molto porno.

Posso renderti più felice di quanto facesse lei.
La frase su msn lo immobilizzò qualche istante, lasciandolo con le dita appena poggiate alle lettere, ma senza premerle, poiché davvero non sapeva cos’era più giusto rispondere a qualcosa del genere.
Nell’ultimo periodo Eleonor l’aveva fatto soffrire tanto, con i suoi continui e ripetuti tradimenti, con le sue affermazioni di come fosse colpa sua e solo sua se lei era arrivato a tradirlo, dato che non c’era mai, con le sue continue scuse e lamentele.
L’aveva lentamente ucciso, trapassandogli il cuore da parte a parte con una lancia neanche troppo acuminata, così che facesse ancora più male.
Eppure un tempo erano stati felici insieme, un tempo era sicuro che lei fosse la ragazza giusta, che l’avrebbe portata all’altare e avrebbe avuto con lei tantissimi bei bambini che le sarebbero assomigliati incredibilmente tanto.
Ed erano cose che aveva detto chiaramente a Gabriel, al di là dello schermo.
Come?
Chiese, ma si rese conto subito di aver sbagliato.
Attraverso una chat il ragazzo non poteva comprendere che quella parola era solamente un commento di totale sorpresa e non una richiesta di delucidazioni.
La tendina laterale della chat si aprì, aprendo un video della webcam, fissa sul corpo, nudo dalla vita in su, abbronzato e perfettamente definito del ragazzo.
Vedi bene?
A lungo non seppe cosa rispondergli, fisso con lo sguardo su quei pettorali scolpiti.
Rispose senza neanche portare lo sguardo sui tasti e fu decisamente lieto di avere quella capacità.
Non ti vedo il viso. Fece notare.
Non che la cosa gli dispiacesse.
Allora vedi bene. La risposta
Come? Chiese ancora, sempre più confuso, mentre, più in basso, qualche parte di lui cominciava a risvegliarsi.
Ti farò provare l’orgasmo più potente della tua vita.
Che Gabriel se ne uscisse con certe porcate non era una novità, né era in qualche modo strano, era sempre stato incredibilmente fisico nei suoi rapporti. Quello che era strano era il modo in cui il suo amico dei piani bassi stava reagendo a quegli stimoli solo visivi.
Come pensi di fare, attraverso uno schermo? XD
Aveva aggiunto la faccina per dissimulare, per far credere che non stesse già spasimando per un contatto fisico.
Che fosse il dolore per la rottura o l’astinenza, da quando lui ed Eleonor si erano lasciati, un mese prima, non aveva ancora fatto sesso e la sua intimità pareva voler evitare un’altra notte all’asciutto.
Tu immaginami semplicemente lì. Gli rispose il ragazzo.
Immaginami dietro di te, magari, con il corpo premuto contro il tuo, le mani poggiate alla scrivania…
Tu sei in trappola, non puoi scostarti da me e anche se potessi, non lo faresti, perché la mia eccitazione pulsante contro il tuo fondoschiena ti impedisce persino di pensare alla possibilità di allontanarti da quel tocco.
L’eccitazione era cresciuta tanto da fargli male, contro la stoffa dura del jeans. Se lo sbottonò, per cercare di allentare la pressione.
Vedo che già ti piace l’idea.
Rise Gabriel, probabilmente vedendo il suo movimento attraverso la webcam.
Immagina che sia io a sbottonarti i pantaloni, ad abbassarteli fino alla caviglie e poi a dedicarmi ai boxer, lentamente, tirandoteli giù.
Sono già un po’ bagnati, maniaco.

Avvampò al pensiero che il commento del ragazzo era totalmente veritiero: era talmente eccitato che aveva già cominciato a secernere alcuni umori, bagnando i boxer nella zona più a contatto con la punta della sua intimità.
Levateli.
Lo stomaco e la gola gli si strinsero a quell’ordine, immaginato così perentorio e freddo, ma non poté fare altro che alzarsi e abbassarsi jeans e boxer come gli era stato detto di fare.
Mettiti in ginocchio per terra, ora, e poggia il portatile sul pavimento.
Ancora ubbidiente, assecondò quelle parole, spostando il portatile a terra, dinnanzi a sé che si sedette sui talloni, nudo e con l’eccitazione in tiro.
Ti piacerebbe avermi lì, vero?
Dietro di te.
Con la mia eccitazione grossa e dura che si muove tra le tue natiche, carezzandoti l’apertura vogliosa.
La vuoi vedere?
Deglutendo, Rome annuì piano, mantenendo lo sguardo fisso sulla webcam.
Era assurdo, ma leggere quelle cose, piuttosto che sentirle, lo stava facendo andare letteralmente fuori di testa.
Osservò attentamente il ragazzo dall’altro lato alzarsi, abbassandosi i pantaloni della tuta e gli slip, mostrando un grosso arnese già ben ritto e gonfio.
L’eccitazione gli faceva quasi male.
Ti piacerebbe averlo lì, non è vero?
Avere il mio bel cazzone che si muove contro di te, che si preme contro di te e che piano piano si fa largo nel tuo corpo stretto.
Lo senti, vero?
Fa un po’ male, ma un po’ di dolore rende tutto più eccitante.
Con un rauco sospiro, Rome si portò una mano al bacino teso, sfiorandosi l’intimità pulsante.
Non ti ho detto che puoi toccarti.
Un fremito d’eccitazione gli attraversò il corpo. Scostò la mano, riportandosela sul ginocchio e poi sulla tastiera.
Scusami.
Ti scuso, per questa volta, ma non farlo più.
Fu la risposta magnanima di Gabriel.
Non devi toccarti, altrimenti il gioco non funziona, devi solo immaginare.
Immaginare questo grosso cazzo duro che si spinge e si muove nel tuo corpo, raggiungendo posti mai raggiunti, toccando punti che ti fanno andare fuori di testa.

Stava già andando fuori di testa.
Era così chiara l’immagine di quell’enorme eccitazione che si muoveva nel suo corpo che quasi poteva sentirsi allargato dalla sua presenza.
Avrebbe voluto toccarsi, stringersi una mano attorno all’intimità e spingere due dita dell’altra nel proprio corpo, allargandole più che poteva, avrebbe voluto ignorare l’ordine di Gabriel, eppure non ci riusciva.
Era così eccitato che avrebbe assecondato qualsiasi ordine datogli.
Ti piego in avanti, così che la mia eccitazione si spinga meglio dentro di te.
C’è una bella vista da qui.
Una mano la porta alla tua bella bocca, ci spingo dentro due dita.
Leccamele per bene, perché queste qui andranno a fare compagnia al mio amichetto, è meglio per te che siano ben lubrificate o ti faranno un po’ male.
Solo un istante di pausa, prima del nuovo messaggio.
Ma forse tu le preferisci non lubrificate, vero?
Vuoi sentirle bene, mentre si fanno strada nel tuo corpo eccitato.
Sei una cagna.

Rome strinse le dita sulle ginocchia e al contempo strinse i denti.
Quell’ultimo commento era stato un colpo di frusta dritto sul viso eppure non poteva negare che il pensiero di essere penetrato da dita del tutto secche lo eccitava da morire.
E che essere definito cagna lo eccitava ancora di più.
Le vuoi dentro?
Respirò profondamente, più volte.
Si sentiva come se potesse venire da un momento all’altro, eppure non si era ancora toccato.
Sì.
Allora mettitene dentro
Tre.
Tre erano un numero abbastanza rilevante, per cominciarvi senza alcuna presentazione, eppure era talmente eccitato che non vi badò neanche.
Allargò le gambe, portandosi la mano alla propria apertura, spingendovi dentro le dita, sospirando forte a sentirle entrare, con un lampo di dolore che non fece altro che tendergli ulteriormente l’eccitazione.
Dall’altro lato della web, Gabriel portò una mano attorno alla sua poderosa intimità, cominciando a masturbarsi con movimenti decisi e di una certa velocità.
Ti eccita guardarmi?
Gli chiese lentamente, scrivendo con una sola mano.
Da morire, Rome.
Gemette, allargando le tre dita dentro di sé, socchiudendo gli occhi, ma senza chiuderli, per poter mantenere lo sguardo fisso sulla mano del ragazzo che si muoveva su e giù lungo la grossa eccitazione rugosa.
Ti vorrei qui.
Ci sono.
Rispose Gabriel, lentamente a causa dell’utilizzo di una sola mano.
E’ il mio cazzo quello che ti sta scopando.
Con un gemito, Rome finalmente strinse gli occhi. Portò la mano che stava scrivendo sul pavimento, dove la strinse.
Si alzò sulle ginocchia, allargando meglio le gambe, spingendo le dita nel proprio corpo con particolare enfasi, l’eccitazione tesa fino a dolorare.
Sembrava volesse esplodere.
“S-Sto…” Mormorò con voce rotta dai gemiti, sebbene il microfono non fosse attivo, affondando in un sol colpo le dita dentro di sé.
L’eccitazione si tese un’ultima volta, rilasciando come una pistola tutto il contenuto che serbava.
Il frutto del suo godimento raggiunse preciso lo schermo e la webcam in esso fissata.
“Dio…” Soffiò tra sé e sé, ritraendo le dita, riportando lo sguardo sulla parte di schermo che mostrava le azioni di Gabriel che, più intelligentemente, aveva raccolto tutto tra le dita.
Leccalo. Gli scrisse su msn.
Leccalo come fosse il mio.
Obbediente come sempre, Rome si allungò verso lo schermo, raccogliendo lentamente lo sperma con la punta della lingua, ingoiandolo voluttuosamente.
Dio…
Sei bellissimo.

Tornò a sedersi davanti allo schermo, quando ebbe finito, e sorrise a notare il commento, ma non scrisse niente, respirando profondamente per calmare il corpo impazzito per il forte orgasmo.
Posso renderti ancora più felice di quanto facesse lei.
Ormai alle sue orecchie quella era una proposta decisamente sconcia.
Quasi era già rieccitato.
Come?
Domandò e sperò che Gabriel immaginasse tutta la malizia che aveva nella voce.
Posso amarti.
Trasalì a quella risposta decisamente inaspettata, schiudendo le labbra e sgranando gli occhi.
Non ebbe modo di rispondere.
Gabriel x Dark Guy x si è disconnesso.
 
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NonnaPapera!
view post Posted on 8/8/2011, 17:51




Ohhhhhh *-* che bello!! fantastico ma dove sei stata fino ad ora?? questa storia è fantastica, primo perchè mi sono sempre chiesto come cappero si faccia a fare sesso online ( ed ora lo so XD)!! secondo : PERCHE? IL FINALE E' STRAORDINARIO E MOLTO ROMANTICO!!!! che roba, rende tutto quello fatto prima ( che altrimenti sarebbe risultato squallido) una cosa fantastica!
Complimenti
 
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Sselene
view post Posted on 11/8/2011, 21:17




Lieta di averti Illuminata XP
Ti dirò che una seconda parte è già in testa e quindi stasera penso la scriverò e magari nei prossimo giorni -computer e connessione permettendo, come ha già detto Kaite- potrei persino postarla.
Non illudetevi troppo, però, non credo proprio sarà così porno, ma più incentrata sul lato romantico! =D
 
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NonnaPapera!
view post Posted on 12/8/2011, 10:57




A fa nulla a me le cose pucciose piacciono assai ( non tanto quanto quelle porno... però mi accontento XD)
 
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Sselene
view post Posted on 22/8/2011, 15:18




Nick autore: Sselene
Titolo storia: Sono già felice. (Posso renderti più felice di quanto facesse lei. parte 2)
Genere: Romantico
Avvertimenti: slash
Rating: Arancione
Breve introduzione: Sono passate due settimane da quando Gabriel si è dichiarato, dopo la scopata via webcam, ma sia lui che Rome fanno finta che questa dichiarazione non ci sia mai stata, dedicandosi solo al sesso. Finché...
Eventuali note: L'ho messa qui siccome è la seconda parte, anche se non è rossa.

“Ma come siamo sexy!”
Rome si fermò un istante a quel commento, guardandosi la semplice camicia a mezze maniche, aperta sulla maglietta aderente, e i jeans scuri.
Rise, scotendo il capo, sedendosi al tavoli.
“Idiota.”
Gabriel sorrise, allungandosi a baciargli la guancia, senza dir nulla.
Erano passate due settimane dalla splendida scopata via webcam e dalla successiva dichiarazione d’amore, ma entrambi i ragazzi avevano ignorato quell’ultima parte, dedicando le loro attenzioni al sesso, che avevano consumato davvero in ogni modo.
Non era stato raro, infatti, per loro, chiudersi in uno sgabuzzino o nei bagni di un ristorante o nei camerini di un negozio per concedersi una soddisfacente sveltina.
Persino in quel momento erano lì solo con l’intento di stuzzicarsi vicendevolmente per poi chiudersi in un bagno a scopare violentemente.
“Com’è andato l’allenamento?” Chiese Gabriel, già carezzando lo stico del vicino con il collo del piede, ancora nelle scarpe.
Rome, in risposta a quei movimenti, scivolò semi-steso sulla sedia, allargando le gambe per meglio mostrare quali fossero i suoi desideri.
“Bene.” Disse. “Ma Justin era completamente fuori fase, credo che l’allenatore mi cambierò partner, per la gara.”
Gabriel ritrasse il piede, solo per sfilarsi la scarpa, tornando poi a carezzare la gamba del castano.
“Ti metterà in coppia con Matt?” chiese con una smorfia in viso.
Era solo in quei momenti in cui il maggiore mostrava una gelosia scherzosa, ma sicuramente sincera alla base, che il preso della sua dichiarazione tornava a farsi sentire.
“Non lo so.” Rispose Rome, cercando di tornare seduto sulla sedia.
L’altro glielo impedì, piazzandogli il piede tra le gambe, premendolo contro la sua intimità.
Il tennista si morse forte il labbro inferiore per non concedersi alcun suono, portando le mani al piede del compagno per spingerselo contro.
Al contempo, si sfilò la scarpa, per portare a sua volta il piede a stuzzicare il cavallo del compagno che schiuse appena le labbra, carezzando un silente sospiro.
Restarono per un po’ così, silenziosi, guardandosi dritto negli occhi, mentre sotto il tavolo i piedi si muovevano a massaggiare le rispettive intimità via via più eccitate.
“Rome!”
Trasalì, rizzandosi di scatto a sedere, ritraendo il piede con il quale stava coccolando il maggiore.
“Cos…?” La voce gli morì in gola. “Eleonor…”
La giovane sorrise mesta, scostandosi un riccio rosso da davanti al viso.
“Rome…” Ripeté. “Posso parlarti?”
A lungo lui non seppe cosa dire, poi si scosse.
“Sì…” Mormorò.
Si chinò sotto al tavolo, per rimettere a posto la gamba, poi si alzò in piedi, seguendo l’ex-fidanzata fuori dal locale.
Lei attese che lui fosse abbastanza vicino, dandogli le spalle, visibilmente nervosa, poi si volse.
“Torniamo insieme.” Disse convinta.
Rome schiuse le labbra, sgranando sorpreso gli occhi a quell’affermazione.
“Come…?” Mormorò.
“Ho sbagliato a lasciarti andare, Ro.” Continuò Eleonor, accostandoglisi di un passo. “Io ti amo.”
Lo sguardo del ragazzo si volse immediatamente verso la vetrina del bar e verso il ragazzo che aveva lasciato seduto al tavolino.
Gabriel era lì, lievemente ricurvo in avanti, con il viso nascosto tra le mani grandi.
Cosa stava immaginando?
Cosa pensava Eleonor gli stesse dicendo in quel momento?
Immaginava bene, probabilmente.
Lo vide passarsi le mani tra i capelli e la disperazione sul suo viso gli tolse il fiato.
Quanto lo amava?
Quanto soffriva?
Posso renderti più felice di quanto facesse lei.
Posso amarti.

Quanto era stato felice con lui? Quanto con Eleonor?
Quanto la amava? Quanto lo amava?
“Rome?” Lo richiamò la ragazza.
“Scusami…” Mormorò lui, scotendosi. “Scusami, ma c’è già un’altra persona.”
“Come?” Trasalì Eleonor, sinceramente sorpresa. “Chi?”
Ma lui non le badò neanche, rientrando nel locale, avvicinandosi a lunghi passi al tavolino.
“Gabriel…”
Il maggiore alzò lo sguardo su di lui, dissimulando tutto il terrore e la sofferenza in un immenso sorriso.
“Hey… che ti ha detto?”
Rome tacque, poi si inginocchiò accanto alla sedia.
“Non voglio che tu mi renda felice.” Mormorò. “Voglio farlo io.”
Gabriel schiuse le labbra, confuso.
“Eleonor…?” Chiese a mezza voce.
“Lascia perdere Eleonor!” Sbottò il minore. “Siamo io e te, adesso.”
L’altro tacque qualche istante, metabolizzando quelle parole, poi si sciolse in un sorriso.
“Allora sono già felice.” Mormorò, chinandosi a baciarlo delicato.
 
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NonnaPapera!
view post Posted on 23/8/2011, 11:35




ma che bel finale *-* complimementi secondo me è stata la degna conclusione alla prima parte della vicenda XD
 
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Sselene
view post Posted on 23/8/2011, 13:09




Contenta che ti sia piaciuta <3
 
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Sselene
view post Posted on 26/8/2011, 14:59




Nick autore: Sselene
Titolo storia: Apoteosi della Felicità (Posso renderti più felice di quanto facesse lei pt. 3)
Genere: Erotico
Avvertimenti: slash, lemon
Breve introduzione: solo un piccolo siparietto erotico tra Gabriel e Rome

Il moro sospirò, davanti al computer, passandosi le mani sul viso.
Che fosse sfinito era chiaro.
Rome lo osservò in silenzio, poi si avvicinò a lui, scivolando a sedersi tra il suo corpo e lo schienale del divano, piazzandogli le mani sul cavallo.
“Sei stanco?”
Gabriel sospirò piano, portando le mani sulle sue. Rise.
“Mai abbastanza per un po’ di coccole…” Rispose, voltando lievemente il viso per leccare le labbra del compagno che sorrise, infilandogli le mani nel pantalone della tuta.
“Posso farti una domanda porca?” Gli chiese sulle labbra.
“Ovviamente.” Rise il maggiore.
“Hai mai sognato di essere passivo?”
Gabriel trasalì, come fosse stato toccato da una medusa, scattando in piedi, volgendosi.
“Okay, okay, okay… Rome, forse mi sono dimenticato di dirti una cosa molto importante, nella nostra relazione, ovvero che niente, ma proprio niente, entrerà mai nel mio fondoschiena.” Spiegò allarmato, con le mani davanti al corpo, come a proteggersi da eventuali attacchi.
Rome scoppiò a ridere, scuotendo il viso.
“Guarda che non voglio assolutamente attentare alla tua virtù.” Lo prese in giro, sistemandosi meglio sul divano, a gambe larghe. “Volevo solo farti qualche domanda scottante.”
Il moro mantenne uno sguardo diffidente e titubante sul minore, poi abbassò lentamente le mani.
“Sì, a volte l’ho sognato.” Ammise.
“Con chi?” Chiese il minore, porgendo nel frattempo le mani verso il compagno per tirarselo vicino.
Dopo qualche istante, lui si accostò, baciandogli le labbra.
“Sconosciuti. Una volta Viggo Mortensen.”
Rome rise piano, prendendo il viso dell’amato tra le mani, riempiendogli le labbra di piccoli baci.
“Viggo Mortensen?” Ripeté. “E com’era?”
Gabriel rimase qualche istante in silenzio, poi spinse il minore a stendersi sul divano, sulla schiena, salendo a cavalcioni su di lui.
“Sto lavorando al pc quando lui mi arriva alle spalle, afferrandomi il cavallo…” Iniziò a raccontare, portando al contempo una mano all’intimità del compagno, stringendovi sopra la mano, facendolo sospirare. “Senza troppe cerimonie mi sfila i pantaloni…” e lo fece “e mi fa voltare.”
Rome si lasciò scostare pancia sotto molto volontariamente.
“Sì?” Mormorò, portandosi le mani alle natiche, allargandole per mostrare la propria apertura. “E tu ti sei offerto a lui con voglia e desiderio, immagino, mostrandogli al meglio ciò che potevi offrirgli…”
“Sì…” Soffiò soltanto il moro, portando le mani accanto a quelle del più piccolo, massaggiandogli il fondoschiena con gesti molto ampi. “E sai cosa fa Viggo poi?”
“Cosa?” Sospirò piano il castano, portando le mani sul bracciolo al quale era appoggiato col viso, stringendovi le dita.
Gabriel non rispose subito, abbassandosi i pantaloni e i boxer per liberare la propria intimità eccitata, puntandola contro la sua apertura.
“Mi scopa con forza.”
E si spinse, con un’unica fluida spinta, nel corpo del castano che ansimò forte, stringendo gli occhi e le sopracciglia, aggrappandosi forte con le dita al bracciolo.
“S-sì…” espirò tra gli ansiti, spingendosi contro il bacino del compagno mentre lui cominciava a muoversi. “Scopami forte.”
“Dammi del Lei, ragazzino.” Ribatté con voce imperiosa Gabriel, mentre si muoveva intenso tra le sue natiche, afferrandogli i fianchi con le mani. “Sono pur sempre un attore famoso.”
“S-sì, signor Mortensen.” Ansimò il minore, puntando la pianta dei piedi sul materasso per spingersi al meglio contro di lui.
Il moro si chinò su di lui, leccandogli il collo e poi mordendolo, scostando le mani dai suoi fianchi per portarle alle sue natiche, allargandole, muovendosi in lui con ancora più intensità.
“Hai un corpo fantastico.” Gemette con la voce arrochita dal piacere.
“Adoro il Suo…” Trattenne un attimo il fiato, Rome, chinando il capo arrossato non solo dal godimento, ma anche dall’imbarazzo, trattenendosi dal dire ciò che stava per dire.
“Il mio?” Lo invitò a continuare il maggiore, muovendosi con movimento improvvisamente più lenti, ma anche molto più violenti.
Il castano si morse forte il labbro inferiore, scuotendo il capo.
Gabriel gli portò una mano tra i capelli, stringendoglieli, tirandogli all’indietro il capo per chinarsi sul suo orecchio.
“Dimmelo.” Gli mormorò sulla pelle.
Rome ansimò, con gli occhi stretti, contraendosi attorno alle sue spinte.
“A-adoro il Suo… cazzo… signor Mortensen.”
Gabriel chinò il viso, affondando i denti nel collo del minore, che gemette forte.
“S-signor Mortensen…” Balbettò con la voce roca, artigliando il bracciolo del divano, il capo ancora gettato all’indietro, ormai ad un passo dal culmine.
“Vieni.” Gli impose il moro, comprendendo chiaramente ciò che voleva dirgli. “Vieni.”
Il minore non se lo lasciò ripetere e s’inarco contro il corpo del compagno, gemendo a voce alta, liberandosi contro i cuscini del divano sul quale era steso.
Dopo qualche altra spinta violenta, anche questi raggiunse il culmine, riversandosi nel corpo del castano e abbandonandosi, poi, su di lui.
“Dio, signor Mortensen…” Mormorò Rome. “E’ davvero bravo a scopare.”
“Non sono il signor Mortensen.” Si oppose Gabriel, nascondendo il viso contro il collo dell’amato, senza però ancora uscire dal suo corpo. “Sono Gabriel.”
Il castano rise piano, chiudendo gli occhi, godendosi il torpore che succedeva all’orgasmo.
“Scopi davvero bene, Gabriel.” Riformulò.
“Lo so.” Ammise il moro, muovendo appena il viso per baciare il collo del compagno.
 
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winry8827
view post Posted on 27/8/2011, 13:57




Ho letto tutti e tre i capitoli e sono davvero belli, il primo hotttisssssimoooooo (non so se mi spiego XD) il secondo molto più romantico e il terzo bè, che dire? divertente XD questa coppia da te creata è davvero ben assortita XD complimenti
 
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Sselene
view post Posted on 27/8/2011, 14:13




Grazie, sono molto contenta ti sia piaciuta =)
 
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NonnaPapera!
view post Posted on 27/8/2011, 15:00




Ok ! Ora PRETENDO un capitolo con Gabriel passivissimo *-* non so inventati che ha una gamba rotta e che l'unico modo per fare sesso con Rome è quello di stare sotto, oppure che Rome finga di essere vigo... insomma trova una soluzione ma ti preeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeego fallo stare sotto almeno una volta *-* dopo che ha detto che non farebbe mai il passivo ora me lo immagino in quella situazione XD

Anche questo un capitolo bellissimo complimenti, la complicità dei due è davvero alta!
 
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Sselene
view post Posted on 27/8/2011, 15:16




Eh... c'è un piccolo problema.
Vedi, nel Mondo Perfetto di Sselene tutto risponde a precisissimi canoni estetici, tra i quali il fatto che il più grosso sta sopra.
Siccome Gabriel è più grosso, non puà stare sotto.
Mi dispiace. ^^
 
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NonnaPapera!
view post Posted on 27/8/2011, 19:57




Capisco -.-' invece pensa che io sono l'opposto, le figure rigide in canoni faccio fatica a sopportarle ( gli uke sempre disponibili e deboli e i seme sempre forti siguri ed esperti li trovo decisamente noiosi è.é) e poi il reverse mi piace, soprattutto se sfocia in scene molto hot ed anche magari divertenti... pazienza, vorrà dire che mi farò i filmini mentali per conto mio XD
 
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Sselene
view post Posted on 28/8/2011, 10:46




No, ma a livello caratteriale anche io mi sto ampliando, è l'aspetto estetico il problema X°
Al massimo potrei fare uscire una scena con Rome dominante a livello diciamo teorico (nel senso come comportamento, come modo di parlare e di agire) ma che comunque lo prende X°
 
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NonnaPapera!
view post Posted on 28/8/2011, 12:47




Hahaha pensa che una volta ho trovato un fumetto online di poche pagine in cui c'era una situazione esattamente di ruoli opposti.
In pratica c'era questo ragazzotto del liceo bello e sicuro di se che si innamorava perdutamente di un suo compagno di classe ( ragazzino dai grandi occhioni, insomma un ukettino con i fiocchi) quando arrivano sul più bello e stanno per fare sesso, il piccolo ribalta le posizioni e prende il sopravvento della situazione ( lasciando per altro il ragazzo basito perchè si immaginava una prima volta ben diversa XD) non ti immagini quanto mi abbia fatto ridere, sembravo una pazza XD :) a me i cambi di ruoli mi piacciono un sacco !!
Ok comunque un'altra bella shot in cui Rome prende il sopravvento io me la leggerei con piacere ( invito un poco esplicito a scrivere nuovamente su di loro ;) )
 
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16 replies since 5/8/2011, 00:15   90 views
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