The mage

« Older   Newer »
  Share  
bloodingeyes
view post Posted on 12/10/2011, 22:47 by: bloodingeyes




Non è il giusto drago


Il mercato del regno era uno strano caos. Era qualcosa di indescrivibile, che non aveva senso ma che allo stesso tempo ne aveva, file e file di bancarelle, venditori urlanti, odori strani e strana gente. Alexander non ci andava spesso, non era una cosa che gli piaceva. Oltre a Massimo Magno quel giorno li aveva accompagnati anche sua sorella e prima di cercare un drago per il ragazzo i due si dovevano dedicare alla ricerca di alcune cose per la gilda. Per prima cosa quindi si diressero alla zona in cui venivano venduti oggetti magici. Era una zona del mercato solitamente poco affollata ma molto fornita. C’erano erbe e radici provenienti da tutto il mondo, oggetti magici come talismani, pietre e bastoni di potere dalle forge più strane


-Io vado a salutare una persona- disse ad un certo punto Alexander mentre i due maghi discutevano sulla quantità di valeriana da comprare


-Chi?- gli chiese Massimo


-Quell’indovino là in fondo, quello vestito tutto di nero- gli indicò il ragazzo


-Lo conosci?- gli chiese Regina, guardando l’indovino perplessa


-Si, mi ha fatto da maestro un po’ di tempo fa-


-Va bene, ti raggiungiamo dopo- gli disse Massimo anche se non molto convinto


-Ok, a dopo!-


-Che pessimi maestri che si è trovato quel ragazzo- sbuffò Regina appena Alex fu abbastanza lontano


-Il fatto che faccia l’indovino non significa che sia un cattivo maestro- ribatté il fratello


-Non dire scemenze! Tutti gli indovini sono dei maghi schifosi, che diavolo potrebbe aver insegnato a quel ragazzo?-


-Matematica, filosofia, lingue… - disse Massimo mentre pagava e Regina sbuffò, per niente convinta. Alexander si avvicinò all’indovino che stava facendo le carte ad una giovane ragazza. Derry era un uomo sulla quarantina, cieco per colpa di un brutto incidente che aveva avuto da ragazzo, aveva metà del viso cosparso dalle cicatrici e i capelli lunghi e grigi che cercavano di coprire quelle deturpazioni. Vestiva di nero, con una pesante palandrana tutta rattoppata e il suo tavolo da lavoro era vecchio e mezzo scassato. Non era uno di quegli indovini vistosi che acclamavano a gran voce la loro arte, era uno di quelli che solitamente preferiresti evitare ma era anche molto, molto bravo


-Ciao Alex, aspetta un attimo che finisco con la signorina- gli disse Derry senza neppure voltarsi nella sua direzione, Alexander stette da parte finché la ragazza non se ne andò stizzita, pagando il minimo indispensabile l’indovino


-L’hai fatta arrabbiare- constatò il ragazzo andando a sedersi sul muretto di fianco all’uomo


-Mi ha chiesto se suo marito l’avrebbe mai tradita e nel suo futuro ho visto che lui la farà soffrire molto, non le è piaciuta la predizione-


-Immagino- rispose il ragazzo sorridendo


-Volevi chiedere anche tu un consulto? Oppure vuoi solo in prestito le mie carte?-


-Sai che non mi piace guardare avanti- gli rispose il ragazzo –ero solo venuto a salutarti- Darry sorrise mentre faceva comunque le carte


-Capisco- disse mentre le disponeva sul tavolo –però oggi ti accadrà una bella cosa, lo sai?- gli chiese, Alex gli si avvicinò maggiormente, guardando le carte dallo stesso lato del veggente


-Comprerò un drago- lesse il ragazzo –questo già lo sapevo, sono venuto per questo al mercato!-


-Non un semplice drago- gli disse l’indovino mettendo sul tavolo altre due carte


-Non le capisco- dovette ammettere il ragazzo


-Cosa ci leggi?- gli chiese Derry


-Che il drago diventerà una parte di me… davvero, non capisco-


-Forse è meglio che tu non capisca- disse Derry mentre toglieva le carte –arrivano persone interessanti- aggiunse mentre Massimo e sua sorella li raggiungevano


-Hai finito?- gli chiese lo stregone


-Si- rispose il ragazzo, lasciando il fianco del veggente che però lo richiamò


-Prendi questi- gli disse mentre gli porgeva una sacchetta piena di soldi –ti serviranno-


-Non c’è bisogno- si intromise Massimo Magno -Non ha problemi di soldi-


-In caso non li usasse me li restituirà- disse Derry tranquillamente


-E se li dovesse usare?- chiese Regina, irritata dalla sola presenza dell’indovino


-Li avrà spesi per una cosa giusta- rispose l’uomo dando la sacchetta al ragazzo che lo ringraziò –di nulla, meglio che però ora tu vada- gli scompigliò i capelli in un gesto affettuoso prima di lasciarli proseguire


-Persona… singolare- disse Massimo, riferendosi all’indovino –Hai detto che ti ha fatto da maestro, vero?-


-Si, mi ha aiutato quando ero piccolo a controllare il potere dei miei occhi-


-Cioè?- chiese Regina perplessa


-Vedevo le cose brutte e i dolori che sarebbero stati nel futuro delle persone, di solito in un futuro molto recente, alle volte arrivavo a vedere anche la loro morte, anche se non lo volevo mi bastava guardare qualcuno per sapere, Derry mi ha aiutato a tenere sotto controllo questo potere essendo molto simile alle sue visioni-


-Avrai visto cose orribili, mi dispiace- gli disse Massimo accarezzandolo sulla guancia


-È un dono, alle volte risulta utile- gli rispose il ragazzo sorridendo


-È per questo che i tuoi occhi hanno quel colore strano?- gli chiese Regina


-Si, ma a dire il vero prima erano anche più chiari, quando ho imparato a controllare il mio potere si sono scuriti tantissimo, soprattutto le ciglia, prima erano lilla- arrivarono in fretta alla zona del mercato dedicata agli animali e allo smercio delle loro pelli e carni. C’erano alcuni mercanti di draghi e viverne ma erano pochi perché allevare quegli animali era difficile e costoso e venderli era altrettanto complesso. Un drago e ancor più una viverna non erano semplici animali, erano bestie dotate di un intelligenza particolare, fedeli per tutta la vita al proprio padrone, ma alle volte anche schizzinose nello scegliere l’umano. I draghi potevano diventare persino vecchi prima di trovare il cavaliere adatto a loro e le viverne dopo i 5 anni di vita solitamente non accettavano più nessuno. Ecco perché erano pochi i mercanti di questi animali. Massimo Magno andò subito da un venditore di viverne che gli mostrò i suoi cuccioli e certi altri bestioni impressionanti ma Alex aveva solo tanta voglia di scappare da quel posto. I cuccioli di viverna sembravano delle strane bisce amorfe perché le zampe gli crescevano solo dopo i 20 anni di vita e le ali ci mettevano 8 anni a diventare abbastanza grandi per consentire all’animale di volare. Quindi un cucciolo di viverna sembrava più una grossa e brutta biscia cornuta. Gli adulti erano ancor più terrificanti per il ragazzo che non accettò di avvicinarsi neppure ad uno di loro. I due stregoni invece sembravano perfettamente a loro agio fra quelle bestie e cercarono di calmare il ragazzo con scarsissimi risultati, alla fine fu lo stesso mercante a consigliargli di lasciare perdere


-Penso che il ragazzo non sia fatto per una viverna, ne ha troppa paura, potreste provare con un drago! Andate da mio fratello qui di fronte, lui vende draghi magnifici!- con immenso sollievo del ragazzo lo stregone accettò il consiglio del mercante e lasciarono quel dannatissimo negozio di viverne. Alexander si trovò molto più a suo agio fra i draghi, erano bestie più tranquille e gli mettevano molta meno paura, gli esemplari adulti erano impressionanti e lo mettevano in soggezione ma i cuccioli erano carini. Ma per quanto provassero a cercare Massimo trovava sempre qualcosa di inadatto in ogni cucciolo o giovane drago e quando non era lui era Regina. Una volta era troppo piccolo, l’atra troppo grosso, quello aveva le ali fatte male, quell’altro era di una razza troppo pericolosa, quello aveva la schiena troppo stretta. Alla fine il mercante li cacciò fuori furioso


-Se non vi piacciono i miei draghi andatevene da un’altra parte, bifolchi!- gli urlò dietro l’uomo mentre li cacciava tutti e tre fuori


-Maleducato!- gli urlò Regina infuriata mettendosi a imprecare nella sua antica lingua, Massimo cercò di tranquillizzarla e solo dopo un bel pezzo ci riuscì. Andarono da un altro venditore ma con lo stesso risultato del precedente e così fino all’ultimo mercante. Questo era un brutto ceffo, basso, grasso e dalla pelle oleosa e dai modi altrettanto schifosi, mise subito una brutta sensazione addosso ad Alexander. I suoi draghi erano bestie fra le più grosse del mercato, ed erano strane, nate da incroci fra varie razze di drago. C’erano anche alcuni incroci fra draghi e viverne e i cuccioli di questo tipo avevano preso il peggio di entrambe le razze. Alex aveva voglia di uscire già dopo due minuti ma i due stregoni lo convinsero a restare e a guardare tutte le gabbie. Il mercante si fece spiegare che tipo di drago avevano in mente di comprare e per sommi capi lo stregone glielo spiegò, anche se ogni tanto si contraddiceva da solo


-Credo di avere quello che fa per voi- disse il mercante e li portò in una gabbia piena di draghetti neri –questi sono uno dei miei migliori incroci- si vantò il mercante facendoli entrare, subito i cuccioli gli andarono incontro per salutarli –sono animali socievoli come potete vedere e si affezionano molto al loro padrone ma con la maturità diventano anche gelosi e non lasciano a nessuno l’opportunità di fare del male all’umano a cui appartengono, sanno tutti sputare fuoco dalla nascita, alcuni con un po’ di pratica imparano anche a fare ghiaccio, un addestratore ha fatto imparare a muovere le acque ad alcuni giovani di questa stessa razza ma ci sono voluti parecchi anni e non credo che a voi interessi… sono draghi con grandi ali, ottimi nel volo, hanno resistenza e forza, pochi corni e scaglie molto aderenti al corpo per non fare del male al loro padrone, nessun cavaliere che me li abbia comprati si è mai lamentato-


-Sono dei begli animali- ammise un po’ riluttante Massimo, a lui piacevano molto di più le viverne ma per essere dei draghi quelli erano particolarmente belli e ben fatti


-Si, non sono male- ammise anche Regina


-Alex vanno bene questi?-  il ragazzo sobbalzò sorpreso, era la prima volta che il mago gli chiedeva qualcosa sui cuccioli che vedevano


-Hemm… si, penso vadano bene- disse incerto, lui di draghi non ne capiva niente però questi erano carini ed erano anche socievoli, a differenza di molti altri cuccioli che avevano già visto. Il mago iniziò ad ispezionare tutti i cuccioli insieme alla sorella e al mercante per trovare quello più adatto ad Alex che intanto giocava con alcuni di quei draghetti. Per lui era indifferente quale drago fosse stato alla fine scelto, gli sembravano tutti uguali, non era mai stato appassionato. Poi però si accorse di un cucciolo in un angolo della gabbia, che dormiva tutto rannicchiato su sé stesso e di tanto in tanto faceva qualche strano versetto nel sonno. Gli si avvicinò incuriosito, era il primo drago in assoluto che vedeva dormire e stava addirittura sognando, faceva tenerezza. Quando però si inginocchiò al suo fianco, la bestiolina si svegliò e lo guardò sorpresa. Aveva due occhi blu molto scuro con l’iride nera e la pupilla allungata come quella di un gatto. Le squame nere erano piccole e arrotondate con dei riflessi dorati anomali ma molto belli, sulla testa aveva due corna nere e altre due piccoli corni nella parte inferiore di ogni mascella, sopra ogni occhio aveva cinque piccoli corni, sempre neri. Le ali erano ripiegate contro il corpicino e aveva una lunghissima e sottile coda con tre anelli blu alla fine. Era un po’ diverso dagli altri draghi di quella gabbia ma si vedeva che ne era imparentato. Al sottile collo del cucciolo c’era una grossa catena che gli stingeva la gola al punto da fargliela sanguinare. Alex gli accarezzò la testa senza pensarci e il cucciolo fece le fusa contento, allungandosi verso la sua mano per farsi ancora accarezzare


-Perché questo ha la catena?- chiese il ragazzo continuando a carezzare il drago sulla testa


-Io non tengo i miei draghi in catena- gli rispose il mercante incazzato, voleva aggiungere qualcosa ma poi si accorse vicino a quale drago il ragazzo si era messo e corse ad allontanarlo –non ti avvicinare più a quello!- gli ordinò l’uomo spaventato –non è un buon drago, stagli lontano!-


-Perché?- chiese il ragazzo stupito, guardando il cucciolo che si era accucciato e che lo guardava speranzoso di ricevere altre coccole


-È un assassino, mi ha già ammazzato altri cinque cuccioli, due dei quali molto più grandi di lui, non è un buon drago!- ripetè l’uomo poi si inginocchiò e guardò preoccupato il ragazzo –ti ha morso? Ti ha fatto del male?- gli chiese preoccupato, subito Massimo accorse per assicurarsi che il ragazzo stesse bene


-Non mi ha fatto niente- li tranquillizzò entrambi il ragazzo


-Perché diavolo tenete una bestiaccia tanto pericolosa?- urlò lo stregone al mercante mentre prendeva Alex fra le sue braccia


-Sto solo aspettando che diventi abbastanza grande per ammazzarlo e rivenderne le parti utili-


-No!- urlò Alexander –Non potete ucciderlo! È un cucciolo!-


-Non ci posso fare niente, è un assassino, non c’è speranza di rivenderlo-


-Ma… - tentò di dire il ragazzo con le lacrime agli occhi


-Gervar, tranquillo, è tutto apposto- gli sussurrò lo stregone abbracciandolo


-No, non è vero… non… - si mise a piangere senza davvero capirne la ragione e il mago cercò di calmarlo come meglio poteva, ma non ci riuscì. Il cucciolo di drago rialzò la testa incuriosito e uggiolò per attirare l’attenzione


-Che vuoi mostro?- gli chiese incazzato il mercante, il cucciolo guaì spaventato, conosceva bene quel tono arrabbiato e ne aveva paura. Alex si divincolò dalle braccia dello stregone per prendere in braccio il drago che si strusciò contento contro la sua spalla


-A me non sembra un drago assassino- disse Regina avvicinandosi e guardando il cucciolo con più attenzione –però gli manca una zampa, non va bene lo stesso- Alex si accorse solo allora che al cucciolo mancava completamente la zampa anteriore sinistra


-Non mi interessa- disse di getto –voglio questo- tutti rimasero sorpresi e in silenzio per un lunghissimo istante


-Scherzi vero?- gli chiese il mercante che era di sicuro il più stupito


-No, voglio compare questo- ribadì il ragazzo


-Ma gli manca una zampa!- si intromise Massimo Magno


-E allora?- gli rispose il ragazzo –Alle viverne ne mancano addirittura due di zampe e non sanno sputare fuoco!-


-Le viverne hanno altri pregi- ribattè Regina irritata


-Non mi interessa, io voglio questo drago!-


-Vuoi?- ripetè lo stregone e il ragazzo arrossì violentemente –ti ricordo che sono io a doverlo pagare- gli disse lo stregone


-No- rispose allora il ragazzo tirando fuori le monete che Derry gli aveva dato –me lo posso pagare da solo! Questi bastano?- chiese al mercante a cui si illuminarono gli occhi di felicità


-Certo certo!- rispose quello mentre si allungava per prendere la sacca


-No!- si intromise Regina –non vorrai fare un debito con quell’indovino! Non è una persona affidabile, nessun indovino lo è!-


-Non puoi dire così! Non lo conosci neppure!- gli rispose il ragazzo sempre più arrabbiato


-Sono tutti della stessa razza- lo liquidò la donna


-E comunque non stavamo parlando di questo: quel drago non è adatto a te, non puoi comprarlo!- ribadì Massimo Magno


-Io neanche lo volevo un drago!- gli urlò il ragazzo –mi hai costretto tu a comprarlo! Mi hai trascinato per tutta la mattina in giro per il mercato e non mi hai neppure mai chiesto se ci fosse un drago che mi piaceva! Avete deciso sempre voi due da soli che gli altri draghi non andavano bene senza mai chiedermi nulla! Questo drago mi piace e se non posso prenderlo non ne accetterò nessun’altro!-


-Che ragazzino testardo!- si infuriò Massimo –Va bene, allora al diavolo! Io quel drago non lo compro! Fa come ti pare, se vuoi fare un debito con un dannato indovino per un drago zoppo e assassino fai pure, mai poi non venire a piangere!- se ne andò incazzato, seguito dalla sorella altrettanto furiosa. Il ragazzo lanciò il sacchetto di monete al mercante e gli fece slegare il cucciolo che si accoccolò contento fra le braccia di Alexander. Massimo e Regina erano all’uscita del negozio. Lo stregone guardò il cucciolo di drago con odio profondo -Sei un testardo!- urlò infuriato al ragazzo –Quello non è un buon drago, lo capisci? Rischi di farti seriamente del male!-


-Adesso vedi anche nel futuro?- gli rispose il ragazzo –Se mi farò del male saranno fatti miei!- Massimo urlò qualcosa di incomprensibile per poi aggiungere esasperato


-Allora se non vuoi seguire i miei suggerimenti fai come ti pare!- si voltò e se ne andò. Regina sospirò afflitta e si avvicinò al ragazzo parlandogli con più calma


-Alex, è per il tuo bene, riporta quel drago al suo proprietario e fatti ridare i soldi, ti compreremo un qualsiasi altro drago, ma questo… hai visto come ha reagito il mercante? Lo voleva uccidere perché era pericoloso, Massimo è solo preoccupato che tu ti possa fare del male, per favore, riportalo indietro- il ragazzo guardò il cucciolo che si strusciava contro il suo braccio alla ricerca di coccole e attenzioni. E i suoi occhi videro che non era un drago cattivo e che non gli avrebbe fatto del male


-No, mi dispiace- disse alla donna –non lo riporto indietro- Regina sospirò e se ne andò. Alexander tornò nella zona del mercato di scambi magici e andò da Derry


-Vedo che hai scelto un buon drago- gli disse l’indovino accarezzando la bestiola che fece le fusa contenta delle attenzioni che gli stavano rivolgendo così tante persone


-Massimo e sua sorella non la pensano così- sospirò il ragazzo e il cucciolo si allungò a leccargli il viso per consolarlo


-Dagli tempo, capiranno-


-È una predizione?-


-Si- l’uomo mescolò le carte e le dispose sul tavolino alla rinfusa


-Però ho usato i tuoi soldi- gli disse il ragazzo


-Non ti preoccupare, li ho spesi per una buona cosa, e poi mi sono già tornati indietro di cinque volte-


-Come?- chiese il ragazzo sorpreso


-Oggi sono passate le guardie e mi hanno controllato, quelli che ti ho dato erano tutti i miei soldi, loro non mi hanno trovato addosso nulla se non un paio di carte rotte e vecchi vestiti puzzolenti, dopo che se ne sono andati è venuta una vecchia riccona e le ho fatto un bell’oroscopo, quella mi ha riempito di soldi e così per qualche altro mese le guardie non sapranno che ho una fortuna nascosta sotto il mantello e non mi importuneranno per derubarmi-


-Sei una volpe!- rise il ragazzo


-È sempre un piacere sfuggire alla legge- rispose l’altro facendogli un piccolo inchino –comunque torna a casa che si sta facendo buio-


-Grazie ancora-


-Ciao!-

 
Top
46 replies since 11/8/2011, 10:11   342 views
  Share