Chi sei?, Longfic

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NonnaPapera!
view post Posted on 17/12/2011, 11:38




Immagine da cui è ispirata la storia


Trama: Un principe coraggioso che combatte contro le forze dell'oscurità è stato ferito a morte, sta per scegliere il proprio successore, ma il cuoco di corte non è d'accordo.
Genere:fantasy generale
Avvertimenti: Long a capitoli
Note: nulla mi è solo venuta in mente guardando l'immagine, scritta per il forum Disegni e parole

Cap1

La febbre era alta e il dolore che sentiva alle gambe diventava sempre più insopportabile ogni minuto di più.
Stringeva forte i denti martoriandosi le labbra per non genere. Avrebbe voluto dire qualcosa di rassicurante, qualcosa che placasse le preoccupazioni di tutti i suoi cavalieri.
Purtroppo in quel momento faticava addirittura a tenere gli occhi aperti, figurarsi fare un discorso confortante alla sua corte in pena per lui.
Il principe Syrian deglutì a fatica.
Non ci voleva proprio, nessuno dei medici era riuscito a curargli le gambe che a poco a poco stavano diventando completamente nere, procurandogli fitte lancinanti.
Ma come avrebbero potuto guarirlo se quello che aveva non era una normale malattia?
Un maleficio, un orrendo maleficio perpetrato ai suoi danni, ecco cosa gli era capitato. La cosa che lo faceva più adirare non era la fattura in se, ma il fatto che a fargliela fosse stato un maguncolo senza arte ne parte.
Syrian tentò di sollevarsi dal trono sul quale lo avevano posto ma il solo movimento di distensione dell’arto quasi lo fece svenire dal dolore.
Sarebbe morto. A breve era certo che quelle venatura nere che partivano dai piedi si sarebbero diramate in tutto il corpo raggiungendo infine il cuore.
Aveva dedicato la vita, fin da che ne aveva memoria, ad allenarsi e a diventare sempre più forte per poter combattere il male che da sempre minacciava di invadere la sua amata terra.
Sacrifici, sudore, sangue e dolore, tutto questo sarebbe andato perduto nel giro di poche ore, strappato via per mano di un mago di quart’ordine che cercava solo di farsi bello agli occhi del Signore delle Ombre.
Osservò la Spada di Luce poggiata al fianco del trono.
Ormai non poteva più rimandare, la sua fine era vicina e doveva trovare un degno successore che continuasse la lotta contro l’oscurità.
Fissò con fatica, gli occhi annebbiati dagli spasimi, il fodero rosso, finemente intarsiato da lamine d’oro.
Non avrebbe mai creduto di dovere scegliere il proprio erede così presto. Non pensava che sarebbe morto così giovane e con ancora così tante battaglie da dover combattere.
Purtroppo la realtà era quella e doveva sbrigarsi a passare le consegne della spada, se fosse morto prima di adempiere quel compito, la Spada di Luce non sarebbe più stata utilizzabile da nessuno e quella era l’unica arma che poteva fendere il male.
Sospirò rassegnato ma comunque già conscio di chi avrebbe scelto come successore.
“Trestor” bisbigliò in un sospiro sofferto, richiamando a sé uno dei cavalieri che gli stavano dinnanzi.
Il suo braccio destro, il suo fedele e prode compagno d’armi, il suo più grande amico Trestor, sarebbe stato lui ad ereditare l’onere e l’onore di difendere il regno.
“Maestà” disse con voce piena un uomo alto dai capelli neri e lo sguardo scuro. Si avvicinò al principe che, sofferente, cercava di fissarlo negli occhi e si inginocchiò di fronte a lui chinando il capo in attesa.
“Tu sei il prescelto, ora che sto morendo, ho bisogno di un successore che porti avanti la nostra lotta. Accetterai?” chiese Syrian facendo un enorme sforzo di volontà.
“Ma…” tentò l’altro ma venne subito fermato da una mano sollevata del suo principe.
“Ti prego Trestor! No perdiamoci in inutili chiacchere, il mio tempo sta per finire” disse con quanta più risolutezza poteva imporre alla voce, poi con un tono fraterno aggiunse “Trestor, amico mio, tu sei l’unico che possa usare la Spada di Luce, accetta, fallo in nome del legame che ci unisce”
L’uomo chinò il capo, stava per rispondere favorevolmente quando la grande porta del salone si spalancò di colpo, sorprendendo tutti gli astanti.
Tutti i cavalieri si voltarono verso il nuovo venuto e fissarono la figura alta e magra che attraversava il salone con passo risoluto.
Trestor si sollevò di scatto infastidito dall’interruzione e quando capì di chi si trattava ringhiò rabbioso.
“Cuoco, cosa diavolo vuoi? Il tuo posto è nella cucina. Noi qui stiamo discutendo del futuro del regno”
Ma Alamir no lo ascoltò neppure. Con due falcate veloci superò il cavaliere e arrivò fin davanti al principe. Syrian lo scrutò perplesso, chiedendosi cosa volesse quello strano personaggio da lui. Era giunto al suo castello un anno addietro, quando lui un giorno lo aveva salvato da un gruppo di briganti che lo volevano derubare e schiavizzare.
Alamir era un uomo silenzioso e misterioso, però quando si era ripreso dalle ferite aveva insistito per diventare un servitore di Syrian.
Aveva detto che il principe lo aveva salvato e che lui si sarebbe adoperato per fare altrettanto. Quando Syrian aveva acconsentito a tenerlo con sé e gli aveva domandato cosa sapesse fare, Alamir aveva risposto che avrebbe cucinato tutti i giorni per lui e per il suo esercito.
Syrian era rimasto sorpreso, perché a prima vista quello strano personaggio non assomigliava affatto ad un cuoco, però aveva ugualmente acconsentito.
Da quel momento Alamir era divenuto il cuoco di corte ufficiale e seguiva Syrian anche durante le lunghe missioni in giro per il regno.
I piatti di Alamir erano sempre magnifici, riusciva a cucinare prelibatezze anche in momenti difficili o quando il cibo scarseggiava.
Tutto questo però non spiegava cosa ci facesse nel salone del trono.
“Alamir” sussurrò Syrian ormai allo stremo.
“Maestà” disse il cuoco senza però inchinarsi o abbassare lo sguardo, sistemandosi meglio sul naso gli occhiali da vista.
“Alamir, il mio tempo è scaduto, per favore lascia che io estingua il mio dovere e che poi me ne vada in pace” farfugliò il principe cercando di afferrare la Spada di Luce per attuare il passaggio di consegne.
“Siete così ansioso di morire?” chiese Alamir con un tono ironico nella voce.
Syrian sgranò gli occhi per tanta mancanza di rispetto ma poi troppo stanco si limitò a muovere la mano debolmente come se lo volesse scacciare.
Alamir gli afferrò il polso trattenendolo tra le sue mani. Con sguardo fissò negli occhi del principe si limitò a sentire attraverso le vene del polso i battiti del cuore.
Erano deboli ed affaticati Syrian stava soffrendo molto, molto più di quanto facesse vedere agli astanti.
Fu in quel momento che i sensi di Alamir si rizzarono e percepì dietro di sé una figura possente che si scagliava contro di lui e contro il principe.
Il cuoco sollevò senza fatica Syrian tra le braccia e con un balzo scattò di lato evitando il fendente della spada di Trestor.
“Lo sapevo che eri tu il traditore” si limitò a dire Alamir fissando Trestor negli occhi.


CAP2

Il guerriero sorrise sbieco facendo roteare la spada che teneva stretta in pugno.
“Come mi hai scoperto? Tu sei solo un misero cuoco” ruggì furioso Trestor mentre cercava il punto giusto per sferrare un nuovo attacco.
“Io sono molto più di un semplice cuoco e te ne accorgerai a tue spese” sbottò Alamir infastidito.
Syrian era ormai esausto. Se fosse stato un poco più in forze avrebbe ordinato ad Alamir di metterlo a terra, di non permettersi di tenerlo in braccio come se fosse una ragazzina indifesa che non sapeva difendersi. Se fosse stato un po’ più in forze si sarebbe messo ad indagare sul comportamento di Trestor, non poteva essere un traditore.
Il suo più grande ed unico amico e confidente aveva cercato di ucciderlo! Perché?
Se fosse stato più in forze avrebbe sistemato tutta quella situazione apparentemente assurda, così come faceva sempre…Purtroppo stava morendo e il dolore che provava in quel momento quasi gli impediva di respirare.
Perciò non poté fare nulla se non accasciare il capo sulla spalla di Aramir e poi soffiare una debole domanda in direzione del suo compagno di battaglia:
“Perché?”
“Perché?” ripeté di rimando il cavaliere con tono strafottente “Semplicemente perché se ne è presentata l’occasione” spiegò con cattiveria, con l’intento di ferire con quelle parole il principe.
Syrian sgranò gli occhi sotto shock per quella dichiarazione così semplice e così banale.
L’uomo che aveva per così tanti anni considerato come un fratello, ora gli stava dicendo che tutto ciò in cui aveva creduto erano solo menzogne.
Forse fu il colpo nell’animo dato da quella notizia o semplicemente il dolore nel fisico già provato, ma Syrian si accasciò privo di sensi tra le braccia del suo fidato cuoco.
Alamir barcollò leggermente sentendo il corpo del principe che si adagiava inanimato addosso e a lui e Trestan colse l’occasione per attaccare nuovamente i due.
Tutti i presenti credettero che fosse la fine. Che il loro amato e valoroso principe sarebbe perito ingloriosamente per mano di un traditore ma la situazione prese una piega inaspettata.
Alamir spiccò un salto e rimase sospeso sopra le teste dei presenti.
Levitando a più di due metri d’altezza, stringendo il corpo svenuto di Syrian tra le braccia.
“Chi sei tu?” ringhiò Trestan sorpreso, adirato e spaventato.
“Non lo immagini?”
“Sei un mago” esclamò sorpreso il cavaliere come se fosse stato colpito da un’illuminazione improvvisa.
Alamir sorrise di un sorriso tetro e vendicativo.
“Si, lo sono! E tu sei nei guai, soprattutto perché io non sono un mago di quart’ordine come lo era quel sicario che hai ingaggiato per uccidere il tuo principe…Io, purtroppo per te, sono molto più potente”
Così dicendo gli occhi si tinsero completamente di nero e intorno a Trestan spuntarono delle fiamme dello stesso colore che lo avvolsero fin sopra il capo.
L’uomo urlò di dolore mentre la pelle gli si staccava a brandelli per poi rigenerarsi e bruciarsi nuovamente in un ciclo continuo e apparentemente infinito.
Alamir rimase a fissare quello spettacolo per alcuni istanti senza la minima intenzione di arrestare quella tortura inumana.
“Il fuoco eterno è una delle magie di vendetta che preferisco in assoluto” disse con la soddisfazione negli occhi, risistemandosi con eleganza gli occhiali da vista che gli erano scesi sul naso.
“Sai Trestan… Potrei andare avanti per ore, per giorni, addirittura per anni senza mai darti un secondo di tregua”
Trestan urlava senza posa, contorcendosi in quel fuoco nero inestinguibile che gli bruciava in corpo fin nelle viscere. Pregava ed invocava pietà piangendo lacrime che evaporavano prima di vedere la luce.
Alamir continuò per alcuni minuti, sotto lo sguardo sconvolto ed impotente di tutti i cavalieri, infine il fuoco, così come era comparso, si estinse.
“Ringrazia il cielo che ora ho di meglio da fare che non giocare con te. Devo rimediare al maleficio che hai fatto fare al principe” poi si volse verso i cavalieri e intimò “Arrestatelo e chiudetelo in carcere. Quando il principe si sarà ripreso deciderà cosa farne”
Alcuni uomini si affrettarono subito ad eseguire l’ordine, ancora spaventati e terrorizzati per quello che era appena accaduto.
Sollevarono il corpo accasciato e martoriato di Trestan, trascinandolo fuori dalla sala del trono.
Alamir osservò la scena e poi rivolse lo sguardo al corpo svenuto che ancora stringeva a se. Con gentilezza fece scorrere una mano sul volto sudato di Syrian scostandogli una ciocca di capelli neri e sentendone al tempo stesso la temperatura.
Aveva la febbre e il respiro era affannoso, doveva sbrigarsi altrimenti neppure tutta la magia che possedeva sarebbe mai bastata per salvarlo da una morte piena di dolore.
Scese lentamente dall’alto e atterrò sul pavimento di marmo del salone, stava per voltarsi e andarsene quando una lama di spada gli sfiorò il collo.
Alamir sollevò un sopracciglio sorpreso ed anche infastidito.
Dall’altra parte della spada stava un cavaliere.
Non uno dei comandanti, semplicemente una ragazzetto giovane e neppure troppo forte che lo fissava con uno sguardo serio.
“Non ho tempo da perdere ragazzino! Non farmi arrabbiare, hai visto di cosa sono capace”
L’altro per tutta risposta annuì affermativo.
“Si ho visto di cosa siete capace mago Alamir, se questo poi è veramente il vostro nome. Però ho giurato eterna fedeltà al principe Syrian e non vi permetterò di portarlo via senza combatter per difenderlo” rispose risoluto.
Non un tremito nella voce, non un’esitazione nel dire quelle parole.
Alamir lo squadrò positivamente stupito, quella del ragazzo era una follia, sapevano entrambi che, se solo il mago lo avesse voluto, avrebbe potuto uccidere quel giovane cavaliere senza fatica, però il coraggio e la dedizione che stava dimostrando erano impressionanti.
“Vogliamo entrambi la stessa cosa giovane cavaliere. Vogliamo che il principe guarisca. Hai la mia parola che farò tutto quanto in mio potere per salvargli la vita” rispose pacato Alamir.
Il ragazzo a quelle parole annuì e poi ritrasse la spada.
“So di non valere molto, ma se ci fosse qualcosa che posso fare per aiutare…” mormorò il ragazzo on un filo di voce.
Alamir sorrise e poi risoluto rispose.
“Sì, c’è una cosa che puoi fare, ed è anche una cosa molto importante. Il principe avrà bisogno di alcune settimane per riprendersi completamente. In queste due settimane tu devi proteggere il regno insieme agli altri cavalieri che gli sono ancora fedeli. Non sarà facile, perché nessuno di voi può maneggiare la Spada di Luce, però dovete tentare. Se fallirai, e le ombre riusciranno a vincere, saremo tutti condannati a morte certa”
Il cavaliere a quelle parole si mise sull’attenti, battendosi la mano contro il petto e facendo risuonare il ferro della sua armatura.
“Contate su di me mago Alamir” e così dicendo si volse richiamando tutti gli altri cavalieri per organizzarsi alla lotta.

Edited by NonnaPapera! - 18/12/2011, 18:06
 
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Killuale
view post Posted on 17/12/2011, 17:24




Nonna... sono rimasta a bocca aperta.
Cioè Trestor che tradisce il suo sovrano! NO! Non si fa u.u questa storia mi incuriosisce molto. Alamir che entra nella stanza è stato uno spettacolo. Il cuoco in realtà è un mago, ed anche potente! Forte.
Chissà nei prossimi capitoli cosa succederà... *curiosa* :3
 
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NonnaPapera!
view post Posted on 18/12/2011, 11:19




Grazie sono felice che ti piaccia, ho deciso di scriverla nello stile più classico ed aderente alle trame yaoi convenzionali perciò presto ci saranno nuovi sviluppi e alla fine l'ammmmmmore ( e il sesso *.*) trionferanno su ogni cosa XD
 
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2 replies since 17/12/2011, 11:38   34 views
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