Shards of Life, Partecipante alla challenge "I cinque minuti del martedì"

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view post Posted on 20/11/2012, 14:20
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Hermits United. We meet every 10 years and swap stories about caves. It's good fun. For a Hermit.

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Autrice: Temari (su EFP)

Titolo: #1 - Requiem Under the Moonlight
Fandom: Originale
Rating: PG
Genere: Slice of life, malinconico
Personaggi: Aaron Baker
Pairing(s): // (per ora)
Wordcount: (in 5 minuti) 122 [@fiumidiparole]
Warning: //
Note: prompt => Luna


«Ok, allora benvenuto nel complesso, Aaron.» Gli aveva detto il responsabile dell'edificio, passandogli le chiavi del suo appartamento con un sorriso e girando i tacchi per andarsene, prima di fermarsi di colpo ed aggiungere, «Ah! Dimenticavo, spero che la musica dopo la mezzanotte non ti dia fastidio...»

«...? Ma non è contro le regole?» Aveva chiesto Aaron, spiazzato.

«Sì, in teoria lo è, ma c'è una persona per cui facciamo un'eccezione—ogni martedì suona col suo violino... Quando lo sentirai, capirai anche tu il perché di questa piccola concessione.»

--
Si era trasferito un sabato pomeriggio, ed ora finalmente, seduto alla finestra che dava sul cortile interno, fissava la luna spendente in cielo con il suono di un violino stranamente malinconico e bellissimo a fargli da sottofondo.


Titolo: #2 - Not a Morning Person
Fandom: Originale
Rating: PG
Genere: Slice of life
Personaggi: Aaron Baker, Liam Sanders, Keith Heathcote
Pairing(s): // (per ora)
Wordcount: (in poco più di 5 minuti) 147 [@fiumidiparole]
Warning: //
Note: prompt => Semaforo


«Arrivederci, signor Sanders! Buona giornata!» Salutò Aaron, oltrepassando le porte automatiche ed agitando una mano sopra le spalle.

Il proprietario del complesso di appartamenti salutò di rimando, un sorriso condiscendente sulle labbra—quel ragazzo aveva un sacco di energia, così di prima mattina, non se ne vedevano più spesso. Pochi secondi dopo, l'uomo di mezza età sentì dei passi scendere la piccola rampa di scale che portava all'ingresso e, voltandosi, si trovò davanti una persona che era l'esatto contrario di Aaron.

«Chi si vede, buongiorno Keith.» Disse Liam Sanders, un pizzico di sarcasmo nella voce quando l'altro parve non sentirlo—camminava ad occhi chiusi quasi fosse un sonnambulo.

L'uomo non ricevette risposta, ma non ci diede molto peso, quel ragazzo era sempre così la mattina. «Ricordati di fermarti al semaforo!! Non vorrai attraversare col rosso e farti investire...!» Gli ricordò con un mezza risata mentre Keith proseguiva imperterrito senza dargli retta.
 
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NonnaPapera!
view post Posted on 20/11/2012, 18:49




Keith mi incuriosisce anche perchè mi pare un tipo con la testa tra le nuvole ( come me) perciò sono proprio curiosa di saperne di più su di lui ^^
 
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view post Posted on 20/11/2012, 20:31
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CITAZIONE (NonnaPapera! @ 20/11/2012, 18:49) 
Keith mi incuriosisce anche perchè mi pare un tipo con la testa tra le nuvole ( come me) perciò sono proprio curiosa di saperne di più su di lui ^^

Mi fa piacere che Keith ti incuriosisca, anche se probabilmente è Aaron quello più con la testa tra le nuvole... XD Però li sto ancora 'conoscendo' anche io, perciò staremo a vedere! :guru?:
Grazie del commento! :3
 
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view post Posted on 27/11/2012, 18:23
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Titolo: #3 - Serves You Right
Fandom: Originale
Rating: PG
Genere: Slice of life
Personaggi: Keith Heathcote
Pairing(s): //
Wordcount: (in 5 minuti) 149; (in totale) 319 [@fiumidiparole]
Disclaimer: @ Me
Warning: //
Note: prompt => Violino
Sfortunatamente non sono riuscita a restare entro il tempo limite... il prompt mi ha preso la mano. ^^



Messo piede nell'aula, schioccando la lingua contro il palato quando la porta in legno cigolò, Keith vide che le gradinate erano già occupate per tre quarti e notò anche che la gran parte delle persone si erano voltate a fissarlo con un misto di curiosità e - in alcuni casi - disgusto. Passando in rassegna i presenti, il ragazzo constatò che tutti i presenti erano più grandi di lui.

"Sicuramente pensano che abbia sbagliato aula..." Pensò, nascondendo un sogghigno dietro uno sbadiglio, facendosi strada verso il fondo e di conseguenza verso la cattedra.

Appoggiò la custodia del suo violino sul lungo tavolo di legno che costituiva un unico banco e si sedette, deciso a pensare ai fatti suoi fino all'inizio della lezione. «Ehi, ragazzino, questo è il corso avanzato.» Disse un uomo sui trent'anni, con un verso sdegnoso, «Farai meglio ad uscire adesso prima di fare una pessima figura.»

Keith lo ignorò.

Poco dopo arrivò il professore, che decise di ascoltare tutti i presenti per valutarne il livello. Keith fu il primo ad alzarsi, aprendo la custodia ed estraendo il violino; si fece strada fino al piano rialzato della cattedra, «Nessuno spartito?» gli chiese l'insegnate in tono sorpreso.

«Non ne ho bisogno.» Rispose Keith, spostando una ciocca di capelli neri dal lato del viso, prendendo posizione ed iniziando a suonare ad occhi chiusi—le mani non avevano alcuna incertezza nel muovere l'archetto e nel pizzicare le corde.

Quando terminò il pezzo, il professore, basito, non poté che battere le mani complimentandosi. «La Sonata del Diavolo [*], terzo movimento, di Tartini... Un'esecuzione a dir poco superba, uh, signor Heathcote. Cos'altro potevo aspettarmi da uno studente che ha terminato il corso di primo livello solo in un anno e mezzo...?»

Keith si limitò a rispondere con un piccolo inchino, tornando poi al suo posto, lanciando un sogghigno in direzione dell'uomo che gli aveva rivolto la parola poco prima e trovandolo a bocca aperta e con gli occhi fuori dalle orbite.



Note 2: [*] Sonata del Diavolo => www.youtube.com/watch?v=1MQWLBdwmx4
 
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NonnaPapera!
view post Posted on 27/11/2012, 18:27




Ummm sto ragazzino sarà anche dotato ma è un bel po' arrogante XD vediamo se poi si addolcirà nel trovare l'amore
 
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view post Posted on 4/12/2012, 19:12
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Titolo: #4 - Damsel(?) in Distress
Fandom: Originale
Rating: PG
Genere: Slice of life
Personaggi: Aaron Baker, Keith Heathcote
Pairing(s): //
Wordcount: (in circa 10 minuti) 170 [@fiumidiparole]
Disclaimer: @ Me
Warning: //
Note: prompt => Scala.


Guardando l'orologio mentre saliva le scale fino al terzo piano, Aaron notò che erano già le sette e mezza passate... Ma chi gliel'aveva fatto fare di dare il consenso per partecipare a quell'inutile lezione supplementare? Era stata una perdita di tempo, tanto più che non sopportava nemmeno il professore. La monotonia della voce di quel vecchio gli aveva pure fatto venire sonno, pensò sbadigliando generosamente.

Sospirò e scosse appena la testa. Aveva lo stomaco che brontolava, non vedeva l'ora di mettere qualcosa sotto i denti.

Aggiustando la tracolla della borsa, Aaron si bloccò appena prima di mettere piede sull'ultima rampa di scale—davanti a lui, steso in lungo sui gradini c'era qualcuno; una persona con corti capelli neri ed una giacca verde scuro addosso.

Riscuotendosi dallo stupore, Aaron corse al fianco della persona, la voltò e vide che si trattava di un ragazzo della sua età «Wah! È svenuto?!» sbottò Aaron, preoccupato. «Ehi, sei ferito da qualche parte...?» Chiese, scuotendo il ragazzo per le spalle delicatamente.

L'altro, ancora svenuto, borbottò solo «... Ci... bo...»

 
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_Koa_
view post Posted on 4/12/2012, 19:57




Ciao, Temari, allora... innanzitutto ti ringrazio per aver partecipato a questa challenge ogni martedì. Sembra poco, ma questa challenge ha avuto diverse false partenze (se posso chiamarle così) apprezzo molto quindi, il fatto che ci siano utenti volenterosi, disposti a paretecipare.
Partiamo quindi dall'inizio... con la prima storia:

Luna: Mi piace innanzitutto l'impostazione grafica, sembra cosa da poco, ma anche l'occhio vuole la sua parte ;) Mi piace quindi il fatto che tu abbia inserito anche un'immagine per corredare il tutto, anche se personalmente avrei scelto un carattere non interamente in grassetto.. ma è passabile la scelta perché si tratta di storie brevi. Quindi il lettore non si affatica eccessivamente nel leggerla. Mi piace anche molto come hai utilizzato il promt, hai deciso di scrivere di luna come luna e non darle una differente accezione. Scelta saggia nel tuo caso perché hai dato delle immagini che hanno quasi del poetico. Sarà, ma quando c'è di mezzo la musica o i musicisti, io ci vado a nozze... *___* bellissima quindi l'immagine di Aaron (a proposito lo adoro questo nome) che arriva in un nuovo palazzo e viene avvisato della presenza di un violinista che ha il permesso di suonare all'ora che vuole... Insomma per essere la prima storia e soprattutto la prima challenge te la sei cavata alla grande, complimenti.

Semaforo:Interessante, decisamente... il modo in cui hai gestito questa seconda challenge. Anche il promt l'hai inserito con tutto sommato, naturalezza, il che non è affatto una cosa semplice. Hai fatto una cosa che ho fatto anch'io spesso facendo questa challenge, ovvero inserire il promt alla fine, quasi desse un senso all'intera storia. In realtà abbiamo incontrato altri personaggi... La trama diventa sempre più interessante.

Violino: Davvero, questo promt sembrava calzare a pennello per la tua storia. Un bel colpo di fortuna, non c'è che dire! Beh qui conosciamo un po' meglio Keith, e lo facciamo attraverso una lezione avanzata di violino. Devo dire, ottima la scelta musicale e ben descritti i dialoghi. Keith mi sembra un ragazzo deciso, determinato e sicuro di sé. Per quel poco che ho letto mi sembra ben caratterizzato, vedremo in futuro... :)

Scale: Ed eccoci all'ultimo promt... interessante quest'ultimo. Mi è piaciuta inizialmente l'idea di alternate l'uno e l'altro personaggio. Ma questa volta c'è stato qualcosa di inaspettato ed Aaron si trova un bel ragazzo svenuto, mah... chi sarà?? Non vedo l'ora di scoprirlo.

Che dire? La valutazione generale è più che positiva, ho riscontrato alcuni errori, ma in generale usi piuttosto bene la grammatica e non fai gravi errori, il che scrivendo in soli cinque minuti non è cosa da poco, affatto! Così come la trama non è banale o scontata, si vede che sai alla perfezione come, cosa e quando scriverlo.

Alla prossima
_Koa_
 
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view post Posted on 11/12/2012, 17:35
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Titolo: #5 - Flying Textbooks
Fandom: Originale
Rating: G
Genere: Slice of life, humor
Personaggi: Aaron Baker, Keith Heathcote
Pairing(s): //
Wordcount: (in circa 10 minuti) 190 [@fiumidiparole]
Disclaimer: @ Me
Warning: //
Note: prompt => Filosofia.



«Nnnh...» Dopo quella che gli sembrò un'eternità, Keith aprì faticosamente gli occhi e, ancora troppo intontito, cercò di fare mente locale: l'ultima cosa che ricordava era un giramento di testa terribile, che l'aveva costretto ad appoggiarsi al muro mentre saliva le scale e poi... Nulla. Doveva essere svenuto, allora. Quella pareva la sola spiegazione.

Sbattendo le palpebre più volte, si accorse che non si trovava più sulla rampa di scale, bensì su un... Letto??

"Di chi? Come ci sono finito??" Pensò iniziando ad agitarsi—era stato rapito e segregato da un maniaco?!

All'improvviso, la porta della stanza si aprì piano e un cono di luce si fece strada all'interno, accompagnato da una figura in ombra, che si bloccò sulla soglia nel vederlo seduto e sveglio. «Ah, ero proprio venuto a chiamarti!" Disse una voce allegra.

Preso dal panico, Keith allungò una mano alla cieca ed afferrò il primo oggetto che gli capitò sotto mano, lanciandolo contro l'estraneo con tutte le sue forze. «Stammi lontano!!» Gridò.

«Gah!» Urlò di rimando il suo rapitore, scansando l'arma improvvisata: un volume piuttosto spesso. «Ehi! Attento con quello...! Volevi uccidermi?!» Fece una pausa, prima di aggiungere, «È un ottimo sonnifero, quel libro di filosofia!!»

 
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view post Posted on 18/12/2012, 16:16
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Titolo: #6 - Could Have Fooled Me
Fandom: Originale
Rating: G
Genere: Slice of life, humor
Personaggi: Aaron Baker, Keith Heathcote
Pairing(s): //
Wordcount: (in circa 10 minuti) 192 [@fiumidiparole]
Disclaimer: @ Me
Warning: //
Note: prompt => Suicidio.



«Quindi... Fammi capire...» Disse Aaron, mentre addentava un pezzo di pizza fumante alla salsiccia e peperoni ed osservava il ragazzo - Keith; Aaron era riuscito a convincerlo a dirgli il suo nome, dopo che quest'ultimo l'aveva quasi centrato col libro - che aveva raccattato sulle scale fare altrettanto, con una foga che non si sarebbe aspettato e senza quasi prendersi il tempo per mandare giù. «Eri così impegnato a studiare che ti sei dimenticato di pranzare o di mangiare qualsiasi cosa durante tutto il giorno

Keith, seduto di fronte a lui, lo fissò da sopra il bicchiere di birra con occhi indifferenti e alzò una spalla con noncuranza, «Sì, in sostanza è andata così... Non è la prima volta che succede.» rispose prima di riprendere a mangiare—si era fatto fuori quasi due pizze e mezzo da solo.

Aaron non avrebbe mai detto, dall'aspetto dell'altro, che fosse il tipo da mangiare così tanto; di quel passo avrebbe dovuto preparare dei popcorn per riempirsi lo stomaco... «Cioè... Rischi di morire di fame ogni volta?!» Sbottò scioccato, «Cos'è, un tentativo ripetuto di suicidio?!»

«Non essere idiota, non ho alcuna intenzione di morire.»

«Ah, be', non l'avrei mai detto...!»
 
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_Koa_
view post Posted on 18/12/2012, 20:10




Ciao, ti lascio questa recensione in anticipo di due settimane rispetto al previsto, ma andando in vacanza per le prossime due settimane, mi pareva giusto salutarti tutte con una recensione, anche per farvi gli auguri di Natale, sperando che l'8 ritorniate tutte a partecipare a questa challenge.

Ma veniamo al sodo, Filosofia: Cioè ammetto che mi sono fatta due risate a leggere questo promt... Keith è un po' paranoico? Ma giusto un tantino... divertente comunque quando si sveglia e crede di essere stato rapito da un maniaco, perché ovviamente è la prima cosa che pensa uno appena sveglio... molto, molto divertente! Così come lo è tutto l'andamento della storia, che nel finale ha diciamo l'apice, in cui introduci anche il librone di filosofia... Mi è piaciuto molto, davvero! Lo stile è molto scorrevole e la trama generale sembra davvero molto naturale, bava.

Per quel che riguarda suicidio, invece, hai trattato l'argomento con leggerezza e io l'ho apprezzato davvero molto. Trovo che sia una parola molto difficile da usare, soprattutto per il tono che si vuole mantere in una storia. Non so perché ma questo promt mi sa un po' di genialata avuta sul momento, della serie... suicidio, che cazzo di promt... XD... ehi, idea! E così l'hai usato in questa maniera, davvero molto divertente! Per venire ad Aaron e Keith, beh mi sanno già di bellissimi insieme... e il loro modo di comunicare, nonostante praticamente non si conoscano, è così semplice e naturale da far quasi tenerezza. Insomma continua questa challenge, ti prego, perché sti due mi sanno di far scintille.

Bellissima storia, complimenti.
Alla prossima
_Koa_
 
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view post Posted on 19/12/2012, 11:20
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Ciao! :D

Filosofia: Sì, in effetti ho avuto non poca difficoltà a farmi venire un'idea su come utilizzare questo prompt, infatti è alla fine haha!! Quindi sono contenta che la scena abbia fatto ridere - ho riso anche io nel rileggerla - :3 Già, Keith è un tantino paranoico a pensare subito ad un maniaco, povero Aaron!
Non ti nascondo che sono curiosa io per prima di vedere dove andrà a parare questa storia, considerato che va avanti di prompt in prompt senza che ci pensi su durante tutta la settimana fra uno e l'altro (perché se lo facessi, mi verrebbe voglia di scrivere cose in più XD), ma che il tutto mantenga una fluidità mi fa davvero piacere!

Suicidio: Paradossalmente questa parola è stata più facile della precedente; è vero che appena l'ho letta ho pensato "ma che caz--?? Deprimente!", ma l'idea su come usarla mi è venuta quasi subito... e l'ho voluta buttare sul ridere perché altrimenti sarebbe stata fuori luogo nella storia (e non volevo scrivere qualcosa di triste). ^^ Ah, finalmente interagiscono un po' insieme in maniera 'seria' e chissà che da qui in poi ci si avvii verso la componente slash, altrimenti che ci faccio in questa challenge?? LOL

Ho assolutamente intenzione di continuare! :3
Sono davvero contenta che la storia ti piaccia! Grazie mille dei complimenti e della recensione!!
Buon Natale e buone feste anche a te!
Temari
 
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view post Posted on 8/1/2013, 13:40
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Titolo: #7 - Magnet
Fandom: Originale
Rating: G
Genere: Slice of life, introspettivo
Personaggi: Aaron Baker, Keith Heathcote
Pairing(s): pre-Aaron/Keith
Wordcount: (in circa 7 minuti) 206 [@fiumidiparole]
Disclaimer: @ Me
Warning: //
Note: prompt => Saggio.


"Che ci faccio, esattamente, ancora qui?"

Quella era la domanda che, da non meno di due minuti, continuava a riecheggiare nella mente di Keith; ed erano altrettanti minuti che se ne stava in piedi davanti alla porta dell'appartamento di Aaron Baker, con il pugno alzato come se fosse sul punto di bussare ma senza farlo effettivamente.

Era stato stupido. Per nulla saggio—che fine aveva fatto la sua razionalità?

Erano passate due settimane dall'incidente che l'aveva visto svenire sulle scale e risvegliarsi nel letto di uno sconosciuto. Il ragazzo che l'aveva trovato, dopo avergli offerto una pizza, gli aveva detto che era il benvenuto a tornare per mangiare qualcosa insieme— «Piuttosto che tornare a casa e trovarti di nuovo svenuto sui gradini...!» quelle erano state le parole del biondo ventitreenne.

Il sorriso e l'atteggiamento amichevole che Aaron gli aveva rivolto, in qualche modo, avevano fatto sì che Keith avesse accettato l'invito quasi inconsciamente.

Non era stato affatto saggio, da parte sua... Forse era solo stata una debolezza momentanea derivata dallo stomaco pieno che gli aveva giocato un brutto scherzo.

E allora perché era ormai la quinta volta che si presentava davanti a quella porta...?

E perché diavolo si ritrovava a sorridere nel sentire la voce dell'altro steccare orribilmente mentre cantava, dall'altra parte della porta??
 
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view post Posted on 15/1/2013, 16:16
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Titolo: #8 - Still Crossroads
Fandom: Originale
Rating: PG
Genere: Slice of life
Personaggi: Aaron Baker, Keith Heathcote
Pairing(s): pre-Aaron/Keith
Wordcount: (in circa 15 minuti) 302 [@fiumidiparole]
Disclaimer: @ Me
Warning: //
Note: prompt => Organizzare.



Sentendo bussare alla porta, Aaron terminò velocemente di apparecchiare il tavolo e andò ad aprire. «Keith!» Disse, con un sorriso, facendosi da parte per lasciar entrare il ragazzo più grande, «Ho appena finito di preparare tutto—ho ordinato del cinese, va bene, vero?»

«Eh? Ah, sì... Perfetto.» Rispose Keith, spostando lo sguardo da una parte e dall'altra, senza però posarlo direttamente sul ventitreenne.

«Bene, allora, vogliamo mangiare?» Aaron prese due bottiglie di birra dal frigo e le posò in tavola, prima di sedersi. Sentendo il peso degli occhi verdi dell'altro su di sé, Keith sembrò riscuotersi e si affrettò a seguire l'esempio del padrone di casa.

-x-



«Senti, Keith...» Aaron, seduto al tavolo della cucina - sparecchiato dopo aver finito di cenare - era intento a guardare il suo ospite dargli le spalle mentre lavava i piatti. «Non sei costretto a mettere a posto, sai.»

Il venticinquenne sbuffò appena «Non lo faccio perché sono costretto: mi sembra il minimo che possa fare.» rispose, scrollando le spalle e prendendo un altro piatto insaponato dal lavello. «Non sono forse io quello che si impone, qui?»

Aaron non poté fare a meno di ridacchiare al pensiero che Keith si sentisse in colpa a presentarsi a casa sua per mangiare: era stata una sua proposta, in fondo, che motivo aveva l'altro di sentirsi colpevole? «Se mi desse fastidio averti intorno, non ti avrei invitato, non credi?» L'altro non rispose e il silenzio calò nella stanza - solo con la TV che faceva da sottofondo -.

Il biondo ventitreenne riprese il suo casuale scrutinio, la testa poggiata al palmo della mano, e l'unica cosa che gli passava per la testa in quel momento era che non gli sarebbe dispiaciuto conoscere meglio Keith... «Ehi.» Disse, attirando l'attenzione dell'altro e quando fu sicuro di averla, continuò «Sei libero uno di questi giorni...?»

«Perché?»

«Potremmo andare a fare un giro.»
 
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view post Posted on 22/1/2013, 21:08
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Titolo: #9 - His Personal Cure
Fandom: Originale
Rating: PG
Genere: Slice of life, introspettivo
Personaggi: Keith Heathcote
Pairing(s): pre-Aaron/Keith
Wordcount: (in circa 15 minuti) 234 [@fiumidiparole]
Disclaimer: @ Me
Warning: //
Note: prompt => Traccia.



«Hah...» Richiudendosi la porta alle spalle, Keith ci si appoggiò con tutto il peso, gli occhi serrati al punto da vedere puntini bianchi dietro le palpebre e il cuore che batteva in petto. «Idiota. Idiota, idiota!» Borbottò a denti stretti, «Che bisogno c'era di scappare a quel modo...?!»

Non poteva credere di aver reagito così scortesemente alla domanda di Aaron—l'aveva colto alla sprovvista, vero, ma gli aveva solo chiesto se aveva voglia di andare a fare un giro con lui uno di quei giorni! Eppure era arrossito di botto ed aveva quasi rotto un bicchiere, prima di rispondere con un «N-non so, ti so dire... Ora è meglio che vada...» che gli era uscito roco e forzato, e fuggire di corsa.

"No. Così non va..." Pensò Keith, dopo cinque minuti passati immobile nell'ingresso e senza un segno che i suoi nervi si sarebbero calmati a breve. C'era solo un modo per far sparire ogni traccia di agitazione—staccandosi infine dalla porta, il venticinquenne si diresse in camera a grandi passi ed una volta lì, prese il suo violino dalla custodia ed uno spartito a caso; tornato in salotto, preparò il leggio in acciaio placcato di nero e prese posizione.

Il solo contatto del legno con le dita ed il viso lo calmò visibilmente e, una volta che le note iniziarono a vorticargli intorno come una coltre protettiva, finalmente Keith riuscì a pensare di nuovo chiaramente. "... Dovrei accettare l'invito..."
 
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view post Posted on 29/1/2013, 13:49
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Titolo: #10 - Nightly Heartbeat
Fandom: Originale
Rating: PG
Genere: Slice of life, introspettivo
Personaggi: Aaron Baker
Pairing(s): pre-Aaron/Keith
Wordcount: (in circa 10 minuti) 169 [@fiumidiparole]
Disclaimer: @ Me
Warning: Emoctions da sms :asd:
Note: prompt => Notte.


Era l'una passata di notte quando sentì vibrare il cellulare.

Non era andato a letto da molto, quindi il suono soffocato dal cuscino lo svegliò subito e, chiedendosi chi potesse essere, Aaron afferrò il telefono. - Mi dispiace di essere andato via a quel modo... Avevo da fare (brani da ripassare per le lezioni, eccetera). Se l'invito vale ancora, venerdì sono libero. -

Era un messaggio di Keith, vide, e si ritrovò a sorridere istintivamente, «Pfft, avrebbe anche potuto scrivermi domani.» mormorò tra sé e sé, ma il fatto che l'altro si sentisse in colpa per averlo lasciato lì, interdetto, dopo cena gli fece piacere... Non voleva forse dire che al venticinquenne in fondo importava di lui?

Aveva una chance, allora!

- Hey. Figurati, non c'è bisogno che ti scusi; ti ho sentito, sai, che suonavi, intendo—davvero un brano stupendo! =D E per l'invito, certo che è ancora valido! Perfetto, venerdì allora! =3 Buona notte, Keith! - Rispose, riponendo il cellulare al suo posto e chiudendo gli occhi con il battito leggermente accelerato.
 
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