Compleanno con la Forza, fluff, erotico, comico

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 21/5/2013, 12:22
Avatar


Group:
OCY Fan
Posts:
8,412
Location:
Da Pinguinolandia

Status:


Autore: kymyit
Titolo: Compleanno con la Forza
Rating: Rosso
Genere: fluff, erotico, comico
Avvertimenti: slash, one shot, bondage e sex toy
Note: E' una storia un po' (tanto stupida) preparatevi. Io non conosco Star Wars se non dalle cose più famose e dai soliti cliché comici, perciò se ho scritto cose incongruenti, pardon. E riguardo alla faccenda del "limited edition", beh, non so come siano messi e cosa possa rendere delle "semplici" spade laser una limite






Compleanno con la Forza





Mark era un tipo dalle mille sorprese.
Anche se ti diceva chiaramente che stava tramando qualcosa, ad opera compiuta finivi per restare comunque a bocca aperta.
-Esco a comprarti il regalo di compleanno.- gli aveva detto, papale papale, lasciando l’appartamento.
Quando se lo trovò davanti vestito da Darth Vader con tanto di effetto “respiro affannato”, Alan pensò che alla sua fantasia non ci fossero limiti.
E neppure al suo conto in banca, a quanto pare.
-Buon compleanno… giovane Jedi…- disse -Posso entrare… o vuoi stare ad allagare il pianerottolo?-
Alan si ritrasse immediatamente, domandandosi se, nella sorpresa, non avesse iniziato davvero a sbavare. Mark entrò in casa e poggiò un lungo pacco sul tavolo del soggiorno.
-Dai, aprilo.- fece poi, liberando i riccioli rossi dal casco e sogghignando.
Obbedì e scartò il regalo, con una mezza idea di cosa potesse esserci dentro.
-Mark, non dovevi!- esclamò felice quando la vide, non riuscendo proprio a contenere un urletto eccitato.
L’ultima, meravigliosa, Limited Edition! La spada di Luke Skywalker! S’illuminava! Faceva persino il rumore! Ed era pesante, non un giocattolo per bambini! Impugnandola poteva quasi sentirne la potenza!
Certo, fosse stata vera l’avrebbe avvertita per certo, ma considerando che era finta e gli trasmetteva tale sensazione di potere, cavolo era un pezzo da museo!
Il suo cuore batteva all’impazzata, i neuroni del suo cervello dovevano essere deceduti per la troppa felicità e… beh… non era molto dignitoso, ma saltò addosso al suo ragazzo abbracciandolo.
-Grazie, grazie, grazie!!- urlò stritolandolo con gambe e braccia.
-Figurati, per così poco.- fece Mark ricambiato lo stritolamento per un po’.
Saltellò, rise con lui, abbracciò il suo piccolo koala maniaco di Star Wars e lo sbaciucchiò. Dalla porta aperta i vicini potevano chiaramente vedere chi era a fare tutto quel casino e solo dopo quando un colpo di tosse li avvertì che stavano dando spettacolo più del dovuto, i due tornarono con i piedi per terra.
-Scusi signor Lawrence… -fece Mark ridendo imbarazzato mentre chiudeva la porta in faccia ai vicini pettegoli e al portiere.
-Che figura… - rise Alan.
-Aha… - fece il rosso rimettendosi l’elmo. -Ora… giovane Jedi… seguimi nel lato oscuro… dove c’è un biscotto che ti attende… -
Alan si batté la mano sulla fronte.
-Maaaaark, ma perché devi rovinare tutto così?-
-Giudica dopo che avrai ricevuto il mio secondo regalo.- rispose lui incrociando le braccia al petto.
-Ovviamente.- rispose lui, malizioso, camminando verso di lui con la precisa intenzione di scartare per bene il signor Darth Vader dal suo oscuro vestiario. Si accorse però di un pacchetto più piccolo sul tavolo, avvolto con carta diversa dalla spada laser.
-Un altro regalo?-
-Ben tre, esatto.- rispose il rosso, molto compiaciuto della sua inventiva per quell’anno.
-Un giorno tuo padre ti taglierà le spese… - commentò il biondo, in un certo senso commosso per quanto l’altro si premurasse di fargli trascorrere quel giorno “non poi così importante” nel migliore dei modi.
Lui non festeggiava il suo compleanno con altre persone da molto tempo, preferiva farsi regali da solo e non aspettarsi nulla, ma poi Mark era entrato nella sua vita e aveva stravolto quella sua regola solitaria.
-Mio padre non può tagliarmi le spese perché sono soldi regolarmente guadagnati.-
-Aspetta, questo è il bollino del sexy shop?-
Alan non rimase sconvolto per la cosa, perché poteva, doveva, aspettarselo. Piuttosto era preoccupato di cosa ci fosse nel pacco perché l’inventiva del suo amato era leggendaria, ma non meno pericolosa.
A riprova di ciò, quando scartò il tutto e vide la scatola, quasi cadde a terra, senza sapere bene come reagire.
-Un vibratore?-
-Un vibratore laser, Limited Edition anche questo.- annuì Mark, con fare convinto e deciso -Al lato oscuro non ci facciamo mancare nulla, vuoi provare?-
Non sapeva davvero che dire.
-Beh… ehm… e se ci limitassimo al biscotto?-
Quello alzò gli occhi al cielo, come a cercare supporto dall’alto.
-Non fare storie, giovane Jedi.- lo afferrò per il polso e lo trascinò nella stanza da letto. Alan era ancora esitante. Era imbarazzato, lui era sempre così timidino quando si trattava di uscire dalle solite due posizioni. Ecco perché per dare un po’ di brio alle loro notti in bianco, Mark doveva dar spesso sfoggio delle sue innate doti persuasorie.
Lo abbracciò alle spalle e prese a sussurrargli paroline dolci all’orecchio, accompagnate da altrettante sensuali provocazioni. Il biondo era oltremodo imbarazzato, però, cavolo, l’idea di una trasposizione erotica di Star Wars lo intrigava.
-Uhm… ok… -sussurrò -Ma prima… la doccia… -
-Tutto quello che vuoi.- gli soffiò il compagno in quel suo modo così eccitante da stordirlo.
E in quattro e quattr’otto si ritrovò lavato e steso sul letto, addirittura ammanettato e preparato a dovere.
-Certo che al lato oscuro avete gusti così pacchiani… - sospirò accaldato scuotendo le manette pelose (rosa fra l’altro).
-Che ci vuoi fare, giovane Jedi… solo perché siamo al lato oscuro… non vuol dire che non… sappiamo divertirci… - ribatté il provetto Darth Vader, oltremodo preso dal tentativo di capire da che parte si accendesse quel maledetto vibratore, perché, evidentemente, chi l’aveva progettato aveva pensato alla resa artistica ma non alla comodità di far trovare subito il dannato pulsante di accensione.
-Posso avvertirne… la Forza… - esclamò poi vittorioso quando riuscì a trovarlo.
Solo il rumore non prometteva nulla di buono, perciò, Alan si ritrasse, intimorito.
-Asp… - balbettò mentre il ragazzo, anzi, il malefico Darth Vader, penetrava le sue giovani carni con la sua temibile nuova arma laser. Ovviamente rossa e luminosa.
Alan gemette, infastidito per l’intrusione, ma aprì le gambe per facilitarne l’accesso il più possibile. Si morse le labbra, mentre le sue carni vibravano, e la punta del vibratore gli premeva contro la prostata.
Darth Vader gli prese i capezzoli fra le dita, stuzzicandoli, torturandoli e gustandosi la vista dell’accaldato “giovane Jedi” che si contorceva ammanettato al letto, stringendo le gambe, inarcando un poco la schiena, rosso in volto per il piacere e per l’imbarazzo.
Quella visione fece nascere in lui il desiderio di prolungarne la durata.
Lo rivoltò sulla pancia, tenendolo in grembo come si fa coi bambini monelli e Alan credette di star per ricevere delle pacche non gradite dal paparino di Luke Skywalker.
-No, Mark… - protestò, mentre quello, invece, spingeva il vibratore un po’ più a fondo, lo estraeva e di nuovo lo spingeva in lui.
-Maaaark… - continuava a gemere Alan.
-Ti piace, giovane Jedi?- domandò premendo nuovamente l’oggetto contro la sua prostata. Alan sentì una scossa di piacere fortissima e riuscì ad emettere un solo, acuto gemito. Mark, allora, cogliendo la palla al balzo, eccitato da quella reazione e dal sentire il sesso del ragazzo indurirsi velocemente contro i suoi pantaloni, ripetè il gesto. Non una, non due, più volte, alternando le penetrazioni allo stringere delle natiche del compagno. Alan si contorceva, ma non protestava più, il volto arrossato e la voce rotta dai gemiti, gli occhi liquidi di piacere. Tutto il suo corpo era in fiamme, vibrava, scosso da rapidi e insistenti tocchi. Fra Mark e quel maledetto affare, non aveva idea di chi stesse facendo più “danno”.
Si spinse contro le mani del rosso, per cercare un’ennesima penetrazione e quello sentì il sesso venirgli duro alla vista di tutto quel ben di Dio.
Voleva assolutamente entrare in lui, eppure desiderava vederlo ancora annaspare, irrigidirsi, aggrapparsi a lui, strusciare contro i suoi abiti in preda al piacere che non gli stava dando neppure tanto direttamente. Era come se la sua sola vista gli causasse un orgasmo continuo.
Lo liberò delle manette e quello si aggrappò alle sue spalle larghe con forza.
-Non si diceva di quel biscotto?- ansimò con voce tremante.
-Un po’… di pazienza… giovane Jedi… e adesso levami il casco che mi sta soffocando.-
Obbedì con un risolino e lo gettò sul letto.
Si baciarono, stretti l’uno nelle braccia dell’altro. Il vibratore premeva contro l’inguine del rosso, e tra quello e il contatto col bacino di Alan, il suo sesso era già divenuto duro e dolorante, al limite della sopportazione.
-Alan… - biascicò stringendolo a se per un’improvvisa ondata di piacere. -Alan… credo che il regalo te lo sia goduto, che dici?-
Il biondo sorrise maliziosamente e gli mordicchiò l’orecchio.
-Ma voglio godermi anche l’altro regalo… - gli sussurrò, per poi strusciarsi contro di lui, provocatorio, causandogli altre scariche di dolorosa goduria.
-Oh bene, adesso fare il Jedi ti ha fatto diventare disinibito... - sospirò teatralmente -Lasciami almeno svestire… - biascicò tentando di slacciarsi la cintura. Le mani affusolate di Alan si premurarono di aiutarlo a sbarazzarsi del costume, per poi riprendere a torturarlo.
Doveva tentare la via del Jedi più spesso se l’effetto era quello, si disse.
Confuso da quei tocchi, dallo strusciare del corpo minuto di Alan contro il suo basso ventre, dal vibrare delle sue carni, Mark non oppose molta resistenza quando il compagno lo ammanettò a sua volta. Però, vederlo così: felice, divertito, appassionato… ci aveva visto giusto con quel regalo. Certo quando si era offerto in dono, non aveva considerato più di tanto l’eventualità che finisse a quel modo, ma, a quanto pareva, era giunto il momento.
Quasi gli veniva da commuoversi e piagnucolare come una mamma chioccia “Il mio bambino è diventato grande!”.
Aprì lentamente le gambe mostrando la propria intimità e il sesso duro ed eretto, gonfio di piacere; e con il volto arrossato gli sorrise dolcemente.
-Buon compleanno.-
 
Top
0 replies since 21/5/2013, 12:22   27 views
  Share