Slasher si nasce, scrittori di Slash si diventa!, Scadenza: 30 Aprile 2013

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_Koa_
view post Posted on 30/3/2013, 14:55




Slasher si nasce, scrittori di Slash si diventa!

30 Aprile 2013

Il forum Original Character Yaoi indice un altro contest di scrittura (contest che partecipa alla tessera punti). Questa volta si tratta di un "Flash contest", ovvero un contest di Flashfic che avrà la durata di un mese. In pratica cosa dovete fare? Scrivere un componimento che abbia un minimo di 100 parole e un massimo di 510 prendendo ispirazione da uno dei promt che vi daremo.

A darci l'ispirazione è stato niente po po di meno che il grande Totò! Abbiamo inserito delle citazioni prese dai suoi film più famosi, frasi che speriamo vi ispirino tante, tante storie.


Ora la parte burocratica...

ACCETTATI: Slash e Femslash, Flashfic, Tutti i rating dal verde al rosso, Tutti i Generi.
NON ACCETTATI: Scritti superiori alle 510 parole, Drabble, longfic, Fanfiction, Het, Storie Edite, Beta Reading, Incest se a rating rosso, Shotacon e Lollicon e tutto ciò che è espressamente vietato dal regolamento del forum Original Character yaoi.


Gli scritti potranno essere pubblicati sul forum Original Character Yaoi entro il 30 Aprile e potrete poi lasciare qui il link alla storia. Le storie potranno essere pubblicate su qualunque piattaforma vogliate (efp, whitepages, blog, forum) ma se volete partecipare alla nostra iniziativa della tessera a punti, gli scritti devono per forza essere pubblicati su OCY. (Se vorrete partecipare alla tessera, vi invito a visitare questo link: https://oc-yaoi.forumcommunity.net/?t=53965379 per avere tutte le informazioni necessarie, potete comunicare la vostra adesione qui di seguito).


Tutti i partecipanti riceveranno due valutazioni e una votazione per ogni giudice che andrà da 0 a 10. La classifica finale verrà stilata facendo una media dei due voti. Le valutazioni non avranno una griglia, come accade molto spesso nei contest, ma saranno delle recensioni molto ben accurate e il più possibile puntigliose. Lo scopo è anche quello di aiutare gli autori a migliorare e a capire i propri errori. Per questo motivo non accettiamo il beta reading, preferiamo che facciate tutto da soli.

Tutti i partecipanti riceveranno un banner di partecipazione e i primi tre classificati avranno un banner personalizzato ciascuno.




Il contest si attiverà con un minimo di tre storie consegnate, in caso di mancato raggiungimento del limite minimo, verrà annullato. In caso però ci fossero partecipanti che avessero già consegnato i rispettivi lavori, uno dei giudici provvederà a dare una recensione accurata alla storia consegnata.




I promt non sono esclusivi, ma sarebbe meglio che non scegliate tutti lo stesso. La frase del promt dovrà essere presente nel testo.

Promt:

-C’è libero accesso? Va bene, ma in questo momento non ho bisogno. (Il monaco di Monza)
-L’educazione tante volte è vigliaccheria. (Totò e Peppino divisi a Berlino)
-Mi volevo impiccare, ma senza corda. (Signori si nasce)
-Il lavoro: una vita sotto la dipendenza di un uomo qualunque. (Il comandante)
-Un uomo di novantaquattro anni non ha bisogno di un medico: può morire tranquillamente da solo. (Totò, Vittorio e la dottoressa)
-Il pazzo intelligente, quando è guarito che cosa fa? Finge di essere ancora pazzo (Il medico dei pazzi)
-Il mondo è pieno di pazzi, un poco lo sono pure io, modestamente. (Siamo uomini o caporali?)
-A me i gatti neri mi guardano in cagnesco. (Totò contro i quattro)
-Siccome sono democratico, comando io. (La cambiale)
-Basta con i colpi di fortuna, con le lotterie, coi telequiz, coi totototi. La fortuna bisogna guadagnarsela. (Gambe d’oro)
-Sotto le armi, sotto tutela, sotto processo, sempre sotto a qualche cosa si deve stare. (Totò lascia o raddoppia?)
-In carcere, con rispetto parlando, stavo tra persone per bene. (Dov’è la libertà?)
-Signori si nasce, cretini si muore. (Signori si nasce)
-La civiltà è avere tutto quello che vuoi quando non ti serve. (Totòtarzan)
-Non puoi lasciare un cadavere un momento da solo che subito te lo fregano. (Che fine ha fatto Totò baby?)
-Davanti al dilemma: prendere o lasciare?, chiamatemi fesso, io prendo. (Totò e Cleopatra)
-I giovani servono solo per certe cose, e spesso neanche per quelle. (I due orfanelli)
-Si dice che l’appetito vien mangiando, ma in realtà viene a stare digiuni. (Totò al Giro d’Italia)
-La scelta delle armi: la sciabola, la spada o la pistola? Ho scelto: a lui la spada, a me la pistola. (Animali pazzi)
-I parenti sono come le scarpe: più sono stretti più ti fanno male. (Che fine ha fatto Totò baby?)


Giudici:
NonnaPapera!
_Koa_




Il contest partecipa alla raccolta punti con questo simbolo:



Partecipanti:
-S.Slappy (CONSEGNATO)
-Alex.Die Hell
-Moonguardian (Chiamatemi fesso, io prendo.)
-Taila (Lei)
-Una certa ragazza (Un fidanzato dabbene)

Edited by K'oa - 1/5/2013, 13:37
 
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_Koa_
view post Posted on 20/4/2013, 12:53




Il contest ha raggiunto i tre partecipanti ed è quindi ufficialmente attivo!
 
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_Koa_
view post Posted on 24/4/2013, 11:45




è il 24 di aprile, manca meno di una settimana al termine delle consegne.
Possiamo concedere proroghe di una settimana, ma dovete avvisarci se ne volete.
Se il primo di maggio non consegneranno altri, provvederò ad annullare il contest. Ovviamente l'utente che ha già consegnato verrà recensito e la sua storia verrà valutata da almeno uno dei due giudici.
 
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Taila
view post Posted on 24/4/2013, 12:15




Sono ancora in tempo per iscrivermi? Ho già qualcosa pronto, devo solo correggerlo.
 
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_Koa_
view post Posted on 24/4/2013, 12:19




Sì, sei ancora in tempo per farlo.
 
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Taila
view post Posted on 24/4/2013, 13:12




Bene.
Ho postato la flash e la trovate qui:

https://oc-yaoi.forumcommunity.net/?t=54223781

K'oa posso già richiedere la tessere punti?
 
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_Koa_
view post Posted on 24/4/2013, 13:25




CITAZIONE (Taila @ 24/4/2013, 14:12) 
K'oa posso già richiedere la tessere punti?

Sì, puoi già richiederla, perché il contest partecipa all'iniziativa. Aggiorno subito la tabella che trovi in bacheca e ti preparo la tessera.
 
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Taila
view post Posted on 24/4/2013, 13:33




Grazie K'oa *o*
 
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_Koa_
view post Posted on 1/5/2013, 11:49




Il contest è scaduto, grazie a tutti quelli che hanno consegnato. Ci impegneremo per darvi i risultati il prima possibile.
 
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_Koa_
view post Posted on 3/5/2013, 13:16




Non è ancora trascorsa una settimana, ma vi do già un aggiornamento. I due giudici non si sono ancora sentiti, ma il giudice K'oa ha già letto tutte le storie e le ha valutate tutte. Ne ha recensite solo due, e presto recensirà anche le altre due.

Appena i due giudici si sentiranno, vi daremo un aggiornamento più completo.
 
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NonnaPapera!
view post Posted on 24/5/2013, 12:26




Eccomi ci sono sta sera ti mando il file koa! Scusa il ritardissimo ma poi martedì non sono stata bene :P
 
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_Koa_
view post Posted on 24/5/2013, 14:46




CITAZIONE (NonnaPapera! @ 24/5/2013, 13:26) 
Eccomi ci sono sta sera ti mando il file koa! Scusa il ritardissimo ma poi martedì non sono stata bene :P

Tu vuoi leggere i miei? Hai il tempo di farlo? Io intanto dopo che mi mandi il file faccio la media dei voti, così iniziamo ad avere una classifica...
 
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_Koa_
view post Posted on 29/5/2013, 20:32




Discorso pre-risultati!



Ragazze e ragazzi, finalmente abbiamo i risultati e sono valutazioni da tutte e due i giudici. Prima due parole, innanzitutto ci scusiamo per il ritardo, in queste ultime due settimane è accaduto un po' di tutto alla nostra NonnaPapera, tra incidenti di mail e internet che fa le bizze e valutazioni da non salvate da riscrivere, è un miracolo che siamo riuscite a darvi la classifica prima dello scadere del mese.

Due parole anche sulle valutazioni. Io (_Koa_) e NonnaPapera non ci siamo mai confrontate sui risultati, abbiamo letto e valutato le storie in maniera indipendente e senza discuterne. La classifica è stata stilata in base alla media matematica dei due voti e, credetemi, se vi dico che tra il primo e il secondo classificato ci sono venti centesimi di distacco. Le storie erano tutte degne di nota e molto, ma molto belle. Tuttavia, la dura legge delle valutazioni di contest va rispettata...

(per i premi ai primi tre classificati, riceverete un banner personalizzato per la vostra storia che mi sto già approntando a fare). Ora do una rilettura veloce e poi li posto.

PS. Io, _Koa_, aggiungo una nota personale. Questo è il primo contest che valuto, se NonnaPapera è una veterana in questo senso, io sono una pivellina, ho messo davvero il massimo in queste valutazioni. Spero vi possano aiutare (e non tiratemi i pomodori, in ogni caso, scansate Nonna, lei non c'entra ^.^)





Quarto classificato:

“Chiamatemi fesso, io prendo” di Moonguardian
Voto complessivo 6/10


Valutazione di NonnaPapera
Voto: 6/10

Allora, devo dire che la tua storia ancora adesso che l’ho riletta più volte mi lascia un po’ perplessa. Diciamo che non ne ho capito bene gli intenti. L’hai messa sotto il genere romantico, ma ad essere onesta l’ho trovata un tantino surreale, o per lo meno sopra le righe. Insomma è tutto troppo assurdo. Sei ragazzi in sei mesi ( tutti presentati ai genitori, che ovviamente apprezzano e accettano senza fiatare) due cugini psicopatici che lo seguono in coppia al parco… e alla fine il protagonista si ritrova a baciare il cugino, sotto la super visione e l’ausilio della sorella/cugina. E la conclusione arriva senza intoppi, dubbi o remore. Pare più il preludio per un manga hentai piuttosto che una realistica storia romantica. Diciamo che non saprei come classificarla, ma l’ho trovata di certo un pochino avventata, sia per quanto riguarda la trama che per il suo svolgimento. Di certo se avessi scritto una storia comico/amorosa divisa in vari capitoli sarebbe risultata davvero spassosa, ma nel limite di cinquecento parole posto dal contest il risultato è inconsistente.
Comunque sia è scritta bene e l’ho trovata originale anche se troppo poco approfondita. Io fossi in te l’allungherei inserendo, prima di quella narrata, altre scene di vita con i due famigerati cugini.

Valutazione di _Koa_
Voto: 6/10


Do la sufficienza , perché devo riconoscere che dall’ultima volta che ho letto qualcosa di tuo, Moonguardian, di miglioramenti ne hai fatti davvero molti. Innanzitutto noto con piacere che hai abbandonato lo stile copione e che stai aggiustando la grammatica, infatti di gravi errori non ce ne sono. Ci sono ancora delle imprecisioni, ad esempio hai scritto “finché” con l’accento sbagliato, ma immagino sia una distrazione, perché nel rigo precedente era scritto in modo corretto. Probabilmente se non dovessi dare una valutazione soprassederei a certi errori, ma dato che siamo qui per essere pignoli e per rompere le scatole allora li faccio notare.

Innanzitutto, i punti esclamativi e interrogativi: sono sempre e solo uno, non bisogna abusarne. Se una frase è interrogativa, non esagerare, metti un solo punto interrogativo, lascia da parte tutto il resto. Al lettore arriva ben chiaro il messaggio senza strafare e questo concetto non vale solo per i segni di interpunzione. Perché se, ad esempio, il tuo personaggio dice una battuta in cui grida, non serve scrivere tutto in maiuscolo:

"E ALLORA PERCHÉ DEVO ESSERE L'UNICO SOLO COME UN CANE!?!"

Qui gli errori sono due. Innanzitutto ciò che dicevo sui punti esclamativi: hai davvero esagerato e poi scrivere tutto in maiuscolo non è corretto. Se il personaggio urla, basta reggere esternamente la battuta di dialogo aggiungendo un “gridò” o “urlò” (ovviamente in base al tempo verbale utilizzato). Insomma, qualunque mezzo tra i tanti che la lingua italiana offre si utilizza, è sicuramente meglio che scrivere tutto in maiuscolo.

Qui di seguito ti scrivo altri passaggi che non mi sono sembrati chiari o corretti:
“Ripenso agli eventi degli ultimi sei mesi... e ai sei ragazzi che ho portato a casa per presentarli ai miei genitori.
Fossero loro il mio problema, magari!
Fortunatamente hanno accettato senza problemi la mia omosessualità.”


Iniziamo con il primo errore, nella prima frase i puntini di sospensione sono obsoleti. Ma, nel caso tu voglia tenerli ugualmente, metti la “e” della frase successiva in maiuscolo. Poi, la “d” eufonica. Di solito la si mette o la si toglie in base a come suona la frase. Quindi, molto spesso, l’inserimento o meno della “d” va ad orecchio e a piacere personale di chi scrive. Quindi non ti segno come errore il fatto che tu non l’abbia messa nella prima frase “e ai sei ragazzi”. Ma ti invito a dare un’occhiata e a rileggere a voce alta quel pezzetto, perché lì occorrerebbe proprio. Poi magari decidi di non metterla perché per te non va bene, ma dare una controllata o magari riflettere su queste cose per qualche minuto in più non fa mai male. Nel secondo e nel terzo periodo, invece, c’è un passaggio poco chiaro. Il “loro” a chi si riferisce? Ai genitori che accettano l’omosessualità del ragazzo. Sì, ma serve almeno un’altra lettura per capire il senso di entrambi i periodi. Consiglio di specificare: “Fortunatamente mamma e papà hanno…”

“Le spine nel fianco sono i miei cugini, Teresa e Matteo che, Ogni-Dannatissima-Volta,”
Questa frase esprime già un concetto molto chiaro, non c’è bisogno di rimarcarlo in questo modo utilizzando i trattini.
“riescono a farli scappare tirando fuori storie inventate e/o assolutamente esagerate su di me.”
O una o l’altra! Le congiunzioni “e” ed “o” vanno usate separatamente, mai insieme e soprattutto non in questo modo.

“Tiro un calcio ad una palla di carta, ma quella rimbalza contro un albero e mi finisce direttamente nell'occhio.”
Questa a dire il vero è un’inezia, ma per voler essere pignoli… Se usi la preposizione “nel” allora è meglio specificare e dire “nell’occhio sinistro”. Ma anche scrivendo in questo modo la frase non è un gran che elegante. Come ho detto è un’inezia, una cosa da poco, ma prova ad usare un articolo indeterminativo, vedi che il tutto cambierà di forma diventando molto più elegante e scorrevole da leggere. Quindi:
“Tiro un calcio ad una palla di carta, ma quella rimbalza contro un albero e mi finisce direttamente in un occhio.”

Altro problema: la storia è scritta in prima persona, ma nonostante questo l’introspezione è piuttosto scarsa. Eppure usare il narratore interno dovrebbe amplificare il personaggio e non renderlo sterile. Dovrebbe essere utilizzata come cassa di risonanza dei sentimenti del narratore e invece qui ti limiti a raccontare dei fatti, che succedono in maniera quasi impersonale. Tutto questo succede al tuo protagonista, ma a parte lo stupore e la rabbia non si percepisce altro di lui. Lo so che è una flash e che quindi hai un numero di parole limitato, ma allora devi compiere una scelta.

E qui arriviamo al nodo cruciale, il problema di questa storia è che è una flashfic. Per carità, penso che come primo esperimento sia piuttosto buono, ma è evidente che in questo senso ti devi esercitare ancora molto. Una flash è un componimento limitato e, per questo motivo, chi si accinge a scriverne una deve prendere in considerazione molti fattori, innanzitutto la trama e i personaggi, perché lo svolgimento è fondamentale. Il narratore è il protagonista? Perfetto, allora parti avvantaggiato, perché così facendo i suoi sentimenti verranno mostrati più facilmente e tu otterrai un’introspezione migliore. Però ti devi fare delle domande, perché l’autore certe cose deve chiedersele… Di chi sto scrivendo? Cosa prova il protagonista mentre fa quel gesto e cosa lo spinge a farlo? Il tutto è complicato dalle evidenti limitazioni che una flash ha e infatti, come accennavo prima, devi compiere una scelta. Non stai scrivendo una one-shot, hai solo cinquecento parole, concentrati su un fatto solo. Ad esempio il bacio! Sì, ma è una flash quindi racconta solo di quello. Non badare a dettagli inutili come lui che viene spinto contro l’albero. Impara a soppesare i fatti, a distinguere un dettaglio utile da uno non utile. In questo caso, lui che viene spinto contro l’albero è un dettaglio inutile, perché non approfondisce la trama o i personaggi. Anzi, ti fa sorgere dubbi e domande che ti lasciano con l’amaro in bocca. Perché la cugina si comporta in questo modo? Cosa ottiene agendo così? Dubbi che avresti potuto facilmente sciogliere se fosse stata una one-shot, ma purtroppo questo è un contest di flash e ci sono dei limiti. Limiti massimi di parole che hai rispettato, ovviamente, ma a discapito di trama e personaggi.

Ultimo punto: i promt, li ho visti molto sacrificati. Hai fatto svolgere i fatti piuttosto rapidamente e nulla è approfondito per davvero. La locandina del film che trova accartocciata per terra, ad esempio, è come se non avesse un reale senso. Cosa ha a che fare con la storia? Solo per la citazione successiva dei parenti? Ok, può anche starci, ma come dicevo è poco approfondito. C’è dell’altro dietro il risentimento verso i suoi cugini oppure è tutto lì? E i cugini perché si comportano in quel modo con lui? E poi, d’improvviso, uno dei due arriva e lo bacia. Dal nulla?

Come ho detto, è una storia buona. Ma quando scrivi una flash devi pensare bene a ciò che stai scrivendo e concentrati su un qualcosa di definito come un fatto o strutturare la storia di modo che sia sensata. Deve esserci un filo conduttore, qualcosa che la tenga legata e che dia un senso a tutto.

Il mio voto generale non può essere dunque superiore al sei. Hai fatto molti miglioramenti, ma è evidente che necessiti ancora di lavoro, specie in componimenti brevi.

Il mio consiglio è continuare a lavorare, studiare la grammatica, utilizzare il web per assimilare regole sull’uso della punteggiatura. Leggere libri per migliorare il linguaggio, che è un po’ troppo basilare. E soprattutto farti aiutare da una beta-reader. Nel caso specifico delle flashfic, ciò che ti consiglio è leggerne! Su efp ci sono di autrici davvero valide che hanno prodotto dei veri e propri capolavori, cercane qualcuna e prova a capire la meccanica di una flash o una drabble (che sono ancora più difficili!). E prova ad esercitarti, magari facendo leggere i tuoi lavori prima della pubblicazione a qualcuno di esperto.
Spero d’esserti stata d’aiuto.


Terzo classificato:
“Un fidanzato dabbene” di Una certa ragazza
Voto complessivo: 8,25/10


Valutazione di NonnaPapera
Voto: 8,5/10

Di questo tuo breve racconto, ciò che mi ha colpito sono state le descrizioni fiorite e i particolari che hai inserito all’interno di tutto il testo. Il tuo stile di scrittura è molto fresco, mai banale e di certo coinvolgente. L’unica perplessità che ho avuto riguarda il tema che hai voluto affrontare in così poco spazio a disposizione. Diciamo che a mio avviso, questo genere di argomenti sono penalizzanti se li si scrive in 500 parole. Non hai sviscerato tutto e il carattere dei personaggi, rimanendo ai margini della narrazione si intuisce, ma non si riesce ad afferrare per intero. Enzo è coraggioso, ma alla fine è proprio lui che è cresciuto in una famiglia dell’alta borghesia, in una famiglia “perbene” come scrivi tu. Però alla fine è Davide a fare un passo indietro e stranamente Enzo ne rimane sorpreso. Questo passaggio delle dinamiche interne alla loro coppia non riesco a comprenderlo in pieno. Perché Enzo se ne stupisce? Eppure con l’educazione che deve aver avuto dovrebbe per lo meno riconoscere i timori di Davide… Per non dire che in teoria dovrebbero essere anche i suoi. Per il resto come dicevo all’inizio, la storia mi è parsa davvero ben narrata, molte delle immagini che descrivi sono tratteggiate davvero bene e si rimane coinvolti “nell’impresa” che Enzo vuole portare a termine, nonostante il suo compagno gli dica che è la sera adatta.

Valutazione di _Koa_
Voto: 8/10


Senza dubbio questa flashfic ha un suo perché, è molto completa ed è strutturata in un modo che personalmente apprezzo moltissimo. Qui le caratteristiche per avere una buona flashfic ci sono davvero tutti. Il tutto ha un certo ritmo, anche piuttosto incalzante in cui l’autrice infila le battute che si scambiano Enzo e Davide. Ho trovato i dialoghi ottimi, perché spezzano il ritmo della narrazione nel modo corretto ovvero invitando il lettore a continuare. Tanto che si arriva alla fine senza che nemmeno se ne si renda conto. C’è solo un piccolo errore nell’impostazione dei dialoghi di cui parlerò più avanti.

Oltre la buona struttura, abbiamo anche un promt ben utilizzato ed usato in un modo che ha un ottica davvero interessante. Inoltre la frase finale l’ho trovata davvero d’effetto, talvolta le frasi di chiusura di una storia sono le più difficili da scrivere e non sempre riescono a lasciare un qualcosa. Ma questo non è assolutamente il tuo caso, perché rimane davvero al lettore, tanto che si riesce anche a ricordarla con facilità.

Penso che tu abbia scritto una bella flash, e dico davvero, senza stare qui a ripetermi trovo che tu sia riuscita davvero a centrare il contest, ma c’è una cosa che non mi ha permesso di godere appieno dello scritto.

Oltre ad un errorino nella costruzione dei dialoghi, di cui ora ti parlo, ho trovato che la costruzione di certe frasi fosse un po’ pesante e troppo complessa. Spiego:
Premetto una cosa, hai fatto delle scelte di punteggiatura che io personalmente non farei. Non tutte almeno, ma non te le faccio notare come errori, perché penso che la punteggiatura sia una delle basi dello stile di un autore. Il tuo stile è ben chiaro e a tratti scorrevole ed ovviamente differente da quello di altri autori, trovo quindi inutile farti notare il mio punto di vista in proposito. Ritengo sia più giusto non perdere tempo in chiacchiere e concentrarci sui fatti oggettivi piuttosto che star qui a discutere su punti di vista differenti. Appunto perché sarebbe un punto di vista troppo personale, il mio, penso che perderemmo tempo tutte e due a discutere sulle scelte di punteggiatura. Soprattutto perché dimostri di conoscere l’utilizzo delle virgole e questo è un fatto molto positivo. C’è prima del vocativo e ho apprezzato anche la finezza della virgola prima della “E”. E con “finezza” vorrei che si capisse che non lo considero affatto un errore come molti fanno, è ad interpretazione e penso che tu abbia utilizzato sempre le virgole nel modo corretto, ovviamente basandoti su quello che è il tuo stile.

Tuttavia, ho notato delle dimenticanze, distrazioni...
«Beh non…»
Le regole della punteggiatura che sono proprie del vocativo, valgono un po’ anche per le esclamazioni. Espressioni come “Beh”; Bah”; “Ahi”; “Ehi” ecc… devono essere separate dal resto del testo con un segno di interpunzione. Nel tuo caso, la virgola è la cosa migliore. Ti mostro un paio di esempi:
«Piove anche oggi, ahimè!»
«Beh, buone vacanz
e!»

Un altro errorino che ho trovato è nella costruzione dei dialoghi:
«Lo sai che c'è.» disse Davide
In questo caso il punto non va prima della chiusura delle caporali, perché la battuta è retta esternamente. Puoi utilizzare la virgola al posto del punto se lo gradisci, ma in quel caso dovresti stare attenta alla coerenza. Nel senso, se inserisci i segni di interpunzione dentro le caporali e non fuori allora dovrai farlo per tutto il testo. Ma invece che dilungarmi in spiegazioni ti mostro un paio di esempi per farti capire.
«Ciao, Giovanni.»
«Ciao, Giovanni.» Aldo scese dall’auto e salutò l’amico.
«Ciao, Giovanni» disse Aldo.
«Ciao, Giovanni,» disse Aldo.

Ora, tralascia i pessimi esempi… La prima battuta ha il punto perché non è retta esternamente e la frase si conclude lì. Anche la seconda ha il punto perché la frase “Aldo scese dall’auto e salutò l’amico” è una frase completamente staccata dalla battuta e non ne ha nulla a che fare. L’unico caso in cui non va il punto (che è anche il tuo caso) è quando le caporali (o chi per esse) sono seguite da una frase che regge la battuta. Quindi “disse”; “gridò”; “sussurrò” eccetera. In ultimo ti ho mostrato anche un esempio con la virgola al posto del punto.

L’ultima cosa che ti faccio notare è quell’inciso un po’ pesante a cui avevo accennato prima:
“Bastava pensarci perché la vista gli si velasse, mentre il cuore iniziava a dolergli – solo un po', ai margini – e le sue ginocchia provavano un'inspiegabile attrazione per il suolo, soprattutto adesso che era praticamente davanti alla porta.”

Qui abbiamo un vero e proprio groviglio di incisi. Come ho detto prima non vado a dire agli altri autori come devono mettere le loro virgole, ma ti consiglio di snellire questo periodo per rendere la lettura ancora più scorrevole. Magari spezzandolo con un punto fermo e di togliere i trattini, che non sono sbagliati e che si usano spesso per gli incisi, ma in questo caso vengono ad essere un po’ di troppo.

In conclusione do a questa storia un otto pieno. Se non ci fossero state queste imperfezioni avrei sicuramente dato un voto più alto perché è una buona storia, dico davvero.
Complimenti!

Secondo classificato:
“Lei” di Taila
Voto complessivo: 9/10


Valutazione di NonnaPapera
Voto: 9/10


Di questa flash fic quello che mi ha colpita maggiormente è la dovizia di particolari. Certo, hai descritto solo un istante, ma tutto sembra ricco, pieno di sfumature e di significati. Non ci sono nomi, non ci sono descrizioni fisiche e per questo i personaggi potrebbero risultare anonimi, sfumati e poco caratterizzati. Invece il risultato finale è tutto l’opposto, in poche righe si delineano le storie, i sogni e le passioni di entrambe, non solo di chi narra. Il tutto è incorniciato da una descrizione così accurata, che la banale azione di piegarsi in avanti per prendere una penna si visualizza nella mente di chi legge come se fosse dipinta: si vedono gli ammiccamenti, i sottintesi e anche i dubbi e le paure.
Mi è piaciuto come hai inserito la frase di Totò, l’ho trovata moto ben sviluppata, hai fatto in modo di renderla parte integrante della narrazione estrapolandone il significato e sviluppandolo in modo esaustivo in quelle poche righe.
Grammaticalmente non ho trovato pecche, ad eccezione di una “e” di troppo (snudando le gambe e perfette) che comunque è del tutto irrilevante nel complesso del racconto. Mi è piaciuta molto e il senso di realtà e di colore che sei riuscita a trasmettere rende il tutto tangibile e per nulla banale.

Valutazione di _Koa_
Voto: 9/10

La paura di scoprirsi e di fare il primo passo, di andare contro a tutto quello che in una vita intera ti hanno sempre detto, cercando di convincerti che era la cosa giusta da fare... Se in questa storia vogliamo trovare una morale, beh, senza ombra di dubbio mi pare questa. Il tuo è un ottimo esempio di flashfic, ha un perché e lo capisci fin dalla prima riga. Si ha come la sensazione che l’autore sappia già dove vuole andare a parare, sa già come sarà costruita la sua storia e quale l’obiettivo finale. È una storia con un perché.

C’è una buona grammatica e un testo scorrevole che esaltano lo stile, facendo capire a chi legge, che Taila sa scrivere, e che lo sa fare molto bene. Ma non solo, è una flash che lascia un messaggio, una morale e questo già di per sé è importante. Ma la storia di Taila secondo me ha un valore aggiunto, ovvero l’opera di seduzione che Lei mette in atto per far cedere la protagonista.

Questa Lei, che da anche il titolo alla storia, mi sembra un po’ la personificazione del desiderio in senso stretto, della lussuria e della debolezza della carne. È la tentazione, la “mela” dell’albero proibito, come dice il narratore stesso: “è il frutto più maturo e succulento di un albero”.

E la protagonista si ritrova tra due fuochi, ragione e sentimento (per citare qualcuno). Anche se qui è tutt'altra storia, ciò che è palpabile secondo me è proprio il fatto che la tua protagonista è tentata, molto tentata. Sa che la società si aspetta qualcosa da lei, che si sposi, abbia dei figli… Peccato che voglia tutt’altro: portarsi a letto una donna. Ma non limitiamoci solo ad intenderla in questo modo, è ovvio che l’atto sessuale che vorrebbe con questa donna è solo la metafora di una vita più libera. Una vita come la vive questa “Lei”. Lei che ottiene ciò che vuole, Lei che vive liberamente infischiandosene del resto del mondo e di ciò che pensa la gente.
In un certo senso la tua protagonista, Taila, si ritrova anche a rincorrere la libertà. Ma la libertà non in senso puramente sessuale, la libertà in senso ampio. Una vita libera, una mente e un cuore liberi da ostruzioni. È un messaggio doppio, un’alternativa chiave di lettura che mi sono divertita a trovare alla seconda rilettura.
E alla fine rimane imprigionata nella gabbia invisibile in cui è rinchiusa. Una gabbia di perbenismo, di moralità, di (perché no?) intolleranza! Ed è questo finale triste e anche un po’ malinconico che sorprende completamente. Ti immagini che accada qualcosa e invece si tira indietro.

Per quel che riguarda il promt, ne dai un’interessante e personale visione. La frase viene utilizzata in modo corretto ed il tutto è inerente al testo.

Quindi, do nove a questa flash. Il motivo per cui non do il massimo è perché ho trovato qualche ridondanza:

“Con la scusa di prendere una delle mie penne dal portapenne”.
“Schiacciano il suo seno contro il mio braccio e mi sfiora la mascella. Mi volto….”

La prima frase è molto evidente, mentre nella seconda mi rendo conto che forse è un’inezia, ma il periodo poteva essere costruito di modo da non avere tante ripetizioni.

Insomma, una buona flashfic, indubbiamente.
Complimenti!


Primo classificato:
“Pazzia” di Slappy
Voto complessivo: 9,25/10


Valutazione di NonnaPapera
Voto 8,5/10


Il tema è piuttosto classico (di protagonisti frustati e combattuti sulla propria sessualità è pieno il mondo delle storie slash) però ci sono degli spunti di riflessione e dei particolari che rendono la flash davvero bella. Oltre ad essere molto ben scritta, con uno stile duro e quasi grezzo, perfetto per l’atmosfera che volevi far trasparire, quello che mi ha colpito maggiormente è il ribaltamento che riesci a dare al significato di pazzia. Non solo quello classico e comune che abbiamo tutti, ma soprattutto a quello così distorto e tormentato del protagonista. Alla fine gli unici momenti di lucidità e di normalità sono quelli che vive quando si lascia andare alle attenzioni di Jack. Nel racconto si verifica una sorta di sdoppiamento, tra il pensiero del protagonista, il comune ben pensare e la realtà dei fatti. La ciliegina sulla torta a mio avviso è la frase finale presa da Totò perché l’hai inserita in modo davvero perfetto all’interno della narrazione. Ho apprezzato anche la conversazione interiore che il protagonista ha con Jack, o per lo meno con i pensieri e le obbiezioni che crede gli porrebbe il compagno se lui protestasse.

Valutazione di _Koa_
Voto: 10/10


Se mi fermo un istante e mi metto a riflettere su quello che è, per me, il concetto di flashfic, allora direi di leggere questa storia per riuscire a capirlo. Perché “Pazzia” ha tutte le caratteristiche per essere una buonissima flash e lo è in piena regola.

Slappy, ha sicuramente delle grandi doti come scrittrice e basta leggere qualcosa di suo per capirlo, ma quando si scende sotto le cinquecento parole il discorso cambia. Così come ho fatto per valutare le storie degli altri partecipanti, anche a “Pazzia” mi sono approcciata azzerando tutto ciò che sapevo sull’autore e sulle sue qualità. Proprio per questo sono rimasta piacevolmente sorpresa quando ho terminato di leggerla.

Insomma questa storia è perfetta. Semplicemente. Non so, Slappy, da dove tu sia partita per scriverla o quali passaggi mentali tu ti si sia fatta per arrivare al risultato, ma la mia sensazione che è che tu abbia iniziato dal promt, che ci abbia riflettuto sopra ideando una trama e poi che tu abbia messo il suo punto di partenza, il promt, alla fine della storia. Magari mi sbaglio, ma leggendo è questa la sensazione che ho avuto.

E dato che parlo di promt, trovo che la frase sia utilizzata perfettamente e che sia attinente al testo. Non è forzata o messa lì a caso è perfetta, è la storia! Ma non mi dilungo ora, perché sul finale ci torno più avanti.

Scrivi in prima persona, regalandoci un esempio, raro, di cosa sia un’introspezione ben fatta. I pensieri descritti dal protagonista sono scorrevoli e non pesanti e il tutto viaggia su una linea sottile che divide l’istinto dalla ragione. È come se tu ci mostrassi un uomo diviso a metà, la cui mente e il cui cuore vanno in due direzioni opposte. C’è la parte dell’istinto (la parte vera e più profonda del suo essere) che gli dice che baciare Jack è la cosa migliore da fare, e poi c’è la ragione. Il fatto d’esser stato cresciuto in un ambiente che gli ha detto come doveva fare, cosa doveva pensare, l’ha portato a dirsi che l’unica soluzione possibile al fatto che gli piacciono gi uomini, è la pazzia.

E allora assistiamo ad un sottilissimo gioco psicologico in cui Jack, colui che l’ha spinto al muro di un bagno di una discoteca e che vuole stare con lui, gli “dice” che non va bene andare contro la propria natura. E allora lui se ne convince, forse perché l’istinto è troppo forte e troppo potente, si dice che è vero, che se la pazzia è voler baciare un uomo, allora è pazzo. E che tutti lo credano tale.

Ed è questa la cosa che mi ha convinto a darti, Slappy un voto così alto. Perché oltre ad emozionare, oltre a quell’accenno di Lime, che è un piacere da leggere, c’è anche una morale. È come se avessi cercato di farci capire cosa significa essere divisi, come se tu ci avessi mostrato a cosa porta l’istinto e a che cosa la ragione. Una ragione che, probabilmente, agisce in base a pudori e paure o magari a pensieri che sono stati istillati da qualcun altro (come i genitori o la società), ma che sono tanto forti da frenare l’istinto. Alla fine tra le due parti vince il giusto, vince la maschera che cade e soprattutto l’idea che essere omosessuali non è uno sbaglio. E in un epoca in cui alcuni ancora additano l’essere gay come una malattia mentale da curare, beh, è un messaggio che deve essere ampliato e tu lo fai in maniera eccelsa.

Il tutto con una grammatica perfetta e un lessico altrettanto buono e che esalta lo stile utilizzato. Avendo già letto altre tue storie, ho ben chiaro che spesso tendi ad usare un linguaggio un po’ crudo, ed infatti qui ne abbiamo un accenno quando descrivi il bagno della discoteca come: “latrina putrida”. Non lo faccio presente perché è un errore, ma perché è un segno distintivo.

Ho ancora la sensazione (che avevo già avuto leggendo le tue storie) meno positiva rispetto a quanto ho detto fino ad ora, che alle volte tu tenda a strafare, ad utilizzare un lessico fuori contesto. Espressioni come “staffilare l’orecchio” non sono affatto sbagliate ed anzi fanno intuire che hai un’ottima padronanza della lingua italiana e che sai come utilizzarla (cosa non da poco), ma ugualmente mi sembra un’espressione che non c’entra nulla. Se avessi scritto in terza persona con un narratore esterno, non avrei detto nulla in proposito, ma dato che a narrare è il protagonista, occorrerebbe utilizzare un linguaggio che sia coerente con il narrante. Ma in ogni caso questo piccolo appunto non influisce minimamente sulla mia opinione e sulla valutazione della storia.

In conclusione, una flash che è una flash. Ed è di quelle storie che leggi e ti rimangono dentro perché ti trasmettono qualcosa.

Complimenti.
 
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12 replies since 30/3/2013, 14:55   133 views
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